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COMMERCIANTI IN CRISI: LA PROPOSTA DE “LA DESTRA”
Un aiuto per i commercianti in crisi: è questa la proposta di Andrea Ruggeri, segretario de “La Destra”. “Molti degli operatori commerciali di Pomezia sono soffocati da una crisi finanziaria che non lascia respiro, specialmente ai piccoli operatori, artigiani, e giovani commercianti. Attività che aprono e chiudono, cambi di gestione, famiglie indebitate sino al collo. A tal proposito, ho seriamente considerato l’ipotesi di avanzare una proposta che metta in condizione gli operatori commerciali in crisi, di ricevere aiuti concreti da parte dell’Amministrazione comunale”. Come pensa sia possibile farlo? “Attraverso l’elargizione di finanziamenti a fondo perduto a tutte le attività commerciali, con particolare attenzione alle attività artigianali, interessate al riconoscimento del disagio economico da parte del Comune di Pomezia. Il contributo elargito potrebbe raggiungere un massimo di euro 7.000,00 ad operatore commerciale che svolga regolarmente la propria attività nel territorio del Comune di Pomezia, da almeno 36 mesi dalla pubblicazione del bando. Per gli operatori commerciali, la cui attività ha avuto inizio, dai 36 mesi sino a 12 mesi prima dalla data della pubblicazione del bando, il contributo massimo elargito dovrebbe essere della metà. Ovviamente, nel pieno rispetto delle leggi vigenti in materia, l’Ente provvederà a svolgere una procedura per gestire le diverse fasi che concorrono al suddetto riconoscimento e definiscono l’entità del disagio in base al quale riconoscere il sostegno economico. La quantificazione e l’erogazione del contributo dovrebbe avvenire previa attribuzione di un punteggio secondo la cosiddetta “percentuale di disagio”, i cui parametri saranno individuati; a seguito del punteggio ottenuto dovrà essere costituita un’ apposita graduatoria, che sarà soggetta ad approvazione attraverso un successivo atto dirigenziale”. Viste le finanze del Comune, pensa sia possibile? “Lo spero. Io mi batterò affinché sia intendimento della prossima Amministrazione comunale. Questa mia personale proposta ha già ottenuto pareri positivi da professionisti interrogati sulla fattiva realizzazione della proposta. Mi auguro davvero, in questo modo, che il Comune di Pomezia possa porre inizio ad un “new deal” della economia cittadina, in particolar modo per gli esercizi siti in Torvajanica, alle attività artigianali e per giovani operatori del settore”.
Oscar
3 Novembre 2010 - 15:17 at 15:17
Finalmente un giovine con idee concrete…coraggio il futuro è vostro.
Giuseppina
3 Novembre 2010 - 15:37 at 15:37
La proposta è molto interessante ma vista la politica pometina temo che la questione si areni prima di vedere la luce. \nSe il sig. Ruggeri manterrà questa promessa, credo sarà votato alla Santità.\nImbocca al lupo, Giuseppina
pino
3 Novembre 2010 - 16:38 at 16:38
buona la proposta ma ho dei dubbi; questa cifra andrebbe poi restituita o no? e in che modo? e se no non le sembra un semplice regalo fatto ad una categoria che dai dati statistici contribuisce in maniera preponderante all’evasione fiscale nel nostro paese? Se i commercianti sono in crisi è perchè le altre categorie (dipendenti pubblici e privati soprattutto) non spendono xchè non hanno soldi…. che facciamo diamo i contributi a tutti?\nGrazie
virgilio
3 Novembre 2010 - 19:16 at 19:16
Caro Andrea, ho dei grossi dubbi che la tua idea possa essere accolta da questa amministrazio… visto che 80% del disagio dei commerxcianti di Torvaianica è da imputare proprio a questo comune! E tu sai di cosa parlo, hanno favorito un singolo a discapito di decine di commercianti !!!
Andrea Ruggeri
4 Novembre 2010 - 08:56 at 08:56
RISPONDE:\nGentile Pino, trattandosi di contributo a fondo perduto, la cifra che la commissione preposta deciderà di erogare, non dovrà essere restituita. Per quanto rigurda il suo sfogo tra “libere” categorie e dipendenti pubblici e privati, credo il problema sia a monte, questioni di Governo nazionale: non è certo un ente locale, -quale è il Comune di Pomezia- a doversi occupare di pressione fiscale (oggi vicina al 60%-70%) nelle buste paga dei lavoratori dipendenti e di evasione. L’ ente locale può fare ciò che la legge gli permette. Caro Pino, rimango comunque a sua disposizione per qualsiasi chiarimento e/o suggerimento.\nBuona giornata, Andrea Ruggeri
Andrea Ruggeri
4 Novembre 2010 - 09:06 at 09:06
RISPONDE:\nGentile Virgilio, il tuo messaggio è molto chiaro. \nCapisco il disagio dei commercianti di Torvajanica, ai quali, personalmente, ho più volte testimoniato la mia vicinanza, concretamente: credo non si debba aggiungere altro. Ovviamente la mia proposta di elargire fondi (perduti) ai commercianti in crisi di Pomezia, non vedrà mai la luce sotto questa amministrazione, per limiti temporali e per strategie politiche che evidentemente spostano l’ attenzione di De Fusco altrove. \nQuesta proposta sarà il mio paletto per qualsiasi trattativa, con chicchesia. Il testo del bando è ultimato, referenziato da eccellenti professionisti.\nDobbiamo muoverci! Dati in mano, questo è un bando, che tra tempi di pubblicazione, composizione della graduatoria ed elargizione dei fondi, non dovrebbe andar oltre i 7/8 mesi.\nPer qualsiasi informazione, sono a tua completa disposizone, \nAndrea Ruggeri
Mario Giuliani
4 Novembre 2010 - 09:37 at 09:37
Caro Ruggeri, la tua proposta è molto interessante. Ammetto poi di apprezzare le tue celeri risposte agli interrogativi assai fondati, pervenuti dai sig.ri Pino e Virgilio.\nMi auguro davvero che questa legge possa diventare tale, nella nostra città l’economia è morta. I piccoli e medi commercianti sono schiacciati da tutti questi mega centri commerciali che ci circondano e questo comune non fa altro che dare autorizzazione nella costruzione di nuovi. Spero di conoscerti presto. Marione (il barista)
Alessandro
4 Novembre 2010 - 14:26 at 14:26
Il rischi d’impresa, in una economia di mercato, deve stare sulle spalle dell’imprenditore, non della comunità che paga le tasse. E poi 7000 Euro a che servono? Sono una miseria.Solo una regalia per accaparrarsi voti in campgna elettorale a spese del comune. Un imprenditore serio con 7000 Euro cosa risolve? MA CHE BELLA DESTRA! Liberismo, libero mercato, … e poi si adottano politiche da comunisti per raccattare voti! BRACCIA STRAPPATE ALL’AGRICOLTURA!
luisa
4 Novembre 2010 - 14:41 at 14:41
ma i soldi li metti tu dal tuo stipendio di dipendente della regione visto che il comune di pomezia ha solo debiti?\nmi pare solo populismo ….. gratis
Andrea Ruggeri
4 Novembre 2010 - 15:39 at 15:39
RISPONDE:\nMi spiace che il sig. Alessandro strumentalizzi questa mia proposta con slogan del tutto fuori luogo. Non sta a me giudicare se 7.000 euro per un piccolo o medio commerciante siano pochi o molti, valuto solamente l’ aiuto che un’ Ente Locale vorrà indirizzare in un momento (tutt’altro che passeggero) di gravi difficoltà economiche per tutto il sistema. Il problema, gentile Alessandro, non è la destra o la sinistra: trattasi semplicemente di un atto dovuto delle istituzioni, di cui mi vanto esserne il promotore, tutto quà. Grazie\n\nRISPONDE:\nRispondo alla sig.ra Luisa nel pieno rispetto dei futuri lettori di questo articolo. Vedrà sig.ra Luisa, i soldi per finanziare questa mia proposta si troveranno: ad ognuno il proprio “mestiere”. Grazie
Mario Borgo Caratti
5 Novembre 2010 - 17:26 at 17:26
Piuttosto che su improbabili aiuti economici da parte dell’amministrazione comunale, stante la disastrosa situazione in cui versano le casse della Città di Pomezia, io mi impegnerei perché sia rifinanziato dalla Regione Lazio il fondo per il microcredito, un importante strumento, introdotto dalla precedente amministrazione regionale di centrosinistra, avente lo scopo di concedere piccoli prestiti sia a microimprese che a persone fisiche. Mi pare che l’attuale amministrazione regionale, guidata da Renata Polverini, non abbia finanziato per l’anno in corso questo strumento. Questo almeno si evince dal sito internet dedicato al microcredito laziale (http://www.microcredito.lazio.it). \nPenso poi che siano altri gli interventi attraverso cui il Comune può incidere in modo significativo nell’ambito del commercio. In primo luogo l’amministrazione comunale dovrebbe intraprendere delle iniziative volte a difendere il settore del piccolo commercio, che, oltre ad essere una ricchezza sotto il profilo economico per il territorio, rappresenta anche un elemento di vitalità per un centro urbano. In questo senso vanno valorizzate quelle aree ove l’attività commerciale è ben insediata (penso a via Roma ed alle strade limitrofe, al lungomare di Torvajanica) attraverso la realizzazione di interventi che le rendano concorrenziali con i grandi centri commerciali: realizzazione di parcheggi, creazione di isole pedonali, cura dell’arredo urbano, agevolazioni per l’insediamento di attività innovative, per diversificare l’offerta commerciale ed aumentare così la capacità attrattiva per il pubblico. In queste zone deve essere inoltre prevista la realizzazione di strutture quali biblioteche, sale convegni, centri per l’aggregazione dei giovani, che rappresentino un ulteriore motivo di attrattiva per i cittadini. Occorre poi intraprendere iniziative che consentano di conciliare la promozione del piccolo commercio con la altrettanto necessaria tutela della capacità d’acquisto dei consumatori. In tal senso, per rendere più concorrenziali i piccoli esercizi commerciali, sotto il profilo dei prezzi proposti al pubblico, il Comune potrebbe ridurre il peso di alcune tasse locali, chiedendo in cambio dei comportamenti virtuosi: ad esempio si potrebbero prevedere degli sconti sulla tassa sui rifiuti solidi urbani (TARSU) per i commercianti che si impegnano alla raccolta differenziata dei rifiuti prodotti.\nPer quanto riguarda Torvajanica, gli interventi per lo sviluppo del commercio sono strettamente connessi con quelli relativi al suo rilancio come località turistico-balneare. In tal senso sono del tutto inutili gli interventi isolati e non organici che sono stati finora realizzati. E’ necessario, al contrario, un progetto complessivo, che riguardi l’assetto urbanistico e la viabilità, l’arredo urbano, i servizi pubblici, l’utilizzo dell’arenile, ed una programmazione degli interventi da realizzare nel corso del tempo anche con il contributo degli enti territoriali superiori. Volendo sintetizzare, le linee guida di un progetto così ambizioso passano attraverso il recupero ambientale, laddove possibile, con una particolare attenzione ad una gestione dell’arenile che ne garantisca la salvaguardia, la manutenzione e la piena fruibilità da parte del pubblico, anche attraverso l’offerta di servizi adeguati; il miglioramento della qualità delle acque del mare, realizzando la rete fognaria in quei nuclei abitativi ove ancora non esiste ed il suo collegamento agli impianti di depurazione esistenti; il recupero architettonico, anche attraverso la incentivazione fiscale alla riconversione delle abitazioni in case-vacanza e strutture alberghiere; l’incentivazione alla riconversione dei locali che affacciano sulla passeggiata pedonale a mare, in locali ad uso commerciale, vivacizzando così un’area che attualmente risulta poco valorizzata; la creazione di una viabilità alternativa a monte della litoranea, volta a decongestionare le strade destinate al traffico locale, consentendo quindi un’estensione delle aree pedonali; il miglioramento dei collegamenti tra Torvajanica, Pomezia e la stazione ferroviaria di S. Palomba, attraverso la realizzazione di un corridoio della mobilità destinato ai soli mezzi pubblici; la realizzazione e la promozione dell’area archeologica di Pratica di Mare, che può rappresentare un valido motivo di attrattiva turistica anche per il litorale di Torvajanica.\nL’amministrazione comunale può fare molto per incentivare la realtà economica e commerciale del nostro territorio, e molto possono fare gli stessi operatori commerciali. Solo attraverso una chiara definizione degli obiettivi ed un progetto complessivo di interventi volti a raggiungerli, sarà possibile dare nuova linfa e nuovo impulso ad un territorio pieno di potenzialità qual è quello di Pomezia.\nMario Borgo Caratti\nConsigliere comunale\nSinistra Ecologia Libertà
Alessandro
6 Novembre 2010 - 16:52 at 16:52
Dott. Ruggeri, mi può spiegare quando i commercianti e gli imprenditori di questo paese sentiranno il dovere di pagare le tasse di questo paese, che si rgge ancora in piedi solo perche’ esistono milioni di persone che non possono, anche se volessero, evadere il fisco? Mi spiega perche la Regione, che lei appoggia, ha tagliato fondi ovunque, in verticale e in orizzontale, anche per opere già in via di completamento, mentre un Comune in difficoltà com POMEZIA (MA SE FOSSE Ardea o Aprilia sarebbe lo stesso) dovrebbe fornire una regalia a della gente che evidentemente, se non sa stare sul mercato, deve chiudere come le leggi del mercato suggerirebbero? Inoltre sarebbe un bel gesto se lei, parallelamente a questa proposta, perorasse il dimezzamento degli stipendi di tutti i politici, a qualsiasi livello (Comune, Provincia, Regione, Governo centrale). Lo sa che se oggi devo andare a fare le analisi del sangue, devo andare fino ad Albano perchè a Pomezia il centro che stavanei pressi di 16 Pini, sulla via Del Mare, è satto chiuso? Lei ha provato ad anadare a fare le analisi all’ospedale di Albano? Devo perdere una giornata di lavoro! Ma lei pensa invece a raccattare voti nel suo elettorato di fiorai, baristi e pizzaioli. Ruggeri si ricordi… SI PUO’ INGANNARE POCA GENTE PER MOLTO TEMPO O MOLTA GENTE PER POCO TEMPO… MA NN SI PUO’ INGANNARE MOLTA GENTE PER MOLTO TEMPO… (proverbio americano)
Alessandro
7 Novembre 2010 - 18:03 at 18:03
Una postilla. I commercianti di Torvajanica… sono anche quelli che impediscono l’accesso al mare con opere edili chiaramente non lecite?
Maurizio
7 Novembre 2010 - 22:46 at 22:46
Roba da pazzi! Prima attaccano in tutti i modi i commercianti, le piccole societa’ e gli artigiani, poi gli si regalano i soldi? Ma fate quello per cui siete pagati! Strade, scuole e viabilita’ a posto! Oramai qualsiasi istituzione e’ considerata dal cittadino una mangia soldi a tradimento!\nSe il cittadino potesse scegliere secondo la legge del mercato, tutte le istituzioni salterebbero una dopo l’altra e il debito pubblico si ridurrebbe di conseguenza.Del resto per i danni delle istituzioni non si trova mai un responsabile e la magistratura e’ da anni complice!\nOramai tutti i cittadini che producono realmente non si sentono cittadini, ma i sudditi di una specie di “repubblica”!