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CONSIGLIO COMUNALE A POMEZIA, BARUFFA PER LE COMMISSIONI. SEDUTA SOSPESA, SI RIPRENDE DOMANI

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piazza pomezia

E’ durato pochissimo, il consiglio comunale convocato per questa mattina alle 11:00. Dopo aver fatto l’appello e constatata la presenza del numero legale, il presidente del consiglio Paolo Ruffini ha decretato una sospensione per consentire la riunione dei capigruppo. Al termine della stessa, durata una buona mezz’ora, la seduta è stata nuovamente sospesa, con aggiornamento domani alle 10:00. Sui motivi del rinvio è intervenuto il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Fabio Fucci attraverso un comunicato stampa.

“Ormai non ne combinano una giusta – ha si legga nella nota – La maggioranza in Consiglio Comunale, scomposta per il rientro del consigliere comunale eletto nel PD Renzo Antonini (che è seguito alla sospensione ordinata dal Prefetto a causa dell’arresto che lo ha interessato), sta andando nel panico e cerca di smarcarsi dalle responsabilità che le competono. Il Consiglio Comunale odierno, che vedeva al primo punto la ricomposizione delle commissioni consiliari in seguito al reintegro in Consiglio di Antonini, è stato sospeso e riprenderà domani mattina. Il motivo? La maggioranza, con il PD a fare da capofila, ha tentato di scaricare la rielaborazione delle Commissioni sulle forze politiche di minoranza, penalizzandole. La motivazione l’hanno ricercata, con molta fantasia, in una presunta uscita di Antonini dalla maggioranza in Consiglio ed appellandosi al criterio di proporzionalità che va usato nello scegliere il rapporto tra consiglieri di maggioranza e di minoranza nelle commissioni. Quindi per loro Antonini ora va considerato consigliere di minoranza e quindi dovrebbe togliere il posto ad un altro consigliere di minoranza in seno alle commissioni. La logica del PD-pensiero è così sballata che è stato semplice confutarla in Consiglio Comunale. Nel mio intervento, ho semplicemente ricordato all’assise che il rispetto delle leggi è fondamentale in una istituzione. L’unico dato, oggettivo ed inconfutabile, che attribuisce i rapporti di forza e la composizione del Consiglio Comunale è l’esito delle elezioni e la successiva attribuzione dei seggi. L’esito delle votazioni del 2011 ha affermato che Antonini è stato eletto nel PD costituendo parte della maggioranza in Consiglio Comunale. Appare chiaro, quindi, che il suo ruolo nelle commissioni deve essere concordato tra i partiti che compongono la maggioranza. La legge, giustamente, non può prevedere i saltimbanco, i voltagabbana, gli esiliati o i cacciatori di poltrone ed è per questo che fissa nel risultato elettorale anche i criteri di attribuzione del premio di maggioranza. Cosa succederebbe al premio di maggioranza nel caso in cui qualche consigliere si dichiarasse “non più in maggioranza”? Sarebbe messo in discussione? Certamente no. Ora, se il PD e la maggioranza riescono ad uscire da questa situazione, lo facciano senza indugi. In caso contrario, vadano a casa e si torni a chiedere ai cittadini chi deve guidare la città e sedere in Consiglio Comunale. La politica è sempre più semplice di come vorrebbero dipingerla gli esponenti dei partiti. A semplificare ancora di più le cose ci sono le leggi, basta applicarle”.

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