Il gruppo consiliare della Regione Lazio dell’Italia dei Valori ha presentato oggi il suo candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative di Ardea. La scelta è caduta su una donna, la dr.ssa Cristina Capraro, per – come viene precisato anche dal direttivo cittadino – “imprimere per il bene del Comune una spinta radicale di rinnovamento”. “Riteniamo infatti – spiegano dal partito di Antonio Di Pietro – che un consiglio comunale con una maggioranza di 19 consiglieri su 20 sia un’anomalia che vada sradicata: questo può avvenire soltanto attraverso scelte politiche forti e responsabili, volte al cambiamento”. Cambiamento possibile solo se ci si impegna a “combattere il malaffare e le lobby che inchiodano lo sviluppo armonico e positivo di Ardea” e ad “abbattere un muro fatto di silenzi e compromessi in favore della cricca.
Riteniamo che Cristina Capraro, da sempre impegnata attivamente in politica e già Segretaria delle donne IDV della Provincia di Roma possa al meglio rappresentare le nostre comuni istanze e la voglia di cambiamento”.
L’IDV, a partire dalla prossima settimana, promuoverà una serie di incontri con “gli esponenti della società civile e con tutti i soggetti politici che intenderanno partecipare ad un nuovo percorso e condividano il nostro progetto, che passa prima di tutto dal rinnovamento della classe politica, dalla partecipazione attiva della cittadinanza e dalla legalità”. Secondo il segretario cittadino Alberto Delli Colli, “ad Ardea si parla troppo di nomi e poco di programma, quest’atteggiamento rischia ancora una volta di piegare le scelte politiche su interessi di pochi, a scapito dei cittadini”. La scelta fatta dall’Italia dei Valori va quindi in contrapposizione con la decisione presa dal resto del centrosinistra, che ha designato Antonino Abate come candidato sindaco. Questo fa pensare che anche ad Ardea, come negli scorsi mesi a Pomezia, si possa aprire uno scenario che vede numerosi candidati sindaco sfidarsi per la poltrona. Che poi, invece di quella di sindaco, sia il “contentino”, ovvero quella di consigliere comunale, poco conta: l’importante è sedersi.
