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CRIMINALITA’ AD ARDEA, LE ACCUSE DI ABATE

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“Invece dei complimenti servono azioni più incisive”. E’ duro il commento di Antonino Abate, ex candidato sindaco del Comune di Ardea, all’indomani delle dichiarazioni del Primo Cittadino Luca Di Fiori, che ha elogiato i carabinieri che hanno catturato il cittadino straniero nascosto nel sottoscala del villino della signora Maria Di Amato, la donna trovata morta domenica mattina nel corso di una rapina nella sua abitazione. “I complimenti sono sicuramente meritati da parte dei militari, il cui impegno profuso è elogiabile, ma purtroppo i risultati non possono essere questi, visto che c’è scappato il morto. Serve maggiore controllo preventivo, per evitare che certi episodi accadano”. Abate spiega meglio il suo punti di vista. “Tutti i giorni Ardea si trova sulle pagine della cronaca nera, a volte per piccoli episodi, ma spesso anche per notizie raccapriccianti. Per rendersi conto del livello i criminalità raggiunto nel nostro territorio basta fermarsi per qualche ora davanti una delle due caserme dell’Arma e contare quanti cittadini vanno a presentare denuncie per reati subiti. Ormai la delinquenza la fa da padrona: non è raro vedere extracomunitari litigare, coltelli alla mano, per spartirsi il territorio per lo spaccio o la vendita ambulante ed abusiva di ogni genere di prodotto, anche per colpa della mancanza di un’anagrafe degli stranieri che transitano per Ardea”. Abate lancia le sue accuse verso l’Amministrazione. “Abbiamo un Sindaco che non si cura di infoltire il Comando della polizia municipale, lasciando ad Ardea soltanto pochi tutori dell’ordine con stellette. Un sindaco che si complimenta per qualche successo, invece di chiedere ai Ministri dell’Interno e di Giustizia, oltre che al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di aumentare l’organico dei militari presenti sul nostro territorio”. Un territorio, spiega ancora Abate, caratterizzato dal “continuo via vai di nomadi che si accampano occupando abusivamente manufatti, soprattutto alle Salzare, dove lo scarso controllo su queste persone va sì che diventino sempre più stanziali”. “Di cosa ci complimentiamo – prosegue il consigliere di opposizione – se ogni giorno stiamo sui giornali per fatti di cronaca nera? Quanti di noi hanno subito furti nelle loro abitazioni, magari mentre dormivano? Io personalmente ne ho subiti tre. Ormai Ardea non è più vivibile, non è più sicura, e sono molte le persone che, pur di andarsene, svendono le loro proprietà. Malgrado ciò si approvano atti urbanistici che porteranno ancora più popolazione di bassissimo ceto sociale: sono infatti convinto che le aree da destinare alla 167 serviranno per far insediare in zona gli sfrattati dell’amico del nostro sindaco, il suo collega romano Gianni Alemanno. Del resto, non è di certo un caso se i cittadini, attraverso un noto social network, hanno ribattezzato Ardea il paese del “famocomecipare”, ovviamente riveduto e corretto…”.

Luigi Centore

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