Home » News » Ultime Notizie Politica » IL CONSIGLIO CHE NON FU

IL CONSIGLIO CHE NON FU

Pubblicato il

Come non detto. Questa mattina, alla ripresa dei lavori del consiglio comunale, interrotto ieri sera alle 21:00, è mancato il numero legato. O meglio, è stato fatto mancare il numero legale, perché, a parte qualcuno giustificato da problemi familiari, come il consigliere Franceschetti ed il Sindaco De Fusco, le persone c’erano fisicamente, ma alcune di esse sono rimaste fuori dall’aula, non rispondendo all’appello nominale e mandando di fatto all’aria le “buone intenzioni” del giorno prima.\n\nAlle 10:00, ora della convocazione, l’aula era abbastanza gremita, con l’opposizione in attesa delle mosse degli “avversari”, che non sono tardate ad arrivare. Per rendere valido il consiglio sarebbero bastate 10 persone, che c’erano al momento del primo appello, ma sempre troppo poche per discutere di argomenti importanti come quelli in corso. Floris, vedendo che qualcuno dei suoi è rimasto fuori, attacca pesantemente la maggioranza, dichiarandosi disgustato da questo modo di fare politica ed uscendo dall’aula inviperito. Ne approfitta quindi il consigliere Giorgio Puggioni, richiedendo la verifica del numero legale. Presenti all’interno del ring solo in 9: Battistelli, Anzellotti, Barbieri, Capriotti, Capodimonti, Bello, Lupo, Bravaccini e Boager, con De Lorenzi rimasto fuori. In questo modo la maggioranza rimane in 9 e non raggiunge il quorum necessario, tra i risolini dell’opposizione, rimasta compatta (per una volta) su un’identica posizione, ossia quella di non fare ulteriori favori al governo De Fusco, uscendo dall’aula proprio per non dare modo al consiglio di continuare. Assenti risultano quindi De Fusco, Puggioni, Errico, Maniscalco, Ruffini, Celori, Schiumarini, Valentini, Russo, Gazzè, D’Avino, Mesturini, Borgo Caratti, Floris, Franceschetti, Mecca, Barone, Salfi, Mugnaini, Savastano, De Lorenzi e Cruciani. Alle 10:30, a seduta ormai sciolta e rimandata a data da destinarsi, la piazza ed il palazzo comunale erano pieni di politici, di entrambi gli schieramenti, tutti a commentare quanto successo. Domani ci sarà la conferenza dei capigruppo, quindi, visto che per legge devono passare almeno 3 giorni per la convocazione, si suppone che il nuovo consiglio sarà chiamato per il 3 Gennaio in prima convocazione, ed il 7 o il 10 per la seconda, che, visto l’andazzo, sarà sicuramente quella più probabile. Abbiamo raccolto le dichiarazioni dei vari esponenti di maggioranza e di opposizione: vi invitiamo a leggerli sull’edizione cartacea del nostro giornale, che sarà in distribuzione il 30 Dicembre.

Impostazioni privacy