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ARDEA, TUTTO COME DA PROGRAMMA: NIENTE BILANCIO, MANCA IL NUMERO LEGALE

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CONSIGLIOUna strana sensazione nell’aria questa mattina; alle 9:30 quando il Presidente Massimiliano Giordani chiama l’appello; di consiglieri presenti ce ne sono talmente pochi che le dita di una sola mano sono troppe per contarli. E a 5 minuti dalla chiamata del secondo appello la situazione non sembra cambiare. Quando alle 10:30 il Presidente ripete l’appello, però sono tutti li, prendendo di sorpresa Giordani che dimentica pure l’ormai rituale Inno Nazionale.

Passando ai lavori la seduta va avanti stancamente; metà dei consiglieri di minoranza sono assenti ed anche la canonica ora dedicata alle interpellanze ed interrogazioni va avanti senza significativi argomenti da segnalare se non la strana condivisione di vedute tra maggioranza ed opposizione che si chiedono per quale motivo le forze della Polizia Locale stiano sanzionando i commercianti non in regola nell’area dei famosi 706 ettari di terreno ad uso civico. I consiglieri vorrebbero un po’ di tolleranza, visto che la situazione di quell’area non è ancora stata risolta.

Basta poco più di mezz’ora a chiudere il punto e si comincia ad affrontare l’ordine del giorno. C’è da approvare il nuovo regolamento del Consiglio Comunale e qui, senza traumi o grida ai quali eravamo ormai avvezzi, inizia una discussione pacata nei toni ma molto significativa sotto l’aspetto politico. I consiglieri – più o meno in tutti gli intervenuti – lamentano lo scarso tempo che hanno avuto a disposizione per studiare il regolamento. Questo non è passato, almeno ufficialmente, nemmeno per l’apposita commissione statuto e regolamenti che è stata convocata qualche giorno fa senza che questo fosse messo all’ordine del giorno. Non è stato nemmeno collegato agli atti del consiglio convocato tra quelli spediti a tutti i consiglieri comunali solo pochi giorni fa, via email, e fatto pervenire a tutti. Perché tanta fretta? Perché una procedura così strana su un regolamento così importante? Se lo è chiesto Policarpo Volante che ha fatto sull’argomento un accorato intervento chiedendo infine di mettere ai voti una sua mozione per rinviare in commissione il regolamento. La mozione viene bocciata da tutti i presenti ad esclusione dello stesso Volante e subito dopo viene votata la sua approvazione che passa con i voti di tutti, minoranza compresa, con il solo voto contrario di Volante e l’astensione del Sindaco rimasto muto tutto il giorno e un poco frastornato dalla situazione che ogni giorno vede sempre più confusa. A questo punto il presidente Giordani, rasserenato dall’esito del voto ricercato, avverte che suo malgrado dovrà abbandonare l’assise per motivi contingenti di natura personale. Sembra quasi un segnale per la maggioranza e Antonino Abate – il vice presidente – non fa in tempo a sedersi sulla poltrona lasciata da Giordani che il consigliere Acquarelli richiede la verifica del numero legale. Nonostante i consiglieri di opposizione siano rimasti al loro posto, viene a mancare il numero legale e ad Abate non resta che dichiarare sciolto il consiglio.

Ma ecco cosa prevede il punto approvato riguardo al funzionamento delle attività dell’assemblea. Tra le novità, una disciplina dell’ordine della discussione durante i lavori d’aula. Nella trattazione di uno stesso argomento di un punto all’ordine del giorno ciascun consigliere può parlare due volte, la prima per non più di cinque minuti e la seconda per non più di tre minuti solo per rispondere all’intervento di replica del sindaco o del relatore. Questi termini di tempo sono raddoppiati per le discussioni generali relative allo statuto, al bilancio preventivo, al rendiconto, ai piani urbanistici e loro varianti e per i regolamenti comunali. In ogni altra occasione limiti di tempo più ampi possono essere fissati dalla conferenza dei capogruppo. Avvenuta la chiusura del dibattito, il sindaco o l’assessore competente in materia intervengono per precisare e per dichiarare la posizione dell’esecutivo in merito alle eventuali proposte presentate durante la discussione, per non più di cinque minuti. Qualora la discussione si protragga oltre le quattro ore, il Presidente del Consiglio, su richiesta della maggioranza dei consiglieri presenti in aula, dispone la sospensione del Consiglio per almeno trenta minuti. In merito alle interrogazioni, invece, l’illustrazione e la risposta devono essere contenute complessivamente in dieci minuti, di cui cinque per l’illustrazione e cinque per la risposta, alla quale può replicare solo il consigliere interrogante, per dichiarare se è soddisfatto o meno, contenendo il suo intervento entro 5 minuti. Nel regolamento anche consiglieri stranieri aggiunti: cittadini stranieri residenti ad Ardea che eleggono un proprio rappresentante chiamato a partecipare ai lavori del consiglio comunale. Gli “aggiunti” possono avere solo diritto di parola – dunque non diritto di voto – partecipano ai lavori delle commissioni consiliari permanenti e delle commissioni speciali senza tuttavia concorrere a determinare il numero legale delle stesse. Hanno diritto di interrogazione, di mozione e di emendamento che esercitano nelle forme previste dal regolamento.

 

L’approvazione del bilancio previsionale del 2013 è un obbligo impellente e quindi il consiglio sarà prestissimo riconvocato, ma al momento non è possibile ipotizzarne la data sebbene un cavillo procedurale potrebbe consentire di utilizzare la stessa convocazione del prossimo giovedì inizialmente prevista come seconda nel caso fosse mancato il numero legale all’apertura di oggi.

 

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