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DI FIORI E DE FUSCO: TEMPO DI SCELTE IMPORTANTI

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Equilibrio, bilanciamento politico:  proporzione, equa distribuzione fra le parti. Definizione chiara che descrive perfettamente come una macchina politica può andare avanti senza intoppi. Definizione con la quale i sindaci di Ardea e Pomezia, Di Fiori e De Fusco, stanno facendo i conti in questo delicato frangente della loro amministrazione. Il comune rutulo continua la sua vita politica, nonostante i malumori dei consiglieri Quartuccio, Fanco, Montesi e Iacoangeli, che hanno chiesto le dimissioni dei cinque assessori e del presidente del consiglio. Pretese che al momento non hanno turbato Di Fiori né tantomeno la sua giunta. La prossima seduta del consiglio comunale di Ardea, fissata per domani, si preannuncia rovente. Si discuterà di ambiente, con l’acquisizione a patrimonio comunale dell’impianto di depurazione di Montagnano e della fatiscente isola ecologica della Nuova Florida.  Si tornerà anche sull’armamento della polizia locale ma senza ombra di dubbio a tenere banco sarà nuovamente la questione Puccini. I 4 consiglieri ribelli, così come l’opposizione, chiederanno infatti la revoca di tale convenzione.

Anche De Fusco a Pomezia avrà il suo bel da fare. L’ultima riunione della massima assise si è conclusa col reintegro di Antonini e la revoca di tutte le deleghe assessorili, poi riconsegnate due giorni fa tra le polemiche dell’Italia dei Valori, che hanno contestato le parole con cui il Primo Cittadino ha comunicato alla stampa il pieno ritorno alle attività dei 5 assessori rimasti. Nel consiglio di Piazza Indipendenta saranno 6 i punti all’ordine del giorno, tra i quali spicca ovviamente l’approvazione del bilancio previsionale 2012, del regolamento comunale per l’IMU e delle relative aliquote e detrazioni per l’anno 2012. C’è da scommettere, però, che a tenere banco sarà la querelle interna tra PD e IDV, che in questi giorni fatti di continui botta e risposta, sta monopolizzando la scena politica pometina. L’Italia dei Valori, dopo le dimissioni di Perrone e Tintinago, ha chiesto al sindaco di fare chiarezza sulla composizione della maggioranza. Le voci che vedrebbero l’UDC saltare sulla sponda dei vincitori sono più di un campanello d’allarme, nonostante le smentite del partito di Casini e dell’arrivo nelle file dell’Unione di Centro di Giorgio Puggioni, tra i più acerrimi nemici di De Fusco. Lupo, Barone e De Lorenzi affermano di avere a cuore il bene della città e che la loro volontà non è certo fare opposizione, ma di voler portare alla luce situazioni non condivisibili soprattutto in merito al bilancio. Una battaglia che in aula si svolgerà a colpi di voti: sarà questa l’equazione dell’equilibrio di Nash con cui faranno i conti De Fusco e Di Fiori.

Alessandro Introcaso

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