Home » News » Nuovo caso di meningite a Roma: grave autista dell’Atac

Nuovo caso di meningite a Roma: grave autista dell’Atac

Pubblicato il

Nuovo caso di meningite a Roma, grave un autista dell’Atac. Dopo la morte di Federico, il ragazzo di appena 15 anni che frequentava l’Amerigo Vespucci, ora un nuovo episodio desta preoccupazione nella Capitale. Il 15enne era stato stroncato dal meningococco di tipo C, mentre il caso odierno sembrerebbe riguardare una meningite batterica di tipo B. In realtà la situazione risale ai primi giorni dell’anno ma la notizia è stata diffusa solo nelle ultime ore. 

L’autista dell’Atac, 32 anni la sua età, è ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma e le sue condizioni restano gravi. Il 32enne era giunto in ospedale lo scorso 8 gennaio in piena notte. Ora è uscito dalla terapia intensiva ed è sottoposto a costanti controlli. A dare subito l’allarme erano stati i familiari vedendo salire improvvisamente la febbre unitamente alla comparsa di altri sintomi anomali, non riconducibili ad una semplice influenza. Non a caso la situazione, nel giro di poco, era precipitata. 

Casi di meningite a Roma: docenti e studenti della scuola di Federico potranno vaccinarsi

Intanto sul fronte dei casi di meningite a Roma, in particolare quello costato la vita al giovane di 15 anni, la Regione Lazio ha diramato la seguente nota: «A partire dal 23 gennaio 2019 e fino alla prossima settimana presso il centro vaccinale della Asl Roma 2 (via Bardanzellu, n°8) i docenti e gli studenti dell’Istituto alberghiero A. Vespucci potranno vaccinarsi contro la meningite. I ragazzi dell’istituto romano hanno ricevuto una lettera della Asl per la prenotazione al servizio e potranno vaccinarsi con il consenso dei genitori per i minori».

«Abbiamo voluto dare un segnale forte dopo la tragica morte di Federico che ha scosso un’intera comunità – ha commentato l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato– Abbiamo voluto dare un seguito all’appello che con grande forza è stato lanciato dai genitori del ragazzo per promuovere una cultura della vaccinazione. Si sta registrando già una forte partecipazione di studenti e docenti e questo è il modo migliore per ricordare Federico».

 

 

Impostazioni privacy