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Il Senatore Saccone, in visita al Carcere di Velletri: “Forte carenza di personale” e racconta la storia di Tony

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Il senatore del collegio Antonio Saccone, si è recato in visita presso il carcere Velletri. Le impressioni avute dalla sua breve permanenza nella casa circondariale, raccontano uno spaccato della società, poco noto ma che coinvolge centinaia di famiglie che quotidianamente percorrono la via Campoleone per recarsi dai loro congiunti. Il carcere aperto dal 1991, ospita circa 540 detenuti. Saccone denuncia una forte carenza di personale e scrive: 

“Ieri mattina ho visitato l’istituto penitenziario di Velletri. Debbo ringraziare per la qualità del servizio il direttore dell’istituto Maria Rosaria Iannaccone e la comandante della polizia giudiziaria Maria Luisa Abossida che riescono a far convivere l’esigenza di una gestione autorevole con la capacità di perseverare nel dialogo. Ho potuto constatare come si possono conciliare l’esigenza di far espiare una pena e la capacità di rieducare il detenuto una volta uscito dal carcere in piena sintonia del dettame costituzionale. Diverse le attività svolte e avviate dall’istituto. Dall’orto curato dai detenuti che permette un’autosufficienza sino ad attività di confronto, pensate un modo particolare per detenuti con determinate fattispecie di reato come ad esempio la violenza di genere. Rimane forte la cronica carenza di personale”, continua ancora Saccone condividendo con i suoi followers la storia di un detenuto: “E’ la storia di Tony che è stato in carcere a Velletri. Aveva una passione nascosta: Dipingere, all’insaputa di tutti ha dipinto questo quadro è lo ha donato alla direttrice del carcere, che lo conserva nel suo ufficio. Lo stemma della polizia giudiziaria. Ora Tony lavora in una attività commerciale. E la dedica con cui dona il suo quadro lascia senza parole. Ma solo rispetto”

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