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Paura al Don Bosco: irrompe nel supermercato armato di pistola, incastrato grazie ad un “particolare”

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Rapina al Don Bosco, irrompe nel supermercato e, sotto la minaccia di una pistola, costringe  una dipendente a farsi consegnare l’incasso per poi fuggire a bordo di un’utilitaria di cui veniva preso il parziale della targa. Sul posto gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Tuscolano, diretto da Fiorella Bosco che, dopo essersi sincerati sulle condizioni fisiche dei presenti, hanno acquisito tutte le notizie utili per risalire all’ autore del reato in particolare la targa  parziale della macchina.

Rapina al Don Bosco: le indagini

Gli accertamenti sulla targa e l’estrapolazione delle immagini di videosorveglianza dalle quali i poliziotti hanno avuto la conferma del modello e colore  dell’autovettura  e degli indumenti indossati, hanno consentito agli investigatori di rintracciare, qualche giorno dopo la rapina, su via Gaio Melisso, l’autore del reato.

Il cappello da baseball

Durante il controllo, l’attenzione degli investigatori veniva attirata da un cappello da baseball riposto all’interno del baule posteriore dell’autovettura, risultato poi essere quello utilizzato per il reato. Perquisita anche l’abitazione: al suo interno gli agenti hanno rinvenuto gli indumenti utilizzati e la pistola marca Beretta unitamente a due caricatori uno dei quali rifornito con una pallottola, risultata provento furto e denunciata nel 2015 presso la Stazione Carabinieri di Grosseto. Portato negli uffici del commissariato, per la redazione degli atti,  F.F. romano di 28 anni è stato arrestato per il reato di detenzione abusiva di armi e denunciato in stato di libertà per rapina e ricettazione. Si sono aperte per lui le porte del carcere di Regina Coeli.

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