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CONSIGLIO COMUNALE, OVVIAMENTE RIMANDATO…

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Come volevasi dimostrare, il consiglio comunale di questa mattina, il più atteso della stagione politica pometina, non si è svolto. I numerosi punti all’ordine del giorno, quasi tutti riguardanti l’urbanistica, oltre ad uno sulla modifica dell’art. 29
comma 5 dello Statuto Comunale sul quorum strutturale per le sedute di Consiglio Comunale ed uno, importantissimo, sulla discussione del conto consuntivo del 2010, non sono stati infatti nemmeno accennati: sono invece bastati pochi minuti per capire che il numero legale non c’era. Ma la cosa buffa è che, almeno nei primi secondi, i presenti erano almeno 18, con assenti “solo” il sindaco De Fusco ed i consiglieri Mirimich, Mesturini, Attenni – praticamente quasi tutto il PD, tranne Renzo Antonini, che si riservava proprio questa occasione per esprimere il suo parere sulla nomina di Maniscalco come assessore alle Finanze – Barone, Busti e Puggioni, unico dell’opposizione a mancare all’appello. Ma subito dopo la prima “conta” il rappresentante del PDL Romano Errico ha chiesto la verifica del numero legale, con simultanea fuoriuscita di tutti i consiglieri di minoranza tranne che di Fabio Fucci del Movimento 5 Stelle. Risultato: solo 10 presenti, non sufficienti per il proseguimento del dibattito. Il Presidente del Consiglio Paolo Ruffini ha allora rimandato la seduta, sempre nella delegazione di Torvaianica, al 28 e 29 Novembre, in seconda convocazione, quando per far sì che l’assise sia valida basteranno appena 10 consiglieri. “Ho risposto alla convocazione non solo presentandomi puntualmente – ha spiegato Fucci – ma anche rimanendo quando è stata chiesta la verifica del numero legale perché ritengo
importante essere presente per rappresentare i cittadini che mi hanno votato. Credo che essere un consigliere significhi anche partecipare a queste convocazioni, per prendere parte sul serio, attraverso il proprio consenso o dissenso, alle decisioni che riguardano la vita amministrativa della nostra città. Evidentemente molti consiglieri, sia di opposizione che di maggioranza, non la pensano così, nonostante l’importanza degli argomenti da trattare”.

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