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Ardea, ancora un nulla di fatto per l’approvazione del Rendiconto 2014: nuova convocazione “notturna” per il 18 giugno

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Riconvocato per la quarta volta il Consiglio comunale per la discussione del rendiconto 2014.
Laconico il comunicato stampa del Comune: “La seduta del consiglio comunale di Ardea, prevista per oggi per la discussione del rendiconto 2014, si è sciolta per mancanza del numero legale. Il presidente del consiglio Fabrizio Acquarelli ne ha convocata un’altra per il prossimo 18 giugno alle 22”.
Si sarebbe dovuto discutere questa mattina il rendiconto, e necessariamente approvarlo, pena la decadenza automatica dell’amministrazione Di Fiori. Anche oggi la maggioranza, spaccata al suo interno su posizioni contrastanti, ha impedito che la discussione si aprisse facendo mancare il numero legale.
Abbiamo cercato di capire quali sono i motivi che impediscono la necessaria e tanto auspicata ripartenza dell’amministrazione.
Franco Marcucci, presidente della commissione ambiente, esponente UDA, ha pubblicamente dichiarato che oggi, in aula, avrebbe messo a disposizione la propria firma per dimettersi da Consigliere comunale. Mauro Iacoangeli ha ribadito la stessa intenzione, pronto ad unire la sua firma alle altre sette necessarie a far decadere la consiliatura – di queste sei sarebbero garantite dalla minoranza ed una dal consigliere Luca Fanco che in una sua dichiarazione ufficiale che riportiamo dichiara: “Il Sindaco Di Fiori oltre la dignità politica ha perso anche quella di uomo! Rimane attaccato alla poltrona nonostante da tempo non ha più la maggioranza e non ha il coraggio di dare le dimissioni per oscuri…o meglio noti motivi! Ora il Prefetto Gabrielli, dopo la diffida al Sindaco di Ardea di approvare il rendiconto di gestione dell’esercizio 2014 Prot. n. 0137303 del 14/05/2015 entro il termine massimo di venti giorni, deve dimostrare serietà, legalità e coerenza, ovvero deve rispettare la normativa vigente che impone di nominare un commissario ad acta e con conseguente inizio della procedura per lo scioglimento del Consiglio comunale!“
Intanto Marcucci e Iacoangeli non hanno potuto dar seguito al loro proposito perché, effettuato l’appello e registrate 4 sole presenze in aula, il Presidente Acquarelli ha dichiarato immediatamente sciolto il consiglio.
Anche Nazareno Sperandio (UDC) ha dichiarato la sua volontà di far decadere questo sindaco, consapevole dell’inutilità dell’azione che, nonostante tutto, continua a mantenerlo in vita.
Massimiliano Giordani, ex Presidente del consiglio e indiscusso riferimento politico del gruppo Forza Italia, specie ora dopo le dimissioni da capogruppo presentate da Alessandro Quartuccio, ha chiarito la sua posizione, dichiarandoci: “non voterò a favore di questo rendiconto fintanto che non ci sarà chiarezza sulle destinazioni di spesa del preventivo di bilancio che si sta mettendo a punto”.
Anche Policarpo Volante, autorevole decano nel Consiglio comunale di Ardea, ora unico esponente del gruppo UDC, si è dichiarato contrario al proseguimento di questa disastrosa esperienza. “Oggi non sono entrato in aula” ha dichiarato Volante “per dimostrare la mia contrarietà a questo Sindaco e spero nell’intervento del prefetto Gabrielli a ché sciolga finalmente questo comune”. Abbiamo fatto notare a Volante che se realmente sono queste le sue intenzioni, molteplici sono le soluzioni che inequivocabilmente avrebbero messo fine all’era Di Fiori; discutere il bilancio e votare contro per bocciarlo è la via più breve, come pure aggiungere la propria firma a quella dei consiglieri che si sono dichiarati disponibili a dimettersi è una seconda strada; perfino presentare una mozione di sfiducia per il sindaco, costringendo la minoranza a venir fuori, sarebbe stata una strada percorribile.
In realtà la netta sensazione è che la volontà di chiudere realmente non ci sia e che in “zona Cesarini” ancora si stia ricercando un accordo.
In tutto questo è assente la minoranza sia fisicamente (almeno in parte) che con proprie dichiarazioni; qualcuno, anche dal loro stesso interno, paventa decaduta la volontà unanime di far decadere Di Fiori. Il Partito Democratico è completamente spaccato al proprio interno e neppure si intravede la possibilità di esprimere un candidatura condivisa ed alternativa alla destra che, nonostante tutto, pare addirittura rafforzarsi proprio nel momento in cui gli effetti della cattiva amministrazione dovrebbe penalizzarla.
Con questo inaspettato assist da parte dell’opposizione, intanto il Sindaco prende tempo.
Voci dicono che potrebbe rassegnare per la seconda volta le proprie dimissioni, ma è evidente che queste, se non confermate, risulterebbero controproducenti per tutti. Quindi Ogni speranza è riposta nell’autorevole intervento del prefetto Gabrielli, che tra l’altro, tra qualche giorno sarà presente in comune. Sembra improbabile un’intromissione nella politica da parte del prefetto ma da lui potrebbe arrivare un out out inequivocabile. Anche la convocazione del consiglio alle 22 di sera sembra andare nella stessa direzione; chiaro il messaggio lanciato dal Presidente Acquarelli.

Mario Savarese

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