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Guerra Ucraina, l’Italia a fianco di Zelensky. Draghi: ‘110 milioni di euro di aiuti umanitari’

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bombardamenti a Kiev

Guerra in Ucraina, l’Italia si schiera a fianco del presidente Zelensky e condanna con assoluta fermezza l’invasione russa, attraverso le parole espresse questa mattina dal Premier Mario Draghi nell’informativa alla Camera sulla crisi in atto. Il Presidente del Consiglio ha giudicato l’attacco di Putin verso il Governo di Kiev come una “gravissima violazione della sovranità di uno stato libero e democratico, dei trattati internazionali e dei più fondamentali valori europei”.

Quello che sta accadendo è inaccettabile e il comportamento della Russia rende il dialogo difficile se non addirittura impossibile. Per questo, secondo Draghi, è necessario per l’Europa e quindi anche per l’Italia “rafforzare la sicurezza e applicare la massima pressione sulla Russia affinché ritiri le truppe e ritorni al tavolo dei negoziati”. Intanto il Premier esprime la solidarietà da parte dell’intera nazione italiana nei confronti del popolo ucraino e del suo presidente.

L’inizio dell’offensiva russa

Gli attacchi russi sono iniziati alle 4:00 della notte tra il 23 e il 24 febbraio. “Tra mercoledì e giovedì la Federazione Russa ha lanciato un’offensiva imponente nei confronti dell’Ucraina – ha detto il Premier Mario Draghi – Il tutto è successo immediatamente dopo un messaggio nel quale Putin ha annunciato una “operazione speciale mirata” in Ucraina orientale. Infatti poco prima c’è stato un attacco cibernetico capillare che ha paralizzato i siti governativi ucraini“.

Sanzioni verso la Russia. L’Italia: “Perfettamente in linea con UE e G7”

L’offensiva russa ha fatto scattare pesanti sanzioni nei confronti della Russia. Si tratta di un pacchetto di misure che vanno a colpire l’economia russa, ma che di rimando vanno a incidere anche su quella dei paesi con i quali le aziende dell’ex Unione Sovietica commerciano. Si tratta specialmente misure che riguardano il settore finanziario, il settore energetico e quello dei trasporti, ma anche le esportazioni di beni che possono “contribuire, direttamente o indirettamente, al miglioramento della capacità militare e tecnologica della Russia”. Tra le misure è stata anche prevista la sospensione dei visti per i russi con passaporti diplomatici. Le decisioni non sono state accolte bene dalla Russia e il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov ha risposto così: “Ci vendicheremo”.

L’Italia, secondo le parole del Premier Draghi, è d’accordo ad accogliere tutto il pacchetto di sanzioni (la Spagna, per esempio, ha accolto un approccio graduale). “Per quanto riguarda le sanzioni, l’Italia è perfettamente in linea con gli altri Paesi dell’Unione Europea, primi tra tutti Francia e Germania – ha dichiarato il Presidente del Consiglio – Le misure sono state coordinate insieme ai nostri partner del G7, con i quali condividiamo pienamente strategia e obiettivi”.

Centinaia di morti

La guerra tra Russia e Ucraina, fa sapere Draghi, finora ha fatto quasi un migliaio di vittime. “L’esercito russo – ha dichiarato il Premier – ha preso il controllo della zona della centrale nucleare di Chernobyl. L’Ucraina conta finora 137 soldati uccisi e 316 feriti dall’inizio dell’attacco e parla di 800 uomini persi dalle forze russe, che invece non hanno ancora fornito dati sulle vittime dell’invasione”.

Gli aiuti dell’Italia all’Ucraina: 110 milioni

L’Italia aiuterà l’Ucraina in maniera concreta. Draghi ha infatti annunciato che “Nell’ambito del piano bilaterale stiamo definendo un pacchetto da 110 milioni di euro di aiuti finanziari all’Ucraina a scopi umanitari e di stabilizzazione macro-finanziaria”. Ma non solo aiuti economici. “Nell’ambito della Difesa, si stanno predisponendo misure di assistenza, in particolare nel settore dello sminamento e della fornitura di equipaggiamento di protezione”.

Finale di Champions: stop alla partita a San Pietroburgo

Tra le varie sanzioni arriva anche quella della Uefa, che ha sospeso l’assegnazione della finale della Champions 2022 del prossimo 28 maggio, che si sarebbe dovuta svolgere a San Pietroburgo. A causa dell’invasione Russa e della guerra in corso, infatti, per “motivi di sicurezza” e per “la forte condanna dell’invasione militare russa in Ucraina” è stato deciso di spostare la finale a Parigi.

Anche in questo caso la Russia non ha preso bene la decisione della Uefa.

Bombardamenti a Kiev

Intanto a Kiev, la capitale dell’Ucraina, sono state bombardate palazzine di civili e i carri armati, come mostrano video girati e messi in rete, hanno letteralmente schiacciato le auto con dentro alcune persone, andando così a smentire quanto affermato da Putin sui “bersagli esclusivamente militari”.

Presidente dell'Ucraina Zelensky

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