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A POMEZIA SI DISCUTE ILBILANCIO: LE CRITICHE DI FUCCI

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente l’articolo scritto dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Fabio Fucci in merito al bilancio, consuntivo e di previsione, che sarà discusso – salvo mancanza del numero legale – nel corso del consiglio comunale di oggi.

“Il bilancio finalmente approda in Consiglio Comunale. Se non bastasse l’inerzia di questa amministrazione nel preparare il più importante atto amministrativo, quest’anno il Ministero dell’Interno ha prorogato i termini per l’approvazione dei bilanci di previsione al 31 Ottobre. E così, il bilancio preventivo per l’anno in corso arriva ad anno quasi ultimato sminuendo il valore delle previsioni che possono essere formulate, così come era successo lo scorso anno. Con il bilancio di previsione 2012 arriverà in consiglio anche il rendiconto del 2011, il famoso bilancio consuntivo.

PARTE I – Consuntivo 2011

Partiamo con alcune considerazioni che riguardano proprio il consuntivo 2011. Lo scorso anno quando in consiglio si discusse l’allora bilancio preventivo 2011, il collegio dei revisori dei conti rilevò alcune debolezze e  fornì indicazioni per limitare i rischi di squilibrio dei conti:
1- monitorare settimanalmente le entrate;
2- riguardo agli investimenti monitorare mensilmente l’effettiva reperibilità delle risorse per aggiornare il piano triennale delle opere pubbliche;
3- proventi da permesso di costruire: vista la crisi del settore immobiliare impegnare le somme solo in seguito all’accertamento ed all’incasso;
4- alienazioni e/o valorizzazioni immobiliari: predisporre un piano delle alienazioni;
5- l’ente deve adottare il piano triennale di contenimento delle spese;

Riguardo al primo punto, il suggerimento era orientato ad evitare che fossero spese somme che non erano nelle disponibilità di cassa dell’Ente. Il suggerimento evidentemente non deve essere stato accolto perché ad analizzare il consuntivo 2011 emerge che gli effettivi incassi sono stati ampiamente minori delle entrate previste. Basti pensare che delle sole entrate tributarie (ICI, TARSU, IRPEF, ecc.), a fronte di una previsione di circa 54 milioni di euro, sono stati effettivamente incassati circa 33 milioni di euro. Anche sul fronte delle entrare derivanti da trasferimenti dallo Stato, dalla Regione o altri enti la situazione non migliora e, a fronte di una previsione di entrata di circa 8 milioni di euro, sono stati effettivamente incassati circa 5 milioni e mezzo di euro.

Riguardo al secondo suggerimento, lo scostamento più grande si ha nelle entrate del Titolo IV (Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e riscossione di crediti). In questo caso la previsione di 172 milioni di euro ha visto l’effettivo incasso di “soli” 4 milioni e mezzo di euro. Qui molte entrate sono state giustificate come introiti da project financing, tipicamente opere pubbliche finanziate da soggetti privati, la cui poco realistica previsione di  finanziamento ha consentito di mettere a bilancio opere pubbliche che non sono state realizzate. Non sono altro che specchi per le allodole per mettere a bilancio opere pubbliche “fantasma” che fanno fare bella figura davanti ai cittadini ma che ahimè ancora una volta li illudono generando frustrazione.

Infine, nel 2011 sono stati accesi nuovi prestiti o mutui per un importo pari a 44 milioni di euro, smentendo le frequenti dichiarazioni di De Fusco che non perde occasione per dire che lui non ha indebitato ulteriormente l’Ente.

A fronte di incassi effettivi così “esigui” le spese non sono state proprio prudenti, tanto è vero che il consuntivo 2011 si chiude con un passivo di circa 2 milioni di euro. Tra le spese, degne di nota ci sono quelle per il personale, pari a circa 16 milioni e mezzo di euro; un “fondo di miglioramento efficienza servizi” con spesa di oltre un milione di euro; spese di partecipazione al College Selva dei Pini pari a quasi 3 milioni di euro e le spese di smaltimento rifiuti solidi urbani che hanno inciso per oltre 4 milioni di euro.

Le spese “ad investimento” hanno confermato la sovrastima dei proventi da destinare alle opere pubbliche ed hanno visto una spesa totale di circa 20 milioni di euro (di cui soli 500.000 euro effettivamente saldati e la rimanenza ad aumentare l’indebitamento dell’ente).

In conclusione, il consuntivo 2011 conferma l’incapacità di chi ha il governo della città. Incapacità di progettare il futuro della città e di gestire in maniera efficiente le risorse a disposizione.

PARTE II – Preventivo 2012

Il bilancio preventivo 2012 è un libro dei sogni. L’obbligo del pareggio di bilancio stabilito dalla legge impone che la previsione non possa essere in perdita ed è per questo che assistiamo nelle voci che lo compongono a delle vere e proprie manovre di finanza creativa.

Cominciamo dalle entrate. Molte delle aliquote arrivano aumentate per “fare cassa”, come la TARSU e l’addizionale comunale IRPEF. Dall’IMU si prevedono di incassare 33 milioni di euro (con la vecchia ICI l’incasso era di 24 milioni);  dalla TARSU oltre 12 milioni di euro; dalla mensa scolastica oltre un milione di euro. Immancabile compare in bilancio una cospicua somma di residui attivi (i credi che il Comune vanta) che riguardano i tributi e quindi anche quelli dovuti da Aser/Tributi Italia. Crediti la cui riscossione sarà ardua (se non addirittura impossibile) e che quindi deve prevedere una prudenza particolare nelle spese. Prudenza a cui questa amministrazione non ci ha abituati, al punto da avere sempre maggiori difficoltà nel pagare i fornitori, con frequenti interruzioni nell’erogazione dei servizi ai cittadini.
Non potendo tartassare ulteriormente i vivi, De Fusco e la sua maggioranza si concentrano sui morti e prevedono di incassare la “fantascientifica” somma di 5 milioni di euro di concessioni cimiteriali; sembra proprio una cifra buttata lì tanto per far quadrare i conti.

Si prevede inoltre di accendere ulteriori mutui per quasi 11 milioni di euro per finanziare le opere pubbliche; altri debiti per l’Ente. Per le opere pubbliche si tenta ancora il “trucco” del project financing che troppo ottimisticamente mette a bilancio entrate che non arriveranno. Anche la parte di proventi di contributi regionali vengono inseriti nelle entrate ben sapendo che questi in molti occasioni non vengono nemmeno richiesti.

Le spese previste sono interessanti e vedono voci che certamente incuriosiscono, vista la situazione di difficoltà economica del Comune. Le varie spese che riguardano il Segretario Generale (il massimo dirigente comunale) volano oltre i 280 mila euro. Le indennità di risultato ai dirigenti previste ammontano a quasi 250 mila euro. I consumi delle utenze degli edifici pubblici vanno oltre il milione di euro. La partecipazione di spesa al College Selva dei Pini è prevista in oltre 2 milioni di euro. L’avvocatura comunale incide nella spesa prevista per oltre un milione di euro.

Le spese per il servizio di nettezza urbana, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti,  sono stimate in oltre 14 milioni di euro.

PARTE III – La nostra proposta al bilancio preventivo 2012

Anche in questa occasione abbiamo confermato la nostra vocazione propositiva ed abbiamo presentato alcuni emendamenti al bilancio di previsione che vanno nell’ottica di una riduzione delle spese improduttive a favore della riduzione del debito verso i fornitori dell’Ente. Sempre più spesso i cittadini subiscono interruzioni nei servizi per cui hanno regolarmente pagato gli importi dovuti. Molto spesso le interruzioni si verificano a causa dei debiti che l’Ente ha nei confronti di questi fornitori. Tagliare le spese inutili e comprimibili, oltre ad essere un atto di grande onestà nei confronti dei cittadini, porta nella gestione delle finanze comunali la “diligenza del buon padre di famiglia”, elemento che chi ha governato la città in questi anni ha dimostrato di non avere.

Gli emendamenti nel dettaglio riguardano:

  1. riduzione delle spese per le utenze telefoniche degli edifici pubblici;
  2. riduzione delle spese per le utenze di telefonia mobile;
  3. riduzione della spesa per l’indennità di risultato ai dirigenti;
  4. riduzione della spesa per il noleggio a lungo termine degli autoveicoli;
  5. riduzione delle spese postel del servizio di Polizia Municipale;

Per i primi due emendamenti, nell’epoca della comunicazione di massa che sfrutta la rete internet, le spese di telefonia possono essere sostituite quasi integralmente dall’utilizzo di tecnologie efficienti a basso costo come le email, ove possibile utilizzando la posta elettronica certificata.

Il taglio alle indennità di risultato ai dirigenti è motivata dall’esperienza che abbiamo avuto in questo anno e mezzo di amministrazione. Molti dei dirigenti non sono proprio il massimo dell’efficienza e in alcune occasioni, pur pagati profumatamente, agiscono con negligenza. Le indennità di risultato vanno quindi riconosciute solo a chi dimostra doti gestionali fuori dal comune. Per chi si limita a svolgere l’ordinaria amministrazione non deve esserci incentivazione.

Il noleggio a lungo termine dei veicoli è in molte occasioni ingiustificato. Non serve al Comune avere una consistente flotta di veicoli ed quasi sempre gli spostamenti si possono evitare o ottimizzare. Ad esempio, i messi notificatori che girano per la città per consegnare le convocazioni delle commissioni e dei consigli agli amministratori, potrebbero evitare gli spostamenti se le convocazioni venissero inviate tramite email.

Infine, le spese postel sono state sovrastimate e possono essere anch’esse tagliate.

I tagli che abbiamo ipotizzato consentirebbero di generare un “tesoretto” di oltre 610 mila euro che come indirizzo proponiamo di utilizzare proprio per abbattere parte dei debiti comunali e consentire la regolare erogazione dei servizi ai cittadini.

Insomma, un bilancio che dalle voci di corridoio sembra mettere in imbarazzo alcuni membri della maggioranza, anche se non si sa più quale sia la maggioranza. Vedremo in Consiglio cosa succederà e soprattutto se, visti i pezzi che De Fusco sta perdendo, ci sarà l’UDC a salvarlo sulla votazione del bilancio in consiglio comunale.

Fabio Fucci”
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