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FUCCI SINDACO, IL COMMENTO DI “INSIEME PER POMEZIA”

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ielmini

Anche la lista civica “Insieme per Pomezia” ha voluto commentare la vittoria di Fabio Fucci al ballottaggio del 9 e 10 giugno. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stamp inviato da Stefano Ielmini. Con la vittoria del Movimento 5 stelle a Pomezia e con l’elezione del nuovo sindaco Fabio Fucci, si è momentaneamente conclusa la straordinaria esperienza politica della nostra lista civica iniziata il giorno 15 marzo 2013. L’obiettivo dichiarato era il ricambio della classe politica attraverso una lista di canditati provenienti dalla società civile. Questo obiettivo è stato raggiunto dal movimento 5 stelle anche grazie al nostro supporto incondizionato ed all’atto di responsabilità di forza politiche come Sel e Prc. I maggiori partiti tradizionali sono stati pesantemente sconfitti dalla voglia dei cittadini di riappropriarsi della cosa pubblica e di gestirla senza intermediari che negli anni hanno perso e forse tradito la loro fiducia. Il 10 giugno 2013 ci siamo sentiti forse tutti “grillini”, per il senso di liberazione che questa vittoria ha dato a tutti noi. Ora però dobbiamo tornare tutti con i piedi per terra. Lasciamo le schermaglie politiche ai perdenti. Non ci interessano i “perché” della sconfitta di uno o dell’altro partito. Questo deve essere considerato un punto di partenza e non di arrivo. I problemi di Pomezia sono troppi per lasciarsi andare al facile entusiasmo ed occorre l’aiuto di tutti per realizzare il cambiamento, oggi è stato politico ma domani il cambiamento dovrà diventare culturale per i cittadini, per le organizzazioni politiche, per la pubblica amministrazione di Pomezia e per gli operatori economici dell’area. Il movimento “Insieme per Pomezia”, continuerà in sede istituzionale a portare avanti alcuni argomenti che ritiene possano essere realizzati dalla nuova amministrazione, in particolare il problema dell’acqua potabile a Santa Palomba, la carenza di posti negli asili nido, l’urbanistica, la migliore regolamentazione dei tributi locali che tenga conto del reciproco rispetto tra chi paga e chi eroga il servizio pubblico”.

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