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BILANCIO APPROVATO: E LA BARCA VA…

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DOPO LE LITI, GLI INSULTI, LE ACCUSE PESANTISSIME VOLATE NEL CORSO DELL’INTERA GIORNATA DI IERI, QUESTA NOTTE ALLE 3:30 IL BILANCIO E’ STATO APPROVATO CON 15 VOTI FAVOREVOLI\n\nErano passate da pochi minuti le 3:30, questa notte, quando il bilancio previsionale 2010 è stato approvato dal Consiglio Comunale con 15 voti a favore, 3 astenuti, 1 assente e 12 contrari. Ma il fatto che l’approvazione del bilancio adesso potrà permettere la programmazione economica della città non è la notizia in assoluto più importante. Quello su cui bisogna focalizzarsi sono i numeri che hanno portato a questo risultato, numeri che hanno delineato, come in un’ipotetica scacchiera, le reali posizioni politiche dei vari consiglieri. Il primo dato è quello della frattura – che appare insanabile – tra Forza Italia e Alleanza Nazionale. Non parliamo di PDL, perché PDL non è mai stata. Tutti i contrasti, le divergenze, le prese di posizione del passato sono emerse nel momento più delicato di questa amministrazione. Massimiliano Cruciani, che aveva presenziato a quasi tutta la seduta, era assente al momento del voto, mentre gli altri di Forza Italia si sono astenuti. Tutti e quattro sono andati nella direzione opposta a quella indicata dai vertici del coordinamento provinciale del PDL che nella mattinata di ieri avevano diramato un comunicato attraverso il quale “invitavano” gli esponenti del centrodestra, ed in particolare quelli del PDL, a votare contro il bilancio della Giunta De Fusco. “La conclusione dell’esperienza politica di centro-sinistra a Pomezia, determinata dal venir meno della maggioranza uscita dalle urne, sarà confermata dall’impossibilità di eleggere il Presidente del Consiglio Comunale e di votare il Bilancio, massimo atto politico-amministrativo dell’ente locale –recitava il comunicato – Non sussistendo più le condizioni per il governo della città da parte della Giunta De Fusco, sarà dovere dei consiglieri del centro-destra, e soprattutto di quelli del Popolo della Libertà, impedire alla minoranza consiliare di centro-sinistra l’approvazione di un bilancio che non risolve alcun problema, ma che è utile solo ai fini della campagna elettorale del prossimo anno. Il Popolo della Libertà è intenzionato a costruire a Pomezia un progetto politico di centro-destra vincente, che vedrà protagonisti solo coloro che si renderanno parte attiva nel determinare la fine dell’amministrazione De Fusco, divenuta oramai inutile se non dannosa per la città”.\n\nMa, a fronte della “ribellione” avvenuta ieri, di quale progetto vincente si parlerà? “Il PDL a Pomezia non è mai esistito, noi ci sentiamo di Forza Italia. Adesso ci danno le direttive, quando stiamo ancora aspettando l’analisi del voto che ci ha visti sconfitti nel 2006. Solo ora che facciamo comodo si ricordano di noi?”,  questo il pensiero espresso in aula dai “dissidenti”.\n\nMa questa non è stata l’unica spaccatura. L’altra, già nell’aria da qualche giorno, è quella che si è creata all’interno di Sinistra Ecologia e Libertà. SEL, dopo essere uscita lo scorso novembre dalla maggioranza, con le dimissioni dell’allora vice sindaco Alba Rosa, sembrava prossima ad un riavvicinamento, poste alcune condizioni più volte elencate nel corso non solo di incontri tra partiti, ma anche di conferenze stampa. Quello che SEL chiedeva, oltre alla testa di Mesturini – che infatti si è dimesso nei giorni scorsi dalla carica di Presidente del Consiglio – sono alcune variazioni al bilancio, modifiche all’atteggiamento nei confronti dell’urbanistica  ed un dialogo meno unilaterale. In pratica, un ballottaggio per decidere il prossimo candidato a sindaco per le elezioni di maggio 2011. Le prime richieste sono state accettate – tutti gli emendamenti fatti al bilancio sono stati accolti e la voglia di riavvicinamento è stata pubblicamente esternata dal sindaco De Fusco – ma l’autoproclamazione del Primo Cittadino durante la conferenza in cui ha annunciato il ritiro delle sue dimissioni ha irritato non poco una parte di SEL. “Il centrodestra è spaccato, con almeno 5 candidati a sindaco per le prossime elezioni – aveva dichiarato De Fusco – nel centrosinistra, invece, non ci sono alternative: il candidato sono solo io”. Questa frase ha scatenato un durissimo comunicato da parte di SEL, che criticava l’arroganza di questa amministrazione, confermando la propria posizione in minoranza. Ma Maurizio Battistelli, l’altra metà che rappresenta il partito in consiglio, andava contro a tale comunicato, dichiarando che, visti gli sforzi fatti dall’amministrazione, lui rientrava in maggioranza. Risultato? Mario Borgo Caratti ha votato contro il bilancio, Battistelli a favore. Entrambi sostengono di aver seguito la logica e la coerenza di quanto detto precedentemente. “L’arroganza e la prevaricazione dimostrata ci costringono a restare fermi sulle posizioni prese a novembre. I goffi tentativi di riappacificazione nascondono in realtà la volontà di non cambiare lo stato dei fatti. Per questo voterò contro”, ha sostenuto Borgo Caratti. “Le motivazioni esposte dal mio collega sono inesistenti. Sono state accolte le nostre richieste, questa Giunta ha fatto moltissimi passi verso di noi, tendendoci una mano per ricominciare un dialogo costruttivo. Mi sembra logico prendere questa mano e percorrere insieme questo ultimo tratto di strada, che ci porterà a prospettive future sicuramente vincenti”, ha ribattuto Battistelli. Ed ora cosa succederà? Chi sarà ad uscire da SEL, visto che entrambi i consiglieri sentono di farne parte? E se a uscire sarà Battistelli, che si è guadagnato la candidatura nelle prossime liste elettorali del cartello di centrosinistra, cosa farà il partito di Alba Rosa? Che degli esponenti di sinistra votino contro un bilancio di centrosinistra è sicuramente anomalo e non verrà digerito facilmente né dai vertici della coalizione né da parte dell’elettorato. Immaginiamo quindi che SEL si presenterà da sola alle prossime elezioni, o forse accompagnata da qualche lista civica. Viste le esigue possibilità di vittoria contro due giganti, cosa succederà in caso di ballottaggio? Consiglieranno di votare quella coalizione che ora stanno contestando o si schiereranno con il centrodestra? L’ipotesi più probabile è l’astensione, ma i Ponzio Pilato non sono quasi mai piaciuti agli elettori.\n\nUna certa coerenza l’hanno dimostrata gli esponenti dell’UDC (anche se qui si potrebbe aprire un intero capitolo, visto che 2 dei 3 consiglieri dell’Unione di Centro hanno “fatto” quel bilancio fino ad una settimana fa), che, come da indicazioni di partito, hanno votato contro. Non si capisce quale porta abbiano voluto tenere aperta, visto che il loro voto è stato alla fine ininfluente.\n\nRiepilogando, la situazione politica pometina si prospetta come la più confusionaria degli ultimi anni: le spaccature che si sono create rendono necessario rivedere le posizioni di tutti. Con il loro gesto, gli esponenti di Forza Italia non solo sono andati contro alle indicazioni del PDL, ma si sono praticamente schierati a favore dell’amministrazione, mentre Borgo Caratti chiaramente contro.\n\nMa, in tutta questa confusione, l’unica certezza è che ancora una volta De Fusco ha avuto l’”occhio lungo”, sia nel dare che nel ritirare le dimissioni. Quindi la sua barca, almeno per un altro po’, andrà avanti. E come diceva la canzone, “tu lasciala andare”.\n\n

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