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ARDEA, ACQUARELLI CONTRO “IDRICA SPA”

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idricaNovità politiche all’interno del consiglio comunale, dove Fabrizio Acquarelli ha annunciato la costituzione del gruppo della Nuova Forza Italia, del quale fanno parte anche i consiglieri Corso, Quartuccio, Iacoangeli e Giordani. Non si è espresso il sindaco Di Fiori: qualcuno per lui ipotizza un passaggio addirittura nella squadra del Pd, dopo che ha mostrato a diverse persone foto che lo ritraggono sorridente e compiaciuto in fraterni abbracci con il segretario nazionale del Partito Democratico Matteo Renzi. Acquarelli si è fatto sentire nell’ultima assise con interventi spesso in contrapposizione con lo stesso sindaco, soprattutto sulla questione della riduzione della tariffe dell’acqua e sulla necessità di rivedere la convenzione con la società Idrica Spa, concessionaria per la fornitura dell’acqua e della depurazione. Acquarelli ha spiegato come non ci sia un rapporto cristallino tra la concessionaria e l’Amministrazione, in quanto non ha messo conoscenza l’ente comunale dei fondi residui provenienti da finanziamenti per le opere pubbliche di lavori fognari ed idrici. Acquarelli ha spiegato che soltanto nell’ultima commissione consiliare la società ha fatto sapere che è depositaria di ben 175.000,00 euro, soldi – ha reclamato Acquarelli – che si sarebbero potuti spendere per eseguire altri lavori su segnalazione del Comune. Per Acquarelli si sarebbero “potute realizzare nuove condotte idriche, portando l’acqua in zone ancora deficitarie, o realizzare tronchi fognari. Addirittura avremmo potuto installare le pompe di sollevamento per la risoluzione fognaria degli abitanti di via Pisa, via Bolsena e strade limitrofe, o ancora si sarebbero potute ripristinare le strade danneggiate dai lavori eseguiti dalla stessa società, come via Taormina, via Rieti e strade limitrofe”. Durante il suo accorato discorso, Acquarelli è stato interrotto dal consigliere Ludovici, che ha ricordato come da anni la società concessionaria Idrica spa  non abbia mai presentato il bilancio triennale per le opere da realizzare. Acquarelli è stato più duro nel ricordare che con i 175.000,00 si sarebbero potuti fare molti più lavori se questi fossero stati realizzati con gare di appalto espletate e gestite dal Comune. Non si era mai visto un Acquarelli così agguerrito e preciso nel mostrare certe carenze di una società concessionaria: sembra che il consigliere abbia terminato il “praticantato” e appreso come difendere i diritti dei cittadini. Mai nessuno prima d’ora, fatta eccezione delle note della commissione prefettizia d’accesso, aveva chiesto la rivisitazione della convenzione. Acquarelli ha poi chiesto di definire una volta per tutte la proprietà del depuratore e chiarezza sugli affitti della palazzina, oltre che di intavolare subito una discussione per portare a definizione le lacune emerse in consiglio comunale entro i primi mesi dell’anno.

Luigi Centore

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