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Pendolari stazione Pomezia: Trenitalia attui modifiche concordate, Regione reciti ruolo più incisivo

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omicidio Anna Tomasino

Il laborioso lavoro dei Comitati Pendolari – proseguito anche durante la stagione estiva con incontri, monitoraggi e preparazione delle attività autunnali – culminerà, mercoledì 18 ottobre, nel suo primo appuntamento stagionale con le Istituzioni Regionali, a cui il Coordinamento dei Comitati della linea FL7 si è preparato, con un incontro interno tenutosi lunedì 16, a cui hanno partecipato il CPM – Comitato Pendolari Minturno-Scauri, i Comitati di Itri, Monte S. Biagio e Pomezia.

Nell’incontro con i vertici regionali, già richiesto in precedenza dai Comitati della linea FL7 per discutere i nuovi orari che entreranno in vigore dal prossimo dicembre, ci sarà anche l’occasione di incontrare il nuovo Direttore di Trenitalia Regione Lazio col quale confrontarsi sui collegamenti ferroviari tra la Capitale e la stazione di Minturno-Scauri, ovvero una delle linee ferroviarie più critiche dell’intera rete regionale in quanto, oltre ad un elevato afflusso di pendolari, spalmato su tutte le stazioni, coinvolge 2 regioni (Lazio e Campania) ed è interessata dal transito di numerosi convogli ferroviari provenienti dall’estremo Sud della penisola e dalla Sicilia.

Si comprende quindi come tanti siano i problemi irrisolti di questa linea e la difficoltà a pervenire ad un orario che, conciliando numero di collegamenti, puntualità e qualità dei servizi, riesca a soddisfare le esigenze fondamentali dei tantissimi pendolari laziali che quotidianamente si alzano, prima dell’alba, per recarsi sul proprio posto di lavoro. Un compito arduo per il quale alla Regione – in quanto Ente Appaltante (EA) – spetta il necessario ruolo di protagonista principale. Tocca alla Regione, infatti, verificare le esigenze di mobilità (numero di viaggiatori, orari di affluenza), produrre una pianificazione che le soddisfi tutte, mettere in campo le risorse economiche necessarie e verificare che il concessionario dei trasporti (Trenitalia) fornisca il servizio per il quale viene pagato. Un ruolo, dunque, che non può essere di subalternità agli interessi economici delle società concessionarie (Trenitalia/RFI) ed alle loro difficoltà tecniche.

E’ questo ciò che i Comitati Pendolari faranno presente alla Regione nell’incontro di mercoledì in cui, ribadendo il loro atteggiamento di serio e leale confronto con le istituzioni, rinnoveranno quelle richieste di modifica degli orari ferroviari che, nonostante fossero già state concordate in aprile con la Regione, non sono state realizzate per l’opposizione delle società (Trenitalia/RFI) ad implementarle. In tal senso, i Comitati chiederanno alla Regione di assumere un ruolo più incisivo e determinante nel contestare alla società la mancata attuazione delle modifiche già concordate, nonché i tanti disservizi e disagi, arrecati all’utenza, che i Comitati hanno costantemente monitorato durante gli ultimi mesi e che riporteranno, appunto, nella riunione di mercoledì. L’auspicio è che nella riunione di mercoledì venga rinnovato e, soprattutto, rafforzato quel patto di fiducia e collaborazione instaurato tra la Regione e le rappresentanze dei pendolari, e che, nonostante la fattiva collaborazione di quest’ultimi, non ha ancora conseguito la totale realizzazione dei risultati già promessi.

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