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AGGRESSIONE A FUCCI, SOLIDARIERTA’ DA “ALTERNATIVA PER LA CITTÀ” E “INSIEME PER POMEZIA”

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fucci1Anche le liste civiche Alternativa per la Città e Insieme per Pomezia hanno voluto esprimere la loro vicinanza al sindaco Fucci dopo l’aggressione di ieri. “I candidati alla carica di Sindaco Maria Corrao e Stefano Ielmini e tutti i candidati alla carica di Consigliere Comunale delle rispettive liste civiche presenti alle ultime consultazioni amministrative, condannano con coro unanime l’aggressione subita dal Sindaco ieri nel primo pomeriggio – hanno dichiarato attraverso un comunicato congiunto – Ci siamo sentiamo in dovere di condividere il dolore e l’amarezza che questa giovane amministrazione è stata costretta a subire perché fino ad un mese fa, seppur avversari politici con idee diverse sulla gestione della macchina amministrativa, abbiamo condiviso i principi di legalità e di moralità come regole principali ed imprescindibili. Il piano di riqualificazione di Torvaianica dettato dalla nuova amministrazione passa evidentemente anche per alcune scelte che toccano interessi economici di qualcuno che si arroga il diritto di sfruttamento del suolo pubblico, che però non compete a nessuno al di fuori dell’Amministrazione Comunale. In democrazia chi vince detta le regole e queste regole vanno rispettate e semmai se ne ravvisasse il bisogno di contestarle, la contestazione va fatta nelle sedi opportune e soprattutto con metodi civili. Vogliamo pertanto esprimere tutta la nostra solidarietà al sindaco di Pomezia Fabio Fucci, al vicesindaco Elisabetta Serra, alla Polizia Locale ed all’intera Amministrazione comunale, condannando altresì l’arroganza che ha contraddistinto Pomezia negli ultimi 20 anni e sperando che la giustizia penale faccia il suo corso con condanne esemplari”.

“La nostra – concludono Corrao e Ielmini – non è la solidarietà dei rappresentanti delle istituzioni o dei rappresentanti dei partiti politici, ma di gente comune che sacrificando tempo al lavoro e alla famiglia vuole partecipare attivamente all’amministrazione della propria città e vorrebbe vivere in una Pomezia dove il rispetto delle regole sia un atteggiamento normale per tutti e non una forzatura a cui ribellarsi”.

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