La pensione minima arriverà a 1000 euro per alcuni cittadini e sul tavolo delle mozioni arriva anche l’ipotesi di un reddito minimo di sussistenza.
Vediamo nel dettaglio a quale categoria di pensionati spetta l’importo di 1000 euro ed – eventualmente – come farne richiesta.
Pensione minima a 1000 euro
Per il momento sembra non concretizzarsi l’ipotesi di una pensione minima da 1000 euro per i cittadini italiani. Un obiettivo fortemente voluto dal governo Berlusconi e dal partito di Forza Italia.
Nell’ultima legge di Bilancio 2023, si è registrato un ulteriore passo indietro, visto che non è stato confermato l’aumento pensionistico per gli over 75 e per il prossimo anno le cose non sono destinate a migliorare, visto che ci sono poche risorse e debiti da saldare.
Nel nostro Paese però c’è una provincia in cui i servizi di welfare funzionano in maniera eccellente e la pensione minima garantita sarà di 1000 euro. Stiamo parlando dell’Alto Adige, dove è stata appena approvata la mozione che autorizza l’aumento delle pensioni minime per una più larga platea di beneficiari.
Contributo per le spese accessorie
La pensione minima non entrerà subito in vigore. Dopo il primo step che vede l’approvazione da parte del Consiglio provinciale, il secondo passo è quello che riguarda la Giunta, cui toccherà il compito di aumentare le spese accessorie per gli anziani.
Il contributo viene riconosciuto agli anziani che abbiano almeno 65 anni di età, vivono da soli e la cui pensione annua non superi i 10mila euro netti. Altra condizione necessaria è che vivano da almeno un anno in provincia di Bolzano nel momento in cui presentano la domanda. Il contributo economico può essere utilizzato per pagare utenze e spese condominiali, per un importo fino a 500 euro.
L’obiettivo è di portare questo contributo a 1000 euro entro il prossimo anno e di renderlo accessibile anche alle coppie. Visto che il beneficio economico al momento spetta a chi riceve una pensione di 833 euro, con il contributo si toccherà quota 2000 euro mensili. C’è ovviamente da tenere conto che nella provincia in questione il costo della vita è più alto rispetto al resto del Paese.
Questa non è però l’unica novità. Il Consiglio provinciale ha approvato anche la revisione del sistema di aiuti attualmente in vigore per far sì che venga garantito un reddito minimo di sussistenza a tutti i cittadini di Bolzano. L’obiettivo è quello di non conteggiare i sussidi come reddito, in modo da poter beneficiare di altre misure nazionali.
