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ARDEA, SEL CONTRO LA VOTAZIONE DI IERI IN CONSIGLIO

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comune ardeaFa ancora rumore l’eco della votazione di ieri sera nel corso della massima assise di Ardea. Contro la votazione si scagliano i rappresentanti di SEL. “Nella seduta del Consiglio Comunale di ieri si è creato un ulteriore strappo alla già precaria tela che rappresenta la Legalità e la Trasparenza nella disastrata città di Ardea – hanno dichiarato attraverso una nota ufficiale – La seduta era stata chiesta, come loro diritto e dovere, dai consiglieri di minoranza a seguito del rinvio a giudizio, in processo penale per gravi reati amministrativi, dell’attuale Sindaco, di un Assessore, di un dirigente, di alcuni dipendenti comunali  ed imprenditori. L’ordine del giorno prevedeva due punti: la Costituzione di Parte Civile del Comune nel processo, prima udienza programmata per il prossimo giugno, e la Sfiducia al Sindaco. Entrambi i punti sono stati respinti con 9 voti contro 7, solo un “consigliere di maggioranza” ha votato con l’opposizione”. Per SEL non ci sono giustificazioni alla mancata costituzione parte civile nel processo contro il sindaco Di Fiori e l’assessore Petricca. “Mentre per quanto concerne la sfiducia al Sindaco l’atteggiamento della maggioranza può avere una sua “giustificazione politica”, anche se discutibile, non la può avere in alcun modo la mancata Costituzione di Parte Civile da parte del Comune – hanno spiegato da Sinistra Ecologia e Libertà – L’atto di Costituzione di Parte Civile non implica alcun giudizio di merito sulla presunta colpevolezza degli imputati, è un semplice atto preventivo che svilupperebbe la sua valenza nel caso questa fosse riconosciuta in via definitiva; in linea di principio è un atto “dovuto”, da parte di qualsiasi Amministrazione, a tutela degli interessi e dell’immagine della città e dei cittadini. Nel caso di Ardea l’atto sarebbe dovuto anche in base alla Delibera N. 1 del 2006 con la quale il Consiglio da mandato alla Giunta, a fronte di procedimenti penali in cui sono implicati membri dell’Amministrazione, di procedere, nelle modalità previste dalla legge, alla Costituzione di Parte Civile del Comune. Ieri, per puro interesse politico di parte, si è calpestato questo diritto/dovere a difendere gli interessi e l’immagine della collettività rendendo sempre più opaca la gestione Amministrativa del Comune. Riteniamo che i Consiglieri di maggioranza che si sono arrogati questo potere di interdizione dovranno renderne conto ai cittadini ed alle autorità competenti”.

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