Home » News » Partenza Flop sulla tratta ferroviaria Velletri-Roma Termini: dopo un mese e mezzo di stop per i lavori continuano i disagi agli impianti di circolazione

Partenza Flop sulla tratta ferroviaria Velletri-Roma Termini: dopo un mese e mezzo di stop per i lavori continuano i disagi agli impianti di circolazione

Pubblicato il
Stazione di Velletri

L’ennesimo lunedì da incubo per i pendolari della tratta ferroviaria Velletri-Roma Termini.

Nonostante i lavori siano terminati ieri, domenica 4 settembre, persistono i disagi legati alla viabilità.

Nonostante i lavori di potenziamento non sono mancati i ritardi

Oggi, lunedì 5 settembre, doveva essere il giorno tanto atteso per i veliterni e non solo che ogni mattina prendono il treno per andare chi a lavorare chi a studiare nella Capitale. 

Invece, come il treno ha iniziato la sua corsa alle 5 di questa mattina, già ha fatto il suo primo ritardo

Anzichè arrivare alle 05:59 è giunto a Roma Termini alle ore 06:32. ‘Sapessi che novità‘, potrebbe commentare qualcuno, visto che Trenitalia è nota per i suoi frequenti ritardi e cancellazioni dei treni.

Se non fosse altro per il fatto che la suddetta tratta ferroviaria è stata chiusa per lavori di potenziamento dal 22 luglio 2022 al 4 settembre 2022.

Record di ritardi in un solo giorno 

Comunque un ritardo si può anche perdonare. A gran fatica, certo. Ma quando in un solo giorni i ritardi arrivano a 3, la cosa diventa fastidiosa e sfiora il ridicolo.

 Ebbene sì! Perchè dopo il primo ritardo delle ore 05:00, ve ne è stato un secondo e poi un terzo. Il secondo si è verificato con la partenza del treno delle 07:27 sempre da Velletri e diretto a Roma Termini. Arrivati a Lanuvio, il treno non è più ripartito dopo i consueti 5 minuti di attesa per il transito dell’altro convoglio proveniente da Roma Termini. Ma è ripartito dopo quasi mezz’ora, facendo portare sulla linea un ritardo di 15 minuti! E non è certo poco per chi deve timbrare il cartellino al lavoro o dare un esame all’università o andare a fare una visita medica. Quando alcuni passeggeri hanno chiesto il motivo del ritardo al capotreno, questo è stato evasivo. Ovviamente, i conducenti  non hanno neanche dato l’annuncio dall’altoparlante del perchè il treno si fosse fermato. Nessuno sapeva se si ripartiva, dopo quanto tempo, nè perchè si stava in sosta.

Passa la mattina, arriva l’ora di pranzo, ed ecco il terzo ritardo ferroviario sempre sulla stessa tratta regionale, ma questa volta al contrario. Con partenza da Roma Termini e destinazione Velletri.

Il treno si muove dalla Capitale preciso, alle ore 13:28, ma, in prossimità del capolinea, qualcosa va di nuovo storto.

Il convoglio si ferma prima di uno dei tre passaggi a livello che ci sono nella fermata di Sant’Eurosia: a soli 5 minuti di percorrenza per giungere a Velletri. Questa volta il capotreno avvisa dall’altoparlante che il treno sarebbe stato fermo per problemi agli impianti di circolazione(ma come: non avevano finito i lavori di potenziamento proprio il giorno prima?). Questo però non rincuora l’animo turbato dei pendolari rimasti a bordo, già stremati. Alcuni di loro, stavano subendo addirittura il secondo ritardo nella stessa giornata. 

I pochi  rimasti sù dovranno rimanere a bordo per circa un’altra ora sulla tabella di marcia perchè  tutti e tre i passaggi a livello erano guasti nello stesso momento. E finchè non sarebbe arrivata la polizia locale a sbarrare il passaggio, il treno non si sarebbe potuto muovere.

Rabbia dei pendolari e tante domande senza una risposta

A questo punto sono più che comprensibili la rabbia e le proteste dei pendolari! Non capita tutti i giorni (per fortuna!) di imbattersi in tre ritardi sempre sulla medesima linea ferroviaria. 

C’è chi propone di togliere alcune fermate che si potrebbero accorpare alle città più vicine, come per esempio  Sant’Eurosia e San Gennaro che sono vicinissime a Velletri e transitare direttamente a Lanuvio. La stessa sorte per la stazione di Casabianca: sostare direttamente a Ciampino. Questo permetterebbe di accorciare i tempi di percorrenza, soprattutto la mattina presto e il tardo pomeriggio.

A parte queste proposte che rimarranno nel limbo(infatti questa soluzione era già stata proposta da alcuni comitati locali anni addietro), rimangono molti interrogativi ancora privi di risposta. 

Ad esempio: il collaudo è stato fatto il 4 settembre per verificare la fruibilità della linea stessa prima di rimettere i convogli in circolazione?

I lavori di potenziamento del tratto ferroviario saranno serviti davvero visto il flop iniziale? 

Ma soprattutto: è possibile che oggigiorno non si riesca ad avere dei passaggi a livello perfettamente funzionanti? Visto che capita di frequente che questi non si abbassino al passaggio del treno, creando soprattutto disagi durante i forti temporali?

I pendolari della linea chiedono tutti a gran voce delle spiegazioni esaustive ma soprattutto una risoluzione tempestiva e definitiva del problema. Perchè a queste condizioni pagare il biglietto o l’abbonamento non ha tanto senso!

Impostazioni privacy