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Ostia, Castelfusano: ancora in corso operazioni di spegnimento. La politica: Disegno criminale dietro incendi?

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Ancora fumo nella notte e alle prime luce dell’alba

Brucia ancora la Pineta di Castelfusano ad Ostia. Proseguono nella pineta di Castelfusano le operazioni di spegnimento dei focolai ancora presenti dopo il terribile rogo (per il quale c’è stato un primo arresto) divampato nel pomeriggio di lunedì 17 luglio nell’area. Dalle prime luci dell’alba sono tornati in attività i Canaidair e gli elicotteri della protezione civile. Al lavoro i vigili del fuoco, i forestali e gli operai del servizio giardini del comune di Roma. Resta ancora chiuso il tratto della Cristoforo Colombo compreso tra la Rotonda e Canale della lingua. Questo il video girato ieri dalla Polizia di Roma Capitale, agenti impegnati nelle operazioni di sicurezza e il salvataggio degli animali dei maneggi della pineta di Castelfusano. 

Non si sono fatte attendere le reazioni del mondo della politica. Da più parti il messaggio è arrivato forte e chiaro: dietro gli incendi c’è un disegno criminale. 

Sull’emergenza Stefano Esposito, senatore del Partito Democratico, intervenuto stamattina ai microfoni di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus ha dichiarato: “Mi sono fatto un’idea, credo che questa scientificità dei roghi non fosse dovuta a casi di autocombustione. Anche il capo della DIA, Roberti, ha ribadito con chiarezza quello che penso, che dietro ci sia un disegno criminale. Il fine è quello di creare caos in un momento di debolezza della politica, di difficoltà di fine legislatura. Bruciare la pineta di Ostia a chi può interessare? Lì è impossibile fare speculazioni edilizie. Forse si possono mettere in relazione alcuni incendi al tentativo di togliere spazi ad eventuale insediamenti di campi rom, quindi alcuni incendi potrebbero avere un fine razziale. Mentre sul Vesuvio credo ci sia una matrice della criminalità interessata che ha interessi nel dopo, per bonificare quelle aree o costruire abusivamente”. 

“Il grave incendio di ieri che ha ridotto in fumo buona parte della pineta di Castel Fusano ha fatto emergere due gravi inadempienze da parte dell’amministrazione capitolina: l’inadeguatezza operativa della protezione civile comunale ancora senza un capo e l’assenza di un piano di emergenza per la capitale”, è il commento, ancora su sponda Dem, della Capogruppo del PD romano Michela Di Biase. “Al fine di porre rimedio con immediatezza a due carenze gravi che compromettono la sicurezza dei  cittadini romani, il gruppo del PD capitolino ha  chiesto la convocazione urgente dell’Assemblea Capitolina”, conclude quindi il testo.

Anche il M5S è intervenuto sul tema. 

“E’ tristemente all’ordine del giorno la notizia del devastante incendio che ha flagellato lungo tutta la giornata di ieri la Pineta di Castel Fusano, vero polmone verde del litorale romano e del X Municipio, dove si sono sviluppati addirittura quattro focolai differenti, tutti di natura dolosa; la Cristoforo Colombo è rimasta chiusa e il rogo è stato spento solo intorno alle 21, ma nella notte il fumo ha continuato a intossicare interi quadranti. Solo nell’ultimo mese nella Capitale ci sono stati ben 15 incendi e quest’estate sono quadruplicati: è dunque evidente che dietro il fuoco che devasta l’Urbe e le sue spiagge c’è una regia precisa, ancora non sapremmo dire se univoca ma sicuramente diretta a colpire un obiettivo preciso, il più sensibile di tutti: il verde. Non a caso è di questa mattina la notizia di un’ordinanza di custodia cautelare personale eseguita dai militari del Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza di Roma nell’ambito dell’indagine ‘Christmas tree’ coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina, che vede coinvolti 12 imprenditori e 11 dipendenti di Roma Capitale in merito a forti irregolarità e bandi pilotati nell’aggiudicazione degli appalti per la cura del verde: questi avrebbero infatti determinato una grave alterazione della regolarità delle procedure di gara per l’affidamento di lavori e servizi di riqualificazione ambientale e manutenzione delle aree verdi di Roma. Probabilmente il nostro lavoro al servizio della comunità sta dando i suoi frutti e comincia seriamente a dare fastidio a tutti coloro che, nel recente passato, hanno sguazzato nel torbido e hanno pascolato fra interessi criminosi e malavita organizzata: abbiamo ricondotto alla regolarità un servizio, quello della cura del verde, che da sempre è stato territorio di conquista delle organizzazioni criminali. Evidentemente qualcuno vuole farcela pagare: quando si combatte la corruzione e si riporta la situazione sul piano della legalità ci sarà sempre chi farà di tutto per metterci vari bastoni fra le ruote. Ma il nostro impegno non si ferma certo qui: continuiamo ogni giorno che passa a lavorare sempre più a testa alta a tutela e nell’interesse primario del verde pubblico e dei cittadini, e di niente e nessun altro”. E’ quanto dichiarano in una nota il capogruppo capitolino del M5S Paolo Ferrara e la delegata della Sindaca per il X Municipio Giuliana Di Pillo (M5S).
 

 

 

 

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