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CONTI PUBBLICI: QUAL E’ LA VERITA’?

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L’esposto fatto dalle RSU dei dipendenti comunali e dal consigliere Antonio Maniscalco ha avuto  seguito:  il 9 febbraio scorso è infatti stata consegnata la Deliberazione  adottata dalla Corte dei Conti sull’accertamento espletato al Comune nel nov. 2010 (del. N  9/2011). Dopo la convocazione degli amministratori, i Giudici si erano presi del tempo per analizzare quanto presentato dal Comune di Pomezia. L’impressione che avevano ricevuto i convocati – Sindaco, presidente del consiglio e Dirigenti – era stata positiva, ma i fatti non hanno dato ragione a quella sensazione.

\n“L’esame della relazione, non contenente alcuna segnalazione espressa di gravi irregolarità contabili da parte del competente organo di revisione-  si legge nella relazione della Corte dei Conti – ha evidenziato la presenza nel bilancio di previsione del Comune di Pomezia, inerente all’esercizio 2010, di alcuni profili di criticità meritevoli di approfondimenti istruttori . Pertanto sono stati richiesti pertinenti chiarimenti ed elementi integrativi, fatti il 10/11/2010. I medesimi hanno portato in emersione gli aspetti di presunta irregolarità da sottoporre al vaglio collegiale per accertarne la effettiva sussistenza in contraddittorio e per valutarne la gravità al fine di emanare la pronunzia specifica di segnalazione al Consiglio comunale per l’adozione dei necessari correttivi in sede di assestamento”.\n\nSecondo la Corte dei Conti, potrebbero esserci “ forti rischi di disallineamenti temporali significativi fra flussi di uscite e di entrate correlati, inficiando a monte la correttezza della pianificazione di cassa”, con la conseguente  possibilità di  “implicazioni negative anche sulle gestioni degli anni a venire”.\n\nI Giudici hanno supposto che difficilmente le entrate straordinarie previste dagli amministratori pometini possano arrivare entro il termine dell’esercizio, “con conseguente compromissione anche degli equilibri di competenza”.\n\n“Per completezza – si legge ancora – pare opportuno raccomandare una puntuale ricognizione dei tributi pari a 53 milioni di euro che, stando alle dichiarazioni del precedente soggetto gestore,  sarebbero ancora dovuti all’Amministrazione, verificando lo stato dei ruoli effettivamente ancora da emettere, al fine sia di evitare la maturazione di decadenze e prescrizioni, sia di quantificare con esattezza previsioni ed accertamenti futuri”.\n\nPer ammissione della stessa Amministrazione, inoltre, gli stanziamenti iscritti nel Titolo V delle entrate e conseguentemente quelli di valore corrispondente iscritti nelle spese sono stati sovrastimati per “corroborare l’apparente fattibilità della pianificazione triennale degli investimenti”.\n\n“La prassi descritta è contraria – sostiene la relazione – ai principi di veridicità e trasparenza”, per cui la Corte dei Conti, dal momento che “l’entità degli scostamenti riscontrati fra le irrealistiche previsioni iniziali e l’attività che effettivamente è stata posta in essere nei primi 11 mesi dell’esercizio dimostra come di fatto la programmazione degli investimenti del Comune di Pomezia sia stata del tutto avulsa da valutazioni di sostenibilità e fattibilità”, richiama formalmente l’amministrazione, per la quale viene fatto un “richiamo del Collegio a non reiterare siffatto modus operandi per il futuro”, sopratutto perché “il rischio di mancato rispetto del patto di stabilità interna sembra rivestire carattere di rilevante concretezza”. La Corte dovrà adesso “accertare se ed in quale misura abbia concretamente assunto rilievo per il Comune di Pomezia l’applicazione dei benefici del “patto regionalizzato”, del cui perfezionamento la Sezione ha avuto conoscenza solo nella presente sede (ovvero al momento della convocazione in udienza, lo scorso novembre) e sul quale si riserva, perciò, di compiere approfondimenti autonomi, finalizzati alla piena ponderazione della regolarità delle soluzioni adottate a livello regionale”.\n\nPer quanto riguarda invece l’incremento delle previsioni inerenti alla spesa per il personale rispetto all’esercizio precedente, la Corte non si pronuncia, chiedendo ulteriori dati che le consentano “di esprimere le valutazioni di competenza in questa sede, per esse richiedendosi necessari ulteriori approfondimenti istruttori”.\n\nIn conclusione, la Corte dei Conti , con riferimento al bilancio di previsione per il 2010,  segnala alcuni comportamenti difformi alla “sana gestione finanziaria”, per accertare i quali verranno fatti ulteriori controlli e verifiche, in base anche alla documentazione richiesta al Comune di Pomezia, che adesso dovrà dimostrare se quanto affermato finora in tema di finanze corrisponde al vero.

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