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CONSIGLIO, TRA PROTESTE E NOMINE

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Doveva essere un’assise senza sorprese, visti gli argomenti, ma ad agitare le acque del primo consiglio comunale della nuova era De Fusco sono stati alcuni cittadini che hanno portato le loro proteste, pacifiche e non, all’interno della sala dell’hotel Enea che ha ospitato la seduta “a titolo gratuito” come ha spiegato il consigliere anziano, Fabio Mirimich, che ha svolto le funzioni di Presidente del Consiglio fino all’elezione di quest’ultimo, spegnendo le polemiche sorte nei giorni scorsi sugli ipotetici costi di affitto. Andando per ordine, si è partiti con la formalizzazione dei consiglieri eletti, tutti presenti tranne Vincenzo Mauro, assente giustificato.

Dopo pochi minuti il colpo di scena: un cittadino, che lavora per la ditta che ha in appalto il servizio di nettezza urbana, è entrato nell’emiciclo e si è scagliato contro il consigliere Valle, urlando verso tutti i politici presenti un poco diplomatico “Fate schifo, sono ancora senza stipendio!”. L’uomo è stato subito bloccato dagli agenti della Polizia Municipale e portato fuori, dove è stato raggiunto dal Sindaco Enrico De Fusco. Il Primo Cittadino ha tranquillizzato il lavoratore, assicurando che il bonifico per il pagamento degli stipendi era già stato fatto dall’Amministrazione.

Ripresa la seduta, si è passati alla scelta del Presidente del Consiglio. Ci sono volute ben 4 votazioni, tutte quelle consentite dalla legge, per eleggere Paolo Ruffini, di Forza Italia, con 17 voti. “Ringrazio Luigi Lupo (il maggiore contendente per la carica, ndr) – ha dichiarato Ruffini – che ha votato una persona che alle elezioni del 15 e 16 maggio ha preso meno voti di lui, adeguandosi a quello che aveva deciso la maggioranza e dimostrando la nostra coesione”.

Eletti vicepresidenti Marco Mesturini del PD (vicario) e Romano Errico del PDL (sostituto).

Si è poi passati al giuramento del Sindaco Enrico De Fusco, mentre un gruppo di cittadini hanno effettuato una protesta pacifica mostrando dei cartelli con scritto “Truffati immobiliare Pettirosso in attesa si giustizia”.

Il Sindaco ha subito risposto che “sulla vicenda Pettirosso si deve tornare ad amministrazioni precedenti”. “Noi – ha dichiarato De Fusco – stiamo cercando di risolvere il problema, con tutti i passi necessari da parte dei nostri legali, che hanno fatto una valutazione molto attenta sulla valutazione dell’immobile ed ora sono pronti per sottoscrivere un protocollo d’intesa con i vostri avvocati. Vi do’ la mia parola che questo protocollo potrà essere firmato entro la fine del mese, per poi passare agli atti”. E, tra gli atti, c’è anche quello che riguarda la sistemazione dell’Università, ormai allo sbando economico, “dove nessuno potrà più fare quello che vuole”. Il Sindaco è poi andato “fuori tema” per rispondere alle accuse apparse nei volantini anonimi pubblicati il giorno prima al ballottaggio, comunicando di aver chiesto il suo casellario giudiziario al Tribunale di Velletri ed al Ministero della Giustizia e rivelando che “nonostante le voci messe in giro da vigliacchi, dal mio casellario risulta che non ho mai avuto carichi pendenti”. De Fusco ha poi concluso il suo discorso proponendo come Presidente della Commissione Trasparenza Fabio Fucci del Movimento 5 Stelle.

Si è quindi arrivati alla nomina della Giunta, che non ha visto grosse sorprese rispetto alle voci dei giorni scorsi. Edgardo Cenacchi, del PD, è stato confermato ai Lavori Pubblici; Rosaria Del Buono, ex segretaria del PD, è invece stata nominata a capo dell’assessorato all’Istruzione, Università, Sport e Politiche Sociali; Massimiliano Cruciani, di Forza Italia, Assessore all’Urbanistica; Piero Toce, del PSI, alla guida dell’Ambiente e Demanio; Giovanni Fioravanti, dell’Italia dei Valori, scelto come Assessore alle Attività Produttive. Gli ultimi due assessorati, al Personale ed alle Politiche Finanziarie, sono rimasti ad interim al Sindaco. Niente vicesindaco, almeno per il momento.

La parola è poi passata ai vari capigruppo.

“Sono contento dell’intervento del Sindaco sull’Università – ha dichiarato Luigi Celori, antagonista di De Fusco al ballottaggio – ma voglio ricordare che le cose stanno così a causa delle scelte fatte dalla vostra amministrazione. Spero poi che davvero si possano svolgere i concorsi, anche se bisogna dire che i posti reali non sono certo i 148 dichiarati inizialmente, ma, al massimo, una ventina. Spero poi che si faccia chiarezza sulle numerose cooperative a cui si affidano i lavori, quando il Comune ha a disposizione i lavoratori della Pomezia Servizi”.

Alba Rosa ha ribadito il suo impegno ad “aprirsi a tutte le cose buone che questa amministrazione saprà portare, contrastando tutto ciò che non venga fatto nell’interesse dei cittadini. Mi chiedo poi come mai, nonostante i tanti proclami di continuità, sia stata cambiata tutta la Giunta, che oltretutto non è completa, e mi riferisco soprattutto alla delega al Patrimonio, vista la tragica situazione finanziaria del Comune. Già domani protocollerò la richiesta per un punto da mettere all’OdG del primo Consiglio utile, che riguarderà il bilancio”.

“Noi del Movimento 5 Stelle – ha dichiarato Fabio Fucci – vigileremo affinché quello che di positivo viene detto venga poi applicato e non resti sono belle parole. Dobbiamo dare l’esempio in prima persona ai cittadini, agendo in modo coerente con quanto abbiamo detto in campagna elettorale, solo così si potrà migliorare Pomezia”.

Giorgio Puggioni, contrariamente a quanto detto in fase di campagna elettorale per il ballottaggio, si è dichiarato “indipendente” e non legato a nessuno schieramento.

Ma, ancora una volta, il dibattito è stato interrotto dall’irruzione di un cittadino “arrabbiato”, che ha iniziato ad inveire contro un amministratore non meglio identificato, visto che prima di arrivare a destinazione è stato fermato dalle forze dell’ordine e condotto fuori.

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