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LAVORATORI ARCA, IL PD PRESENTA UN’INTERROGAZIONE ALLA CAMERA

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arcaSulla vicenda dei dipendenti della storica azienda pometina Arca, che dal 1 Giugno saranno costretti a trasferirsi a Poggibonsi per poter mantenere il loro posto
di lavoro, è intervenuto il PD che, attraverso il deputato Andrea Ferro, ha presentato una interrogazione alla Camera indirizzata al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Nel documento si informano i Ministri che circa 75 lavoratori dello stabilimento ARCA di Pomezia, storica azienda produttrice di camper appartenente alla multinazionale francese TRIGANO SPA, da 24 mesi in cassa integrazione ordinaria e straordinaria, rischiano di perdere definitivamente il posto di lavoro. “Questi lavoratori – si legge nel documento – quasi tutti semplici operai, in una riunione del 20 febbraio 2014 presso la FEDERLAZIO, sono stati informati del trasferimento dell’impianto e della forza lavoro alla SEA di Poggibonsi (ex ELNAGH), anch’essa società acquisita recentemente dal gruppo TRIGANO; ad oggi, nonostante gli impegni presi e la forte mobilitazione dei lavoratori, che dal 16 febbraio 2014 sono entrati in sciopero, nell’ottica di una necessaria ristrutturazione industriale, non è stato presentato nessun piano per il rilancio dell’azienda, in particolare dello stabilimento di Pomezia; a questo punto, dovessero restare così le cose, ai lavoratori dell’ARCA di Pomezia, che in maggioranza hanno un’età superiore ai 45 anni, non resterebbe altro che scegliere tra l’adesione alla proposta dell’azienda di trasferirsi a Poggibonsi o rassegnare le dimissioni e rinunciare al posto di lavoro”. Ferro parla poi di quello che rappresenterebbe il trasferimento in un’altra regione per le famiglie coinvolte. “A sentire gli operai e i loro rappresentanti sindacali, l’eventuale trasferimento a Poggibonsi, che comunque implicherebbe un allontanamento coatto dalla famiglia e un sensibile aumento delle spese a carico dei lavoratori, potrebbe non garantire una immediata e duratura assunzione nella nuova azienda; la chiusura dell’ARCA, con le sue inevitabili ricadute negative sull’indotto, sarebbe un ulteriore grave colpo alle precarie condizioni economiche e sociali di Pomezia, che registra da anni una pesante perdita occupazionale e una crisi economica e sociale senza precedenti”. Ferro presenta l’interrogazione “per sapere se, i Ministri interrogati, intendano verificare il rispetto, da parte dell’azienda, delle procedure previste e delle norme vigenti in materia e adoperarsi, per quanto di competenza, per attivare un tavolo di confronto in merito a tale vertenza occupazionale, al fine di individuare possibili soluzioni in termini di mantenimento dei livelli d’impiego o, eventualmente, di un adeguato ricollocamento lavorativo”.

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