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‘Istituirò un tavolo per la disabilità’ l’annuncio del Ministro Locatelli per migliorare l’accessibilità

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Ministra Alessandra Locatelli

Un  tavolo per la disabilità. Questa l’idea del Governo Meloni, che ha voluto ufficializzare l’obiettivo attraverso la ministra Alessandra Locatelli. Un ente governativo quanto mai necessario, soprattutto se la battaglia dei disabili per l’accessibilità ha la necessità di ancora tanto lavoro. Basta fare un giro per strada, per vedere come ancora i nostri quartieri sono pieni di barriere architettoniche. 

Locatelli: “Presto un tavolo per la Disabilità”

Non solo un Ministero che opera per la disabilità, ma anche per consentire l’accessibilità ai disabili ovunque. Con queste parole la ministra Locatelli espone la sua idea: “Assistere a un concerto, vedere uno spettacolo e divertirsi sono un diritto di tutti. A settembre un tavolo di lavoro per un confronto serio e approfondito con tutti i principali soggetti coinvolti e interessati al tema”. 

Obiettivo accessibilità per i disabili

Prosegue la ministra alla Disabilità: “Per migliorare l’accessibilità, serve garantire la piena fruizione e partecipazione di tutti agli eventi musicali e ricreativi, alla vita. Possiamo fare di più e meglio per garantire il diritto di tutti a trascorrere il proprio tempo ricreativo in libertà e autonomia, anche perché ciascuno possa vivere meglio e coltivare le proprie passioni”. 

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L’impegno della Meloni sulle barriere architettoniche

Non lasciano ambiguità le parole della ministra Locatelli: il Governo vuole battersi contro le barriere architettoniche. Non solo per consentire a una persona disabile di seguire un concerto, ma anche per vivere appieno la città dov’è residente o dove vuole andare in vacanza. Il lavoro non è semplice, considerato come in tantissime località serve intervenire sotto tutti i punti di vista. 

In tal senso, serve mettere mano ai grandi luoghi d’aggregazione, che spesso sono inagibili alle persone con problemi di deambulazione o si spostano attraverso una sedia a rotelle. Ci sarebbe il discorso sulle spiagge o i luoghi turistici, dove in alcune mete italiane manca totalmente un percorso per queste persone. 

 

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