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Ardea, ennesimo consiglio a vuoto, l’ira di Abate

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Non sono certo allegri, gli umori dei politici rutuli dopo l’ennesima assise andata a vuoto. Il presidente del consiglio comunale Fabrizio Acquarelli sembra essere sempre più deluso, visto che da quando è stato eletto è riuscito a portare a termine soltanto una seduta – praticamente d’obbligo in quanto senza la votazione del bilancio ci sarebbe stato il commissariamento – mentre tutte le altre sono sistematicamente andate deserte con quella “mancanza del numero legale” che ormai è un marchio di fabbrica della politica di Ardea e dei giochi di potere che la caratterizzano. Purtroppo anche il consiglio comunale di ieri è andato deserto, tanto che dopo la prima chiama Acquarelli ha abbandonato l’aula, lasciando che la seconda chiama fosse fatta dal vice presidente Antonino Abate, il quale – constatato la mancanza del numero legale per l’assenza dei consiglieri di maggioranza – ha dichiarato chiusa l’assise.

Il consigliere Abate, sentito telefonicamente, ha testualmente dichiarato: “Voglio che si sappia la mia opinione sui consiglieri di maggioranza: sono dei buffoni, disinteressati al bene del paese, conigli che scappano per non assumersi le responsabilità che il loro ruolo richiede, incapaci di mantenere quanto hanno promesso in campagna elettorale. Sono degli assassini della democrazia, dei ladri di voti, incapaci che hanno distrutto ed affamato un paese, bloccato ogni attività comunale, commerciale, creando disparità tra i cittadini e favorendo l’abuso commerciale”.

Il vice presidente prosegue in toni sempre duri. “Questa maggioranza è coesa soltanto per disertare il consiglio comunale, danneggiare i cittadini e far spendere i soldi pubblici per pagare stipendi e straordinari ai dipendenti comunali impegnati in un’assise che non si svolge. Prima liberano il paese dalla loro presenza, prima il popolo avrà la possibilità di scegliere qualcosa di meglio. Spero però che questa volta gli elettori riflettano al momento del voto”.

Luigi Centore

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