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Ardea, intervista al neo vicesindaco Alessandra Cantore

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È proprio in questi giorni che a Li Vurtagghie iniziano i festeggiamenti che celebreranno il 31 gennaio San Ciro patrono amatissimo di questa bella cittadina del Salento (Grottaglie). Un mese particolarmente importante che già dal primo giorno dell’anno, con la processione dedicata a Gesù Bambino, è un susseguirsi di eventi legati al folclore ed alla tradizione di questa calda terra. Forse, per la prima volta nella sua vita, non presenzierà all’accensione della Foc’ra (La Pira votiva al Santo) Alessandra Cantore che da quella terra è arrivata nei nostri luoghi per dare un svolta alla sua vita. Brillante avvocato civilista, quasi per caso è approdata nel nostro Comune con uno degli incarichi più prestigiosi: la nomina assessore e vicesindaco, datale da Luca Di Fiori il 23 marzo del 2013.

Perché Ardea, avvocato Cantore ?

“Non c’è un motivo preciso; tutto è nato casualmente dopo aver conosciuto una sera in un ristorante dei Castelli Romani, dove vivo ormai da qualche anno, uno dei personaggi più importanti della politica di questo paese. A distanza di mesi da allora fui chiamata e mi fu proposto l’incarico che poi arrivai a rivestire. Accettai con una certa riluttanza ma fui immediatamente coinvolta dagli eventi e da quel giorno iniziò per me una nuova affascinante sfida”.

Nessuna esperienza politica prima di allora ?

“Assolutamente no. Ho un mio studio professionale a Grottaglie che ora ho deciso di trasferire proprio qui, nel comune di Ardea, e la politica non rientrava nei miei interessi.”

Un cambiamento radicale per lei; ma perché la politica ?

“È stato un amore sorto improvvisamente, una vera e propria sfida per me che mai me ne ero stata interessata. Caratterialmente sono portata ad affrontare sempre le sfide che la vita sempre ci propone. Non sono nel mio carattere le scelte facili, prudenti, sicure; sono caparbia e curiosa e dopo aver passato alcuni mesi a guardarmi intorno, ascoltare con attenzione i miei colleghi e i consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione, mi sono convinta di poter dare molto a questa città che, intanto, ho imparato ad amare come la mia Grottaglie.”

Questo suo ritorno attivo, dopo le dimissioni dell’estate, vogliono significare la ricucitura di una ferita aperta che si è rimarginata ?

“No. Assolutamente. Non ho mai avuto motivi di contrasto con questa amministrazione. C’è stato un momento di crisi che ha richiesto un lungo periodo di chiarimento e per favorirlo noi della giunta abbiamo in blocco riconsegnato le deleghe. Quello che è accaduto dopo è stato un periodo di transizione durante il quale mi è stato chiesto di restare alla finestra.”

Che cosa è cambiato per indurla a tornare ?

“Ritengo siano stati superati i contrasti che avevano impedito fino ad oggi il concretizzarsi del programma. Ora la maggioranza ha ritrovato la compattezza necessaria ed è stato il consigliere Volante a richiedere nuovamente la mia presenza in squadra, ed io sono pronta a cogliere questa nuova sfida di un assessorato tra i più complessi ed impegnativi.”

Perché di nuova sfida si tratta: lei, oltre ad essere stata nominata nuovamente vicesindaco, dovrà infatti occuparsi di bilancio, finanze, tributi e patrimonio.

“Esattamente, e proprio nel momento più delicato della vita amministrativa del Comune: tra meno di sei settimane dovremo essere pronti a presentare ai revisori dei conti il bilancio di previsione per il 2015. Questa è la nuova sfida per me; ci metterò l’anima e tutta me stessa, così come ho fatto da assessore all’ambiente rispondendo sempre e personalmente anche ad ogni richiesta del singolo cittadino.”

Un cittadino racconta di averla avuta ospite in casa sua a tarda sera perché voleva verificare di persona di una sua lagnanza.

“Si è vero, ricordo quell’episodio: aspettai a casa sua fin oltre la mezzanotte per rendermi conto personalmente degli odori nauseanti che gli abitanti di uno dei consorzi di Tor San Lorenzo percepivano a certe ore della notte.”

Per quanto lei possa essere ottimista, è opinione comune che questa amministrazione sia “agli sgoccioli” e che presto i cittadini potrebbero essere richiamati al voto. Si concluderebbe così la sua avventura in politica ?

“No. Non è mia intenzione lasciare la politica. L’esperienza che sto vivendo sempre più mi convince che c’è bisogno di maggiore presenza femminile alla guida di una città come Ardea. Mi sta terribilmente scomodo addosso l’abito delle “quota rosa” e voglio dimostrare che non sono qui solo per garantire la pluralità di genere nell’amministrazione. Sono convinta che la diversa sensibilità di noi donne, la nostra visione più vicina alle reali necessità della gente, possa essere una ricchezza da aggiungere, anzi da sostituire a quella che da troppo tempo è una classe dirigente stantia che non risponde più al popolo come dovrebbe. Quindi, sono convinta, la mia avventura in politica continuerà, perché oggi come mai credo in questa missione.”

La vedremo candidarsi a sindaco di Ardea ?

“Non mi interessa oggi parlare di questo, Ardea ha più che mai bisogno di un governo che lavori concretamente; oggi sono qui per questo; domani vedremo … Io non mi tirerò indietro.”

Mario Savarese

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