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Chiusura scuola ad Ardea, gli “Amici di Grillo” criticano l’operato dell’Amministrazione

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Sulla situazione politica di Ardea e sulle conseguenze che ne derivano per i cittadini prendono la parola gli “Amici di Grillo Ardea”, attraverso una nota stampa che pubblichiamo integralmente.

“Chiusa la scuola materna S. Antonio in Ardea: sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per accertare i danni provocati dagli allagamenti avvenuti a seguito delle copiose piogge ed hanno circoscritto e transennato le aree ritenute a rischio; è giunta subito dopo un ordinanza di chiusura per l’intera scuola.

Il sindaco pro tempore Raffaella Neocliti, che dal momento in cui il sindaco in carica Luca Di Fiori ha presentato le sue dimissioni ne ha assunto tutte le funzioni, non ha voluto rischiare oltre e per la sicurezza dei bambini ha preferito chiudere immediatamente la scuola in attesa dell’intervento urgente di manutenzione necessario a ripristinare le perdite d’acqua provenienti dal soffitto ora a rischio di crollo.

Non è la prima volta che ad Ardea si verificano situazioni analoghe; quest’anno è già la terza volta che il sindaco è costretto ad interrompere il normale svolgimento delle lezioni per interventi urgenti di manutenzione richiesti dalle più diverse cause. Che sia la presenza di topi perché non si procede puntualmente a derattizzazioni, o per gli atti vandalici di orde incontrollate di ragazzi che entrano nottetempo indisturbati negli edifici scolastici favoriti da porte non chiuse perché rotte, oscurità per lampade fulminate e assenza di telecamere di sorveglianza, o, come accaduto questa volta, per la totale assenza di manutenzione preventiva ai tetti che necessitano di essere sgomberati dalle foglie e dagli aghi di pino che intasano le gronde, per le scuole di Ardea è un continuo calvario.

“Non ci sono i soldi”, così si giustificava il Sindaco Di Fiori prima di dimettersi e queste sue dimissioni dovrebbero essere interpretate come l’ammissione di un fallimento del suo operato. In realtà, durante la conferenza stampa convocata il primo di dicembre, il Sindaco ha chiaramente lasciato intendere di non volersi assolutamente far carico di alcuna responsabilità; le sue dimissioni sono un atto responsabile volto a sollecitare un accordo tra i suoi “litigiosi” consiglieri di maggioranza che da oltre sei mesi non fanno che discutere su come “spartire” cariche e assessorati. Per gli stessi motivi subito dopo quelle del sindaco sono arrivate le dimissioni del Presidente del Consiglio, ma le dichiarazioni dei principali esponenti della maggioranza rimandano in toto ogni responsabilità al vertice che accusano di essere accentratore di ogni potere e despota.

Di tutto ciò a risentirne sono i cittadini vessati quest’anno da aliquote per i tributi e le tasse portate al massimo valore consentito dalla legge e che subiscono oltretutto il taglio di tutti i servizi a domanda individuale.

In questo scenario è inspiegabile come possa accadere che un assessore con la specifica delega del “fundraising” appositamente attribuitagli dal Sindaco per reperire ovunque possibile fondi per le esigenze più pressanti, si lasci sfuggire la grande opportunità offerta dal governo Renzi che ha prorogato al 15 dicembre il termine per richiedere finanziamenti per le scuole da attingere, come una recente legge prevede, dall’8 per mille che i cittadini destinano volontariamente allo stato.

È intervenuto il Meet Up degli Amici di Grillo di Ardea sulla vicenda per sollecitare l’amministrazione; i grillini locali hanno protocollato un circostanziata lettera in Comune per sollecitare l’amministrazione a chiedere immediatamente aiuto al governo cogliendo questa opportunità; non si è fatta attendere la reazione del vicesindaco che immediatamente ha dato disposizioni al dirigente di competenza per intraprendere le pratiche necessarie. Ora i grillini attendono quanto meno le scuse dell’assessore Iotti per la sua grave inadempienza; di certo non si può pretendere altro in questo momento dove tutto è in forse e ogni carica è a rischio in questa amministrazione.

Desolante è nei cittadini la previsione del superamento della crisi politica: “tutto cambierà perché nulla cambi” in perfetta sintonia con gli insegnamenti di Giuseppe Tommasi di Lampedusa”.

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