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ARDEA: CONSIGLIO SULLA LEGALITA’, IL CAPOGRUPPO PD LUDOVICI ESPRIME INSODDISFAZIONE

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image“Ad una settimana dal tanto atteso consiglio comunale sulla legalità credo sia doveroso da parte mia, in qualità di capogruppo del Partito Democratico, fare il punto e soprattutto fare chiarezza su alcune inesattezze a mio avviso create ad arte”. Così esordisce oggi Stefano Ludovici attraverso una nota inviata alla stampa, con la quale si critica il “modus operandi” del presidente Giordani. “Un consiglio comunale convocato dalla minoranza preoccupata per gli ultimi accadimenti e stravolto dalla maggioranza, che lo ha reso inefficacie e fuori tema – dichiara il capogruppo PD – Non mi è piaciuto che non siano state invitate le associazioni di cittadini a parlare. Cittadini che sicuramente hanno più a cuore la città di chi oggi governa Ardea:  è ancora vivo il ricordo della fiaccolata per la legalità di novembre, che malgrado la fitta pioggia ha visto la partecipazione di centinaia di persone. Mi è piaciuta ancor meno la presenza di alti funzionari delle forze dell’ordine senza dare loro possibilità di rassicurare la città esprimendo con chiarezza quanto hanno in programma. Il Presidente del Consiglio stravolge e addirittura ritira d’ufficio la mozione presentata e firmata dai capigruppo, per presentarne una loro. A parole il sindaco dice che la situazione è particolare ed ha bisogno del sostegno di tutte le forze politiche, ma raccoglie soltanto le istanze della sua maggioranza. Il nostro capo cartello Abate, a nome della minoranza, ha letto e sviluppato una corposa relazione, frutto di grande lavoro con i partiti e associazioni, nella quale è stato evidenziato come in otto anni dalla relazione finale della commissione prefettizia nulla sia cambiato. L’arroganza e forse la leggerezza di chi governa il paese da 20 anni ha creato danni forse irreparabili, contro i quali occorre una forte volontà di ristabilire realmente quella LEGALITA’ finora decantata solo a parole. Nel suo discorso Abate ha toccato anche la persistente voce della compravendita dei voti nelle elezioni del maggio 2012 non come rivendicazione elettorale, ma con preoccupazione. Ho visto che sia nei giornali locali che social network il consiglio comunale della legalità è stato sminuito, senza analizzare a fondo i passaggi reali della minoranza. Rivendico per me, ma soprattutto per il centrosinistra e per i cittadini che ogni giorno ci chiedono di salvarli da questa amministrazione incapace, il grande impegno che ogni giorno mettiamo per contrastare atti che affosserebbero ancor più Ardea. Se qualcuno ha creduto che il consiglio sulla legalità sia finito il 20 febbraio ha capito male: poiché sono il capogruppo del più grande partito di opposizione ad Ardea, porterò avanti quanto è stato illustrato nella relazione, a cominciare dalla richiesta di una nuova commissione di accesso prefettizia, tra l’altro chiesta a gran voce anche da diversi parlamentari. A giorni incontrerò il Vice presidente della commissione antimafia, il Sen. Claudio Moscardelli. Voglio per me, per i miei figli e per i cittadini di Ardea quella tranquillità che fino a qualche tempo fa eravamo abituati ad avere”.

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