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CONSIGLIO COMUNALE, IL MOVIMENTO 5 STELLE DICE LA SUA

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Movimento 5 Stelle un giorno dopo. A poco più di ventiquattro ore dallo svolgimento del consiglio comunale, così come promesso in campagna elettorale i seguaci di Beppe Grillo hanno rendicontato i cittadini di quanto accaduto, sia trasmettendo la seduta in diretta streaming che attraverso un lungo comunicato inviato a tutti gli iscritti al Movimento, nel quale si ribadisce la contrarietà alla modalità di elezione del presidente della Commissione Trasparenza, ritenuta anomala in quanto la stessa sarebbe dovuta avvenire nel corso della prima riunione della Commissione. “Vista la forzatura dell’elezione della Presidenza in Consiglio Comunale – si legge nel documento – noi del Movimento 5 Stelle abbiamo tentato di contrastare la nomina del Consigliere di minoranza Vincenzo Mauro in Consiglio Comunale, sostenuta da PDL e UDC, proponendo Fucci come candidatura alternativa alla presidenza. La candidatura è stata scartata dal Presidente del Consiglio in quanto ritenuta espressione minoritaria nelle forze politiche di opposizione consiliare. Nella votazione che ne è seguita, abbiamo votato contro la nomina di questa presidenza. Le motivazioni sono note da alcune settimane: riteniamo che chi è stato fortemente invischiato nella tangentopoli pometina del 2001 non debba presiedere una Commissione che agisce a tutela della trasparenza e in difesa delle minoranze. Abbiamo affrontato il problema mettendoci la faccia, senza fuggire dal nostro ruolo in Consiglio Comunale e fornendo proposte alternative, come nostra consuetudine. Altri modi di fare politica, tipica dei partiti, noi non la conosciamo”. Il Movimento 5 Stelle ha poi puntato il dito sulla bocciatura delle due mozioni presentate proprio da Fucci, trovandone “bizzarre le motivazioni addotte dagli esponenti della maggioranza”, per poi concludere il loro documento parlando del nuovo regolamento delle Commissioni Consiliari. “Dopo che nelle scorse settimane avevamo attivamente partecipato alla commissione allo statuto contribuendo alla sua stesura – spiegano – abbiamo presentato in Consiglio due emendamenti per incentivare la partecipazione attiva dei membri della commissione e per una maggiore partecipazione del pubblico alle Commissioni di Indagine e Speciali. Capita, infatti, che nelle commissioni consiliari alcuni membri intervengano in apertura di seduta e poi “spariscano” evitando il momento di approfondimento che la Commissione prevedrebbe. Gli emendamenti sono stati bocciati ed il regolamento è stato approvato così come uscito dalla Commissione allo Statuto. La casta ha preferito quindi mantenere il privilegio di ottenere il gettone di presenza senza alcun vincolo di partecipazione”.

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