Home » News » Ultime Notizie Politica » CONSIGLIO, MANISCALCO CHIEDE L’APERTURA AL PUBBLICO

CONSIGLIO, MANISCALCO CHIEDE L’APERTURA AL PUBBLICO

Pubblicato il

\n\nA consiglio comunale appena iniziato – a sorpresa il numero legale c’era – già sono sorte le prime polemiche. A sollevarle Antonio Maniscalco, consigliere di AN/PDL, il quale chiede al Sindaco Enrico De Fusco, al Presidente del Consiglio Comunale Attilio Bello ed al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, come mai l’aula consiliare non possa essere aperta al pubblico per problemi di sicurezza, “limitando la presenza di persone all’interno al numero minimo indispensabile per lo svolgimento istituzionale dell’assise consiliare”, mentre i matrimoni civili, che si svolgono nella stessa sala, possono essere “organizzati e svolti limitando la presenza ad un numero massimo di 99 (novantanove) persone”. “Come è possibile firmare ed emettere a distanza di poco tempo, per motivi di sicurezza, due ordinanze così in netto contrasto fra loro?”, domanda il consigliere, che rilancia la proposta di svolgere altrove le sedute consiliari, per evitare che i cittadini siano costretti, qualora volessero partecipare, ad assistere mediante ripresa televisiva in diretta a circuito chiuso, all’interno della palestra della scuola elementare S. Giovanni Bosco. “Già in passato – dichiara Maniscalco – sono state chieste spiegazioni sul perché non si è provveduto almeno con la convocazione delle sedute di consiglio comunale presso altre sedi pubbliche o, in alternativa, presso strutture private provviste di sale conferenza, come già fatto alcuni anni fa quando l’Aula era in fase di ristrutturazione, ma nessuna risposta è stata data. Non vorrei che si tratti della paura di esporsi durante le sedute di consiglio comunale a giudizi pubblici in merito agli argomenti urbanistici ed altro, decisi e trattati in consiglio comunale”. L’esponente di AN propone quindi al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale un’alternativa: dare alle due ordinanze gli stessi parametri. “Nel rispetto del diritto alla partecipazione all’attività politico-amministrativa dei cittadini della Città di Pomezia, già abbastanza limitata con la mancata pubblicazione sul sito istituzionale di tutti gli atti di Consiglio, Giunta e atti vari di gestione – chiede Maniscalco –chiedo che sia rettificata l’ordinanza n. 125 del 06/10/2010 al fine di permettere l’ingresso al pubblico, fino al numero massimo di n. 99 persone, durante le sedute di consiglio comunale”.\n\nLa risposta del Sindaco De Fusco non si è fatta attendere: “Le norme sulla sicurezza non sono certo stabilite da me – ha precisato il Primo Cittadino – ma faccio notare che un matrimonio civile dura in media 15 minuti, mentre un consiglio anche 10 ore, quindi le precauzioni da prendere sono ben diverse. Accolgo invece la proposta di una sede più idonea e mi attiverò subito per trovare una soluzione soddisfacente”.

Impostazioni privacy