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Obbligo di vaccino per gli studenti, i Presidi: “L’alternativa è la Dad”

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Scuola, insegnante bullizzata a Latina

Durante la conferenza stampa per la presentazione del Nuovo Decreto Legge appena varato, Draghi e Speranza hanno sottolineato più volte l’esigenza di riaprire le scuole in presenza. Priorità del Governo è, infatti, permettere un anno scolastico “normale” agli studenti: senza dad e senza l’andirivieni tra casa, scuola e quarantena. 

Tuttavia se l’idea c’è il progetto sembra essere meno organizzato. In questi ultimi giorni – di pari passo con l’estensione dell’utilizzo del Green Pass – è circolata la voce che il certificato verde possa diventare obbligatorio per docenti e personale Ata. Oggi, però, l’idea sembra voler essere estesa anche agli studenti. 

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Scuola: vaccino obbligatorio per studenti, docenti e personale Ata 

Vaccino contro il Covid obbligatorio anche per gli studenti” è questa la proposta messa in tavola dall’Anp, Associazione Nazionale Presidi. L’obiettivo, ovviamente, è per tutti lo stesso: avere ambienti scolastici sicuri e favorire un’insegnamento continuativo. Tuttavia le modalità in cui riuscire non sono ancora molte chiare: c’è una fascia importante di ragazzi non immunizzata, anche e soprattutto per la tardiva posizione all’interno del calendario vaccinale. 

A parlare delle difficoltà di una scuola in presenza da settembre è proprio Mario Rusconi, presidente dell’Anp, ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. 

Scuola, Rusconi: “Terza ondata dad. Parliamo di trasporti”

Temiamo che ci possa essere la terza ondata della didattica a distanza – ha affermato Rusconi -. Ho sentito un personaggio istituzionale della politica sostenere che bisogna fare in modo che ci siano più edifici per distanziare i ragazzi e che ci siano più condizionatori che sanificano l’aria. Ascoltandolo mi sembrava che stesse parlando di obiettivi da qui al 2050, anziché di obiettivi per settembre”

Rusconi poi porta il discorso su un punto importante di cui, purtroppo, si sta parlando meno: i trasporti. “Vediamo le foto di metropolitane e autobus di grandi città, è là che si diffonde a macchia d’olio il virus. Dire che possono viaggiare all’80% e poi sono pieni al 150% vuol dire non avere una cabina di regia. Mi sembra che ogni tanto si impallini la scuola che ha inefficienze, il preside che ha sbagliato, il ministro dell’Istruzione e nessuno parla degli enti locali, quanti enti locali hanno provveduto in questi anni a costruire una scuola anziché baloccarsi su stadio e piste ciclabili?”. 

(Intervista di Rusconi fornita da Radio Cusano Campus) 

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