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Palazzo occupato abusivamente come base di spaccio: 5 misure cautelari

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Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 5 persone, indagate per il reato di detenzione e spaccio in concorso di sostanze stupefacenti. L’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere per uno degli indagati, l’obbligo di dimora con permanenza in casa per altri due e l’obbligo di presentazione in caserma per ulteriori due, è stata emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha coordinato l’indagine, condotta dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Tivoli, convenzionalmente denominata Faraone/Cheope”. 

Palazzo occupato abusivamente come base di spaccio

Nello specifico, l’attività di intercettazione e pedinamento a carico degli indagati, ha consentito di dimostrare che gli stessi avevano allestito una vera e propria piazza di spaccio all’interno di un palazzo occupato abusivamente, ubicato sulla via Tiburtina 149 del comune di Guidonia. Lo smercio avveniva secondo le modalità classiche della piazza di spaccio, attraverso ordinativi in codice quali richieste di “pane grande”, “pane piccolo”, “birra grande”, “rotolo grosso”, “rotolo piccolo”, così da eludere eventuali intercettazioni da parte delle forze dell’ordine e che come scrive il G.I.P.  non lascia dubbi “sulla frequenza e sulla “automaticità” dei contatti tra spacciatori e clienti”.  Il Giudice, infatti, concordando con le risultanze investigative emerse nel corso dell’attività investigativa condotta dai Carabinieri ha emesso i 5 provvedimenti cautelari a carico degli attuali indagati, sui quali precisa che “hanno venduto cocaina a una piccola “rete” di consumatori al minuto per mezzo di una rudimentale organizzazione grazie alla quale avevano continua disponibilità di droga da smerciare”. I fatti oggetto dell’indagine che ha portato all’esecuzione delle misure cautelari di questa mattina, sono stati accertati in Tivoli e Guidonia dalla fine del 2017 ai primi mesi dell’anno 2018.

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