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ELEZIONI AD ARDEA, IOTTI CHIEDE LE PRIMARIE PER IL PDL

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Dopo il PD, anche il PDL pensa alle primarie per scegliere il candidato sindaco che rappresenterà il centrodestra alle prossime elezioni ad Ardea. O meglio, anche nel PDL c’è qualcuno che vuole le primarie. Ricordiamo infatti che, per la coalizione del centrosinistra, era stato inizialmente deciso di candidare Tonino Abate, ma divisioni interne al suo stesso partito – il PD, appunto – hanno portato al commissariamento dello stesso ed alla decisione di rimettere al giudizio dei cittadini la scelta dell’aspirante Primo Cittadino. Allo stesso modo – anche se qui non è ancora stato ufficializzato nessun nome, ma si è ancora alle chiacchiere di corridoio – anche nel PDL qualcuno lancia la stessa proposta. E’ il consigliere comunale Riccardo Iotti, che, attraverso un documento, invita ad estendere ai cittadini il potere di scelta sin dall’inizio e non solo a giochi fatti. “La condivisione è un elemento fondamentale dell’agire politico – dichiara Iotti – e necessario per perseguire obiettivi comuni riferibili al benessere della collettività. Al contrario, le scelte imposte o calate dell’alto rischiano di influenzare negativamente l’azione politica o amministrava proprio per la mancanza di supporto e condivisione”. Le primarie, invece, sarebbero “un importante strumento di partecipazione alla vita politica di una Nazione, di un partito ed in particolar modo di una città come Ardea che per la prima volta si avvia verso la scadenza naturale del mandato del Sindaco”. “Le primarie in questo contesto – prosegue il consigliere – confermerebbero la maturità del PDL che fino ad oggi insieme alle altre forze di maggioranza ha guidato con senso di responsabilità l’amministrazione senza cadere nelle trappole e nei ricatti che caratterizzavano i governi precedenti causando instabilità politica e continuo ricorso al voto. Lo strumento delle primarie si qualifica, in questa congiuntura storica e politica, come un valido strumento di cittadinanza attiva per coinvolgere i cittadini nei processi decisionali legati alla determinazione della classe dirigente e degli indirizzi di governo.  Il fine ultimo deve essere proprio quello di valorizzare, secondo il principio del merito, candidati con capacità di mediazione, senso delle istituzioni, elevato grado di coesione con il proprio partito e smisurato amore per il territorio amministrato. Promuovendo una consultazione per la selezione del candidato Sindaco nella formazione di centrodestra e nel Pdl per le elezioni amministrative del 2012 si rafforzerebbe la stabilità di governo e della maggioranza consiliare nonché il senso di appartenenza dei cittadini alle istituzioni. Credo che instaurando questo clima di condivisione si avrà quello slancio necessario per proseguire con progetti innovativi di crescita e di sviluppo di un territorio che potenzialmente ha ancora molto da offrire”. Ma come la prenderà chi è ormai sicuro della sua presenza alla prossima tornata elettorale come candidato sindaco?

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