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COALIZIONI (8), LISTE (25) E CANDIDATI: LES JEUX SONT FAITS

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Alla fine le coalizioni, ed i relativi candidati sindaco, non sono più 10, ma “solo” otto: qualche settimana fa ha rinunciato alla sua candidatura Amedeo Nardi, mentre oggi a mezzogiorno – termine ultimo per la presentazione delle liste elettorali – c’è stata la certezza del ritiro della candidatura di Stefano Santoni, perché non è riuscito a raggiungere il numero necessario di firme per la registrazione della sua lista e la conseguente accettazione del suo nome come candidato sindaco. “Mancavano 45 firme – ha spiegato Santoni – ma quelle disponibili “pulite” erano terminate. Erano rimaste solo quelle del “mercato nero”, che, a quanto sembra, ha un suo specifico tariffario: 50 euro nella zona di Via Federico Fellini e delle C’è chi cerca di comprare voti, ma ci sono anche molti cittadini che cercano di venderli, ormai lo sanno tutti. Una cosa del genere va contro i miei principi, così come ho preferito non andare a raccattare firme a casaccio al mercato”. Santoni si è quindi “accontentato” di far parte, come indipendente, della lista civica “Celori Sindaco” per cercare di essere eletto come consigliere comunale. Ma non era contro Luigi Celori? “Ho avuto con lui degli scontri politici, comunque chiariti. Celori sa cosa penso di lui e quali sono i punti che non condivido e sui quali lavoreremo insieme se verrò eletto, tenendo presente che io faccio comunque sempre parte di Forza Nuova”. E’ lei che ha scelto Celori o Celori che ha scelto lei? “Giudico Luigi, tra tutti i pretendenti al ruolo di Primo Cittadino, è quello più trasparente, che non ha forze oscure dietro che in realtà manovrano tutti i giochi. La scelta, per me, è stata dettata anche dai componenti delle liste che compongono le altre coalizioni di centrodestra, dove ci sono persone con cui proprio non avrei potuto coesistere”.\n\nE se una lista “scompare” sono tante quelle che restano: 25, per un totale di circa 500 persone che aspirano ad un posto in Consiglio Comunale. Adesso le liste raccolte dall’ufficio elettorale comunale verranno vagliate da un’apposita commissione a Velletri, che dovrà stabilire eventuali irregolarità. Calcolando che ci sono circa 38.000 mila elettori, ogni candidato ha una media ipotetica di 76 elettori. Ma, per poter sperare di entrare nell’aula consiliare, di voti – visto che il numero dei consiglieri è sceso da 30 a 24 – ne servono almeno 250/300 se si ha la fortuna di essere saliti nel carrozzone del vincitore, dai 350 ai 600 se si sta all’opposizione. Questo fa presupporre che sono tantissimi i nomi messi nelle liste tanto per riempirle e per consentire a una o due persone di poter essere eletti, come è facilmente intuibile che qualcuno si sia candidato come sindaco per avere la quasi certezza (o la mera speranza) di diventare consigliere comunale, cosa che non sarebbe mai potuto accadere se avesse legato il suo nome a quello di qualcun altro. In ogni caso, ormai manca davvero poco: tra 30 giorni esatti sapremo come sarà composto il prossimo consiglio comunale e, se non si andrà al ballottaggio, anche quale sarà il futuro sindaco di Pomezia. In quest’ultimo caso il peso maggiore lo avranno proprio i “partiti minori”, perché a fare la differenza saranno le alleanze. E lì, in caso di mercato nero, il prezzo del biglietto non sarà certo di 50 euro…

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