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Lanuvio, all’ unanimità, si professa antifascista

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Ieri, lunedì 21 gennaio 2019, si è svolta un’ importantissima  seduta della massima Assise di Lanuvio.

E’ stata discussa (ed approvato all’ unanimità) la  «Mozione del Consiglio Comunale a sostegno dei valori e principi della Costituzione Repubblicana nata dalla resistenza antifascista. Misure contro ogni manifestazione di neofascismo e di discriminazione razziale».

Il tutto è scaturito da un post Fb del consigliere comunale Ferrari Gabriella che, recatasi in tempi recenti al cimitero Predappio, aveva scattato una fotografia, poi pubblicata sul personale profilo social, introdotta da un’ osservazione storico – politica non di condanna verso il duce Benito Mussolini.

Ecco che, in un lampo, era sorto il caso (speriamo risolto ndr):testate giornalistiche nazionali all’ attacco; un consigliere regionale del Lazio, Eleonora Mattia (Partito Democratico) indignata e, non da ultima, anche l’ A.N.P.I. (Associazione Partigiani d’ Italia) non in silenzio.

Gli animi del folto pubblico, accorso per assistere all’ adunanza assembleare, sono apparsi, da subito, tutt’ altro che tranquilli; mentre dagli scranni del “parlamentino” giungeva un’ atmosfera frizzante; null’ altro, in verità.

A “rompere il ghiaccio” è stato il capogruppo di maggioranza, Quadrana Irene; che, chiedendo la parola, così si è espressa: «In merito agli accadimenti avvenuti sui social e sui media nelle scorse settimane, che vedono protagonista la consigliera Ferrari Gabriella, ritenuto tale comportamento distante e in contrasto con i valori fondanti la lista civica; il gruppo consiliare “Lanuvio per la Democrazia” prende atto che la suddetta consigliera si è posta al di fuori del perimetro; delle regole e dei principi della lista civica.

Riteniamo – ha concluso la dichiarante – che oltre alla Costituzione Italiana è stato violato anche il patto che ogni membro della lista civica ha sottoscritto con gli elettori di Lanuvio».

Un’ espulsione “in diretta” per Ferrari Gabriella della maggioranza consiliare dell’ Amministrazione Galieti che, intervenuta in discussione successivamente, non ha fatto menzione ai comportamenti oggetto della “levata di scudi”; contestualmente neppure accennato il minimo pentimento.

Il pensiero dalla capogruppo Quadrana Irene ha fatto il paio con quelli del sindaco Galieti Luigi e del viceVolpi Andrea, che hanno confermato senza tema di fraintendimento (grazie ad interventi misurati e di spessore) il posizionamento dell’ Amministrazione comunale e della cittadinanza di Lanuvio all’ interno del perimetro costituzionale italiano; che è antifascista, repubblicano, democratico e liberale.;

Lanuvio è antifascista. 

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