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Piero Armenti, alla scoperta dell’America con l’italiano più famoso di NY

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Piero Armenti è ormai, per i frequentatori del web, un amico di famiglia, l’evasione giornaliera a portata di click che in un attimo ci catapulta nella Grande Mela per permetterci di sbirciare in tempo reale cosa succede dall’altra parte del Globo, comodamente seduti sul divano di casa nostra.

Piero Armenti

Piero Armenti, libero italiano d’oltreoceano

Il suo marchio di fabbrica ‘amici del mio viaggio a Niù Yòòk’ urlato con l’inconfondibile ‘erre moscia’ è diventato iconico e richiama tutto lo Stivale a seguire le avventure del Piero nazionale. Le sue ormai famose scorpacciate pantagrueliche dei cibi più diversi -non vi è materiale commestibile che Piero non introduca in bocca-  le passeggiate per le Avenues americane, i viaggi leggendari con i quali invoglia il suo pubblico a partire con l’agenzia di sua proprietà, tutto ormai fa parte del nostro quotidiano.

Che sia alle prese con un barattolo di ramen al gusto Pikachu o testando in diretta gli anelletti siciliani in lattina nella sua cucina americana o che stia volando in business class per destinazioni esotiche, Piero è sempre con noi. Ormai grazie a lui New York non ha segreti, sappiamo dove abita Carrie Bradshow e i protagonisti di Friends, saliamo e scendiamo dall’Empire come se niente fosse e per un quarto d’ora passeggiamo a Little Italy in cerca di panzerotti e hot dog.

Piero Armenti

Piero Armenti, giovane salernitano dalla mente fantasiosa e cosmopolita residente a New York da vent’anni, con il suo milione e mezzo di followers è ormai più di un influencer. E’ un uomo d’affari che ha della vita una concezione personale che diverge dalla più classica, tutta nostrana. Lui, il posto fisso da dipendente lo ha mollato da anni, è convinto che l’alternativa ad una vita monotona con il solo obiettivo di sbarcare il lunario esista e sia accessibile a chiunque, semplicemente volendolo.

Autumn in New York

Ma com’è la giornata tipo di Piero? Riusciremo a chiederglielo personalmente superando la barriera virtuale e ascoltando la sua voce dal vivo? Il nostro eroe si è mostrato immediatamente disponibile per una chiacchierata, una qualità rara e nobile per personaggi famosi dotati di qualità artistiche.

Piero Armenti, che incarna ‘il sogno americano’, è un artista dei nostri tempi, oltre che giornalista professionista con una laurea in giurisprudenza, scrittore con quattro volumi all’attivo editi da Mondadori, attivissimo sui social con i suoi video newyorkesi e titolare di una seguitissima pagina facebook che porta il medesimo nome della sua Agenzia di Viaggi, ‘Il mio viaggio a New York’.

Piero Armenti

Colazione da Piero

‘Piero? Sei sveglio?’ Comincia così il nostro ‘incontro’, come se ci fossimo salutati la sera precedente. Effettivamente poco prima lo avevamo seguito alla famosa bakery ‘Carlo’s’ per fare colazione con una goduriosa Rainbow Cake con lui (e con altri 160.000 utenti). ‘Si, sono sveglio, qui sono le nove di mattina…’

‘Tu sai che le tue ammiratrici stanno aspettando di conoscere la giornata tipo di Piero Armenti? Sei diventato un sex symbol, lo sai?- ‘Davvero?’– Appare disorientato Piero alla notizia che uomini intelligenti, sicuri di sé, liberi senza complessi e amanti della vita come lui abbiano un certo ascendente sulle donne.

Una passeggiata nel cuore di Manhattan

‘La mia giornata tipo ha inizio senza la sveglia, perché non la uso. Mi sveglio da solo, al mattino, bevo un caffè, lavoro ai video e poi esco. Vado in palestra o in piscina, sai ho tutto qui, dove vivo. Poi penso ai contenuti dei video da proporre nella giornata. Passeggio per la strada e trovo l’ispirazione, mi imbatto in nuovi ristoranti, oppure mi diverto in cucina. Cerco sempre di fare cose nuove e mi diverto. La sera invece amo andare nei locali, ma non vado negli street club’ – ride- ‘sono amante dei roof top. Li c’è la New York che ti fa sentire di stare nel posto in cui ‘succedono cose’, dove avvengono incontri decisivi. Capita di tutto, che il miliardario ti dia la sua carta di credito…’ – ride ancora, mentre non sappiamo se credergli o no-.

Piero è come lo si vede sul web, con la sua voce rilassata dall’inconfondibile accento; forse tradisce una inaspettata riservatezza su temi più ‘privati’. Di certo la sindrome del ‘personaggio pubblico ’, di chi non conosce l’enorme quantità di gente a cui fa compagnia e che spia i suoi lati più reconditi ogni giorno, deve aver lasciato i suoi effetti anche su di lui.

Piero Armenti a Roma per il nuovo libro

Mercoledi vengo a Roma, sai giovedì ho il ‘firmacopie’ del nuovo romanzo’, dice. ’Il libro parla anche di come si vive a New York, di cosa ha questa Città che altre non hanno. Nel mio primo romanzo ho raccontato di quando sono arrivato, degli inizi, delle ‘ragioni del mio successo’. Io traduco in italiano il linguaggio newyorkese, che è diverso dal nostro modo di pensare. Stando in Italia non avrei fatto tutto ciò che ho fatto. Molto probabilmente il mio estro sarebbe stato più limitato; New York è stata decisiva. E’ inevitabile che si venga assorbiti dalla mentalità dell’ambiente, che ci influenza moltissimo.

Piero, è possibile farsi degli amici a New York? Hai trovato un difetto in questa Metropoli? ‘Beh, ne ha. Ad esempio è sporca. E dato che è una città che ‘ti spinge al limite’, può succedere che non ci si senta mai soddisfatti e che non si trovi la serenità emotiva. Tutto ciò ti può far impazzire. Certamente a New York è possibile avere degli amici, ma è una concezione diversa dall’amicizia di una piccola provincia italiana, dove gli amici sono quelli che hai, da sempre. A New York si possono fare tante conoscenze perché le possibilità sono molteplici. Il pensiero newyorkese non è ‘bigotto’, o giudicante, perché qui di fondo ognuno fa la sua vita’.

Il Piero-Pensiero

Spesso hai espresso le tue idee ai followers sulle possibilità di guadagno al giorno d’oggi e sul cambiare la propria vita quando non si è soddisfatti. ‘I soldi sono accessibili, ma se non stai nel posto giusto non lo capisci. Si pensa a trovarsi il classico lavoro, mentre in internet ci sono svariate possibilità e quando si è in quell’età in cui è necessario fare delle scelte il consiglio è cercare in Rete e avere un’idea. Ricordo un ragazzo partenopeo che venne a fare le pizze e ha cominciato a guadagnare portandole a domicilio. In Italia si pensa che bisogna essere ricchi per fare l’imprenditore, mentre non è così. Si può essere imprenditori di se stessi e guadagnare. Non accontentarsi di una vita che non si ama. Qui in America è molto facile avere dei finanziamenti, ad esempio, a sostegno di una nuova impresa. In Italia è difficilissimo e frustrante’.

A proposito di pizza, Piero non può lamentarsi di certo nemmeno di quella, visto che la più buona ormai si mangia a New York, perché fatta da pizzaioli napoletani doc da cui si serve. Celebri sono i video in cui mostra il nostro piatto nazionale declinato in vari modi e trangugiato nel suo stile inimitabile. Sui social piovono commenti di tutti i tipi, molte attestazioni di stima e altrettante contestazioni sulla dieta, sulla pizza americana, la pettinatura di Piero o la scelta dei celebri occhiali.

Piero, li leggi i commenti sui social? ‘Li legge la mamma, perché io non ho tempo né voglia. L’ecosistema di Facebook è egemonizzato da gente di una certa età, che magari viaggia meno… Su Tik Tok invece il pubblico è più giovane e tende a divertirsi di più, quindi è meno proteso al giudizio e alla critica’.

Qual è la donna ideale di Piero Armenti? Azzardiamo. ‘…’ ’… Mi scateni le femministe!’ –ride-

Vogliamo dire alle donne di che segno sei e se possono continuare ad immaginarti nella tua casa col balconcino ormai divenuta famosa? ‘Sono del Sagittario, ma non conosco l’ascendente. Sono nato di mattina, basta per sapere qual è? Questa casa mi piace, non penso che la cambierò’

Costernati dal non conoscere l’ascendente di Piero, chiediamo dei progetti futuri. ‘Voglio lanciare la pagina de ‘Il mio viaggio a Roma’. Naturalmente chi racconterà sarete voi.

Piero Armenti

Facci sognare, ci dici qual è il tuo piatto preferito? ‘Italiano o americano? La pizza per l’Italia e il bisteccone con l’osso americano, che mi fa impazzire’.

Dopo esserci salutati Piero è andato a tagliarsi i capelli da ‘Lello’, il barber shop locale. Chissà se il dubbio instillatogli sul fatto che ormai sia diventato un sex symbol avrà degli sviluppi… 

  

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