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ELEZIONI, TRA I TANTI LITIGANTI…

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Spunta un nome nuovo: Ulderico Granata, Revisore dei Conti e Presidente del Rotary\n\nA pochi mesi dalle elezioni, a Pomezia c’è una sola candidata ufficiale al ruolo di Sindaco, Alba Rosa, scelta da SEL. Per tutti gli altri partiti i nomi che vengono fatti sono ancora a livello di ipotesi. Lo stesso De Fusco, che sicuramente rappresenterà il centrosinistra, non ha ancora ricevuto l’investitura dalla coalizione che dovrà supportarlo, anche se il suo è l’unico nome fuoriuscito dall’attuale maggioranza. Le cose si complicano, e molto, per quanto riguarda il centrodestra. Luigi Celori, dato per favorito, non è amato da tutti i rappresentanti del PDL locale e la sua scelta scontenterebbe più di qualcuno. Si è poi fatto il nome di Antonio Maniscalco, attivissimo all’opposizione, ma finora nessuno ha avallato questa ipotesi. La scelta del candidato del centrodestra sarebbe dovuta avvenire entro il 31 dicembre, ma per quella data solo un nome è comparso sul tavolo regionale del partito, ed è quello di Ulderico Granata, presentato dal consigliere comunale Romano Errico. Cerchiamo quindi di conoscere meglio questa figura, che potrebbe rappresentare la “sorpresa” alle prossime amministrative. Granata non è un politico “puro”, nel senso che non ha mai ricoperto cariche pubbliche o amministrative, non è mai stato dirigente o segretario di partito. E’ invece un tecnico, visto che il suo lavoro – commercialista – lo ha portato a ricoprire il ruolo di Revisore dei Conti, compito svolto dal 2004 al 2010 per il Comune di Pomezia, ed ora per la Provincia di Roma. Ma Ulderico Granata è conosciuto soprattutto per essere il Presidente in carica per l’anno 2010/2011 del Rotary Club, attraverso il quale è in prima linea nel sociale.\n\nA livello politico fa parte del coordinamento locale del PDL. Ma cosa ne pensa, viste le polemiche che hanno visto protagonisti il coordinatore ed il suo vice? “Al di là di tutto quello che si dice, all’interno del coordinamento ho trovato persone in gamba, che hanno davvero a cuore il futuro e lo sviluppo di questa città”. Lei che ruolo ricopre? “Essendo un tecnico, ho avuto la delega alla formazione del programma da presentare per le elezioni”.\n\nQual è la differenza tra lei e Celori? “Abbiamo fatto due percorsi differenti, anche se siamo entrambi soci del Rotary. Lui ha certamente un’esperienza diversa, avendo alle spalle più legislature sia a livello comunale che regionale. Io, al contrario, potrei rappresentare il rinnovamento, la svolta che potrebbe portare il PDL nuovamente alla vittoria. Da tempo i cittadini dicono di essere stanchi dei soliti vecchi politici che guidano Pomezia da oltre vent’anni. Tutti chiedono nomi nuovi, aiuto e partecipazione ai giovani, ma quando si è troppo giovani non si ha molta esperienza di vita e si rischia di essere manovrati. Il giusto equilibrio potrebbe essere rappresentato da una persona come me, che di anni ne ho 46, ma ho l’entusiasmo e la voglia di fare di chi per la prima volta si trova davanti a delle sfide che sa di poter affrontare perché ha la preparazione necessaria. Attraverso le mie competenze, che sono sicuramente più tecniche che politiche e che potrebbero essere un valore aggiunto, si potrebbe fare un “lifting” a Pomezia, che ormai ha più di 70 anni e dimostra – con le sue carenze – gli acciacchi dell’età. Non facendo parte di determinati entourage, potrei dare un impulso nuovo alla politica locale, spezzando schemi antichi”. Schemi che hanno visto spadroneggiare personaggi che più che agli interessi locali hanno pensato ad altri tipi di interessi, come dimostrato dai fatti passati. Lei accetterebbe la candidatura di queste persone nella sua lista? “Non voglio entrare nel merito di alcuna vicenda, ma penso che nessuna persona possa essere giudicata colpevole fino all’espletarsi di tutti i gradi di giudizio, con una condanna definitiva. Ma credo comunque che le persone che hanno avuto questi problemi dovrebbero fare di loro iniziativa un passo indietro. Per me chi governa deve essere una persona pulita al 100%, perché amministra i soldi dei cittadini”.\n\nNell’ipotesi che lei fosse scelto come candidato e riuscisse addirittura a vincere, a cosa darebbe la priorità? “A dare trasparenza agli atti amministrativi, che devono poter essere controllati e giudicati dai cittadini, a cui bisogna rendere conto per ogni azione. Bisogna far avvicinare i cittadini e far riacquistare loro la fiducia in una politica diversa ed un modo per farli partecipare è pubblicando tutto sul sito del Comune, dove potrebbero essere trasmessi anche i Consigli Comunali. Poi programmerei gli interventi spalmandoli nel corso dell’intera legislatura, senza concentrarla negli ultimi giorni a mo’ di campagna elettorale”.\n\nCon chi vi alleerete? “Con tutti quei partiti che si sentono vicini alle nostre idee”. Tra questi c’è anche l’UDC? “Il partito di Casini sta partecipando con interesse a tutti i nostri incontri, dando un prezioso contributo”. Ed allora perché si ha l’impressione che, almeno per questa legislatura, i suoi consiglieri diano buoni contributi all’attuale maggioranza? “Penso siano singole posizioni su singoli argomenti. Noi parliamo con i vertici del partito, che sembra essere vicino al PDL. Certo è che chi sottoscrive un programma deve poi essere fedele sia alla coalizione che l’ha presentato che al programma stesso”. Perché i cittadini dovrebbero votare lei? “Forse proprio per quel rinnovamento di cui si parlava prima e perché sono una persona al di sopra di ogni sospetto: ho un lavoro soddisfacente che mi permette buoni guadagni. Mi dedicherei alla città per pura passione, mettendo in campo non solo le mie competenze, ma anche quelle di una squadra valida, che potrebbe veramente cambiare in meglio questa città”.\n\nSe il suo modo di pensare sia condiviso anche da altri lo scopriremo a breve: entro la fine del mese, al massimo per i primi di febbraio, il centrodestra dovrà dire chi dovrà rappresentarlo per concorrere alla carica di Primo Cittadino.

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