Home » Ardea » Politica Ardea » Ardea, ennesima “crisi” politica: non si vota il bilancio consuntivo

Ardea, ennesima “crisi” politica: non si vota il bilancio consuntivo

Pubblicato il

Salta per la seconda volta consecutiva l’approvazione del bilancio consuntivo 2014.
Nonostante il considerevole ritardo sui termini di legge, ed incuranti dei solleciti inviati dal prefetto, i consiglieri comunali di maggioranza di Ardea utilizzano la mancata approvazione del rendiconto come argomento di scambio con ricatti e veti incrociati volti ad ottenere vantaggi per la propria parte politica dai finanziamenti da destinare ai servizi che si stanno discutendo in questi giorni in occasione della preparazione del bilancio preventivo 2015.
I segnali di questa ennesima crisi erano apparsi chiari già qualche giorno fa quando il capogruppo forzista Alessandro Quartuccio ha rassegnato le sue dimissioni dall’incarico per manifestare il profondo dissenso che si era creato all’interno del suo stesso gruppo. Oggi, in apertura di assise, il presidente Acquarelli ha annunciato ufficialmente al Consiglio le dimissioni del capogruppo, per poi dare inizio alla discussione. Massimiliano Giordani e Alessandro Quartuccio sono rimasti in aula il tempo minimo indispensabile apparentemente poco interessati alla discussione accesa che è nata dall’interrogazione presentata dalla maggioranza stessa sulla questine Pomar. Oltre un’ora di appassionante discussione in cui tutti i consiglieri, maggioranza e minoranza uniti, hanno espresso la loro preoccupazione ed il disagio dei cittadini che da due anni ormai malamente sopportano i miasmi prodotti dalla centrale a biogas che la stessa Pomar ha installato a ridosso delle abitazioni della Nuova Florida. Solo il sindaco si è dimostrato perplesso sulle richieste tutte volte ad ottenere la chiusura dell’impianto e ha cercato di difendere l’indifendibile, favorendo l’azienda a discapito delle migliaia di cittadini preoccupati non solo dai nauseabondi odori, ma anche dal probabile inquinamento delle falde acquifere e dalle emissioni in atmosfera di pericolosi gas e particelle nocive per la salute che nessuno fino ad oggi si è preso la briga di verificare.
È giunto quindi il momento di Quartuccio che, forte dell’appoggio di Massimiliano Giordani, ha presentato una mozione volta a riconoscere il patrocinio dell’ente all’associazione Grotte di San Francesco fondata dai quei cittadini che con abnegazione si sono distinti per ridare lustro al centro storico cittadino, alla rocca ed al castello ducale. I colleghi di maggioranza, pur apprezzando l’iniziativa, hanno espresso l’intenzione di trattare in commissione la questione estendendola a tutte le altre associazioni che con egual merito si sono prodigate sul territorio. Quando alla prova del voto Giordani e Quartuccio, che non hanno voluto ritirare il punto, si sono accorti di essere stati gli unici a votare la mozione, come una molla è scattata nell’ex presidente del consiglio che, richiamato con un gesto esplicito il collega ad imitarlo, ha subito abbandonato l’aula.
L’assise è proseguita lentamente ma d’ufficio su questioni puramente scontate di mero lavoro consiliare fino al momento in cui si sarebbe dovuto discutere il dodicesimo ed ultimo punto: il rendiconto 2014. Con l’uscita dall’aula dei due forzisti la maggioranza, certo che non sarebbe stata la minoranza a garantire a quel punto il numero legale, al presidente Acquarelli è apparsa chiara l’impossibilità di procedere per l’approvazione del rendiconto e per non correre ulteriori rischi ha sospeso la seduta rinviandola di li a poco alle 15.
Un’ora e mezza circa di sospensione non sono bastati a ritrovare l’accordo con Giordani che, inamovibile dalla sua posizione, non ha voluto minimamente recedere dalla sua richiesta da controbilanciare all’approvazione del rendiconto. Voci riferiscono che il consigliere abbia chiesto di destinare 500 mila € ai trasporti ed alla mobilità non trovando minimamente favorevoli in questo i colleghi. Da qui i motivi del contrasto.
Alle 15, oltre a due consiglieri di maggioranza, solo Acquarelli si è presentato in aula per fare l’appello che, constatata l’impossibilità di proseguire, ha dichiarato sciolto il consiglio.
Neanche un’ora più tardi l’albo pretorio del Comune riportava la convocazione straordinaria di un nuovo consiglio per Giovedì 11 alle ore 9. Unico punto all’ordine del giorno la discussione del rendiconto 2014.
Mario Savarese

Impostazioni privacy