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LUCA FANCO, ACCUSE PESANTISSIME AL SINDACO, AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E AL SEGRETARIO GENERALE

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luca-fancoUn consiglio comunale con Luca Fanco ancora una volta protagonista, quello che si è svolto questa mattina ad Ardea. 11 pagine di intervento che lanciano accuse pesantissime, alle quali il sindaco ha reagito preannunciando una denuncia per diffamazione. “Vi anticipo che al mio intervento politico seguiranno due denunce con richieste di revoca in autotutela – ha esordito Luca Fanco – La conoscenza dei fatti è di fondamentale importanza per tutelare tutto il Consiglio comunale ed in particolare il Dirigente firmatario degli atti da inevitabili provvedimenti giudiziari e contabili, perché sicuramente in buona fede ed ignaro delle numerose illegittimità da me riscontrate. Gli atti che leggerò li ho inoltrati alla Guardia di Finanza di Pomezia e alla Procura della Repubblica lo stesso giorno che la maggioranza, in modo strategico e di spregevole ricatto, ha fatto mancare il numero legale nel Consiglio comunale di Lunedi 18 Novembre scorso”. Fanco, in questo caso, parla del cambio di destinazione d’uso dell’area della Uno Light- Idea Luce, ma all’interno del suo intervento sono diverse le situazioni a cui fa riferimento. “Mi ha fatto enorme piacere della notizia che la Guardia di Finanza di Pomezia e la Procura della Repubblica di Velletri hanno dimostrato particolare interesse ed attenzione alle argomentazioni, effettuando sequestri di documentazione presso l’Ufficio Tecnico comunale per capillari indagini. Mi domando come sia stato possibile e quali mezzi sono stati utilizzati dai soliti noti a far firmare all’ingenuo Dirigente entrambi gli atti, solo dopo pochi giorni dalla sua assunzione,  impossibilitato quindi a ricostruire e verificare la corposa cronistoria pluriennale, dove tutti sanno che i precedenti Dirigenti hanno perentoriamente rifiutato di firmare e oggetto di intercettazioni telefoniche della Guardia di Finanza dove inequivocabilmente si delineano i reali torbidi interessi dei soliti noti”. Ma, prima di passare nel dettaglio alla vicenda Uno Light, Luca Fanco lancia gravissime accuse nei confronti del sindaco, del presidente del consiglio e del Segretario Generale, come registrato anche nelle stenotipie dell’assise odierna e che riportiamo integralmente, trattandosi di documento pubblico. “Le tre cariche istituzionali di maggiore  rilievo del Comune di Ardea (Sindaco, Presidente del Consiglio comunale e Segretario comunale), sin dall’inizio del loro mandato, non hanno fatto segreto ma vanto di godere di amicizie ricoprenti incarichi di rilievo nella Pubblica Amministrazione ed in particolare in Prefettura di Roma, Forze dell’Ordine e  Procura della Repubblica di Velletri. Conseguentemente a tale privilegio, i succitati amministratori hanno assunto atteggiamenti sprezzanti ed  intimidatori nei riguardi di tutti coloro che in qualche modo avessero posto in atto opposizione alle loro sciagurate azioni politiche;  una  particolare attenzione, i soggetti di cui sopra, l’hanno dedicata a chi produceva di fatto  denunce all’Autorità Giudiziaria informandola di azioni da loro approntate (appalti, gare, ecc.) non  trasparenti legalmente e di nullo  interesse per i cittadini di Ardea e  del  loro territorio”.

Ma il sindaco non ha accettato passivamente le parole di Fanco. “”Viste le parole diffamatorie di Luca Fanco penso sia opportuno che in consiglio passi tra i banchi dell’opposizione. Se la prende pure con le forze dell’ordine parlando però di un iper lavoro che tra l’altro lui stesso manda loro. Poi però mi accorgo che riesce a fare opposizione anche all’opposizione stessa. Ad Ardea nasce così una nuova entità politica: quella della macchina del fango contro tutto e tutti. Se questo è voler costruire qualcosa per la città, dico a Fanco che ha sbagliato modo di costruire. Denuncerò, punto per punto, la sua macchina diffamatoria. E, dove sarà necessario, lo farà l’amministrazione”.

L’intervento di Luca Fanco in consiglio è sempre più accusatorio.

“E’ rilevante il fatto che lo scrivente Consigliere comunale di Ardea, è stato eletto nelle liste dell’attuale maggioranza, e si è sempre adoperato a contrastare  abusi e illegalità messe in atto dagli Amministratori  di qualsiasi schieramento politico, informando con dettagliate denunce l’Autorità Giudiziaria. È evidente il fatto che gli attuali Amministratori mettano in atto azioni tali da emarginare ed escludere lo scrivente da ogni attività politica perché ritenuto pericoloso nei loro confronti per le denunce effettuate. Ma se hanno la coscienza limpida ed operano nel rispetto delle leggi non capisco perché tutto questo timore? Ad oggi non ho ricevuto risposte significative alle denunce inoltrate, però noto una crescente e  più stretta attenzione nei miei confronti da parte delle Forze dell’ordine, da queste trasformate in accuse infamanti, ma poi risultate  infondate e non prese in considerazione dall’attenta  Magistratura.
Lo scrivente, rimane basito dalle false affermazione rilasciate dal Sindaco, dal Segretario comunale e da alcuni Consiglieri di Maggioranza in proposito degli accadimenti incendiari aventi come oggetto l’autovettura del Giordani. La palese falsità di tali dichiarazioni  è avvalorata dalla presenza di testimoni oculari che asseriscono l’esatto contrario del dichiarato dai suddetti Amministratori e sono disponibili a confermare la vera dinamica dell’accaduto in qualsiasi sede si ritenga opportuna la loro escussione.
Comportamento analogo al precedente è stato tenuto dal Comando Carabinieri Ardea, con l’inserimento,  nell’informativa indirizzata  alla Procura della Repubblica di Velletri, di diverse affermazioni non veritiere, con l’unico scopo plausibile di screditare la mia persona ed indurre in errore i Magistrati al fine di validare la faziosa, ingiusta ed infondata richiesta. L’affermazione “questo Comando sconosce la fonte di reddito!………” è priva di senso, infatti precedenti accertamenti effettuati dagli stessi militi riguardo al patrimonio immobiliare e delle attività lavorative dello scrivente erano state ampliamente  esaustive  al riguardo della consistenza effettiva e la determinazione del  quadro economico. Si è rasentato il ridicolo! Lo stesso quadro economico è reso pubblico perché divulgato sul sito del Comune come da normativa vigente!”.
“Altre incredibili affermazioni – prosegue Fanco – riguardano l’intervento del sottoscritto in  Consiglio comunale in proposito dell’operato della Magistratura nei riguardi dell’informativa sull’incendio dell’auto del Giordani atta a cagionarmi la privazione della libertà con ordine di restrizione in carcere. Affermazioni atte ad asserire un mio comportamento denigratorio nei confronti della stessa, ma da una semplice lettura della mia dichiarazione si evince l’esatto contrario ovvero la piena fiducia nella Magistratura e nel loro ruolo di garante della libertà. Adesso la domanda sorge spontanea! Si è cercato volutamente di dare la colpa ad un innocente perché si doveva trovare un colpevole e non il colpevole oppure si doveva fermare il Consigliere comunale Luca Fanco impedendogli di continuare a denunciare all’Autorità Giudiziaria tutto ciò che riteneva illegale, illegittimo e non di interesse dei cittadini di Ardea ed il loro territorio?”.

Fanco, dopo aver parlato di diverse situazioni “poco chiare”, fa sapere che “Sarebbe utile per la Magistratura  di indagare più a fondo su quel filone di indagine che ha portato ad alcuni arresti per corruzione e concussione, mi dicono che numerose persone sono pronte a testimoniare e delucidare su ulteriori coinvolgimenti di noti ed importanti politici in carica”.

Si rivolge poi nuovamente al Primo Cittadino. “Sindaco, ho avuto la possibilità di leggere le dichiarazioni rilasciate dal pentito,  Capo Mafia del Clan dei Casalesi, Carmine Schiavone dove descrive le varie attività criminali della mafia anche nel Lazio……..mi è sembrato subito  evidente intuire  un anello di congiunzione  con Ardea, si avete capito bene con Ardea!  mi spingo oltre….precisamente con la passata e con l’attuale Amministrazione! Collegamento che non è sfuggito nemmeno alle Forze dell’Ordine! Sindaco ha affermato che in molte occasioni viene tirato per la giacchetta e che è stufo di sottostare ai continui ricatti politici, ma perché rimane  incollato a quella poltrona? Ma non ha un minimo di orgoglio, coscienza e coraggio per dimettersi e liberare Ardea ed il territorio Comunale dalla tirannia della peggiore amministrazione conosciuta dal momento che è divenuta Comune autonomo? Sindaco, ma lei continuerebbe  il suo mandato di garante dei cittadini se venisse  a sapere  che il Presidente del Consiglio ordina al Dirigente all’Urbanistica la consegna dell’elenco delle pratiche espletate con l’intento di prendere tempo e gestirne la consegna  a proprio piacimento? La motivazione di tale richiesta non genera alcun dubbio, ed ha solo una risposta, quella di favorire la consegna della pratica in cambio di voti e denaro. Sindaco, ma lei continuerebbe  il suo mandato di garante dei cittadini sapendo che il Presidente del Consiglio ordina allo stesso Dirigente il blocco temporaneo dell’espletamento di alcune pratiche  presentate  da un Geometra professionista che è anche Consigliere comunale,  per poi acconsentirne il rilascio solo dopo votazioni favorevoli di interesse del Presidente avvenute nelle sedute dei Consigli comunali dallo stesso Geometra Consigliere? Sindaco, ma lei continuerebbe  il suo mandato di garante dei cittadini sapendo che il Presidente del Consiglio ordina allo stesso Dirigente il blocco di una gara in corso con la motivazione che prima deve avere lui 100.000,00 euro di lavori da gestire? Sindaco, ma lei continuerebbe  ad amministrare con Consiglieri di maggioranza che chiedono ed ottengono tangenti di poche centinaia di euro addirittura ai Geometri locali per ricevere in cambio una pratica da lavorare? Sindaco mentre nel resto dell’ Italia,  la crisi sta mietendo innumerevoli posti di lavoro, ad Ardea  la stessa crisi ne sta formando altri! Sindaco mi riferisco al noto “mestiere” del Consigliere “piottaro” ! Sindaco lei ne sa qualcosa? Sindaco, ma lei continuerebbe  ad amministrare con un Dirigente soprannominato da tutti, perché ad ogni richiesta di firma chiede, “che c’è pe me?” ed un Assessore che risponde  costantemente “votamo tutto basta che dividemo”. Sindaco ma secondo lei questi comportamenti non possono essere inquadrati nella più acerrima criminalità organizzata? Sindaco mi hanno riferito che ulteriori illegittimità/illegalità sono state commesse pochi giorni fa, quando sono state assunte una decina di unità lavoratrici da un’Agenzia interinale. Mi hanno riferito altresì che se chiamati, sono disponibili a collaborare  con l’Autorità Giudiziaria al fine di far emergere tutti i dettagli su reati connessi con le assunzioni. Sindaco ma è vero che le persone assunte, si sono iscritte il giorno dopo che la Ditta di lavoro interinale è stata  la vincitrice dell’ appalto, ovvero prima ancora che il nominativo della Ditta, venisse pubblicato sul sito ufficiale del Comune? Dai nominativi dei prescelti, mi hanno riferito, che appare evidente,  la riconducibilità ai Consiglieri di maggioranza,  tecnici amici e portatori di voti di Consiglieri o addirittura tecnici di fiducia di Consiglieri, figlie/i di galoppini di Consiglieri,  ignorando chi per anni aveva già acquisito professionalità lavorando presso il Comune di Ardea con massimo impegno. Sindaco un’evidente  ennesima spartizione partitocratica con l’intento di punire i figli di chi contesta e/o di chi non vuole sottomettersi e legarsi attraverso uno scambio di voti a questo o a quel Consigliere di maggioranza. Sindaco chiedo di conoscere il criterio di come è stato selezionato  il personale dalla Ditta  per il Comune di Ardea. Denuncio che molti giorni prima della selezione si era a conoscenza di tutti i nominativi dei futuri vincitori della selezione con la relativa riconducibilità ad ogni Consigliere comunale. Sindaco le chiedo ufficialmente di conoscere se tra i Tecnici c’è soltanto un Tecnico con categoria C1 e se questo è in graduatoria come vincitore di concorso. Questa risposta sarà la prova basilare per l’Autorità Giudiziaria al fine di confermare quanto sopra dichiarato. Sindaco burattinaio, lei ha infangato il nome e la reputazione di una persona di ottant’ anni; mi riferisco all’ex Assessore ai lavori pubblici Lionello Attenni di indubbia e comprovata onestà! Lei Sindaco senza vergogna ha dichiarato su tutti i giornali che non riscuoteva più la sua fiducia! Ovvero trattasi di traditore? La verità è ben altra, e prima di gettare fango ingiustamente sulle persone oneste e leali dovrebbe pensarci. Sono venuto a conoscenza delle reali motivazioni del suo ritiro della delega. L’ex Assessore Attenni ha più volte controllato e riscontrato diverse irregolarità su lavori in essere di Ditte sue amiche. Tali irregolarità non solo sono state prontamente evidenziate agli operai ed ai titolari delle Ditte, ma l’ex Assessore Attenni, come suo dovere e di ogni cittadino che viene a conoscenza di una illegittimità/illegalità ha chiesto ed ottenuto l’intervento della Polizia Locale e dei Carabinieri. Sindaco lei queste cose le conosce bene, perché mi hanno riferito che lei invece di supportate e condividere l’operato dell’Assessore e quindi far punire i colpevoli, ha chiesto ed ottenuto l’archiviazione degli illeciti. Sindaco la informo che in data 11/10/2013 ho inviato la richiesta di accesso agli atti riguardante tre argomentazioni di cui una, inspiegabilmente ad oggi, ancora non ho ricevuto copia degli atti richiesti. Si tratta della Concessione edilizia per la realizzazione della Serra ed Avanserra proprietario SMET S.rl. situata in Via Laurentina (compresa la revoca della Concessione a firma del precedente Dirigente, suo amico, Aristodemo Pellico). Per legge potrei formalizzare la denuncia per omissione di atti di ufficio, ma attendo la documentazione per inoltrare denunce , con apposita relazione, per più gravi reati commessi nel rilascio del torbido titolo. Sindaco le chiedo di sollecitare il rilascio delle copie richieste è un mio insindacabile diritto di Consigliere comunale per esercitare le proprie funzioni. Mi sono invece pervenuti, attraverso il valoroso Segretario comunale, gli atti relativi alle altre due argomentazioni. La prima è l’estensione del porta a porta a favore della famosa Ditta soprannominata da tutti “la gallina dalle uova d’oro” L’Igiene Urbana,  che sarà trattata in seguito con denuncia dettagliata, la seconda invece è quella riferita al contratto stipulato con la Olsa Informatica S.p.a.  Quello che sono venuto a scoprire con una semplice lettura degli atti consegnatemi è allucinante; li elenco in ordine di data: il giorno 11/10/2013 ho inoltrato la richiesta ufficiale di accesso agli atti. Richiesta motivata in quanto personale della Olsa Informatica stava lavorando sui computer del Comune ed era a contatto con dati sensibili il cui accesso è severamente regolamentato da specifiche leggi. Mi sono pervenuti i seguenti atti: Determina di affidamento ed impegno spesa del Dirigente Giovanni Cucuzza n° 1110 del 9/09/2013 che determinava di procedere all’affidamento del servizio a decorrere dal 01/07/2013 e fino al 31/12/2013. Contratto per la gestione documentale degli archivi dell’Ente sottoscritto in data 29/10/2013. Ricevuta di pagamento dell’imposte all’Agenzia delle Entrate in data 31/10/2013. Dalla semplice successione delle date degli atti si può intravedere una serie di illegittimità/illegalità commesse dagli Amministratori del Comune di Ardea, delle quali sarà compito delle Autorità Giudiziarie in indirizzo, attraverso riscontri, condannare i colpevoli. Come se non bastasse quanto sopra, denuncio in questa pubblica assise, perché sono venuto a conoscenza, di episodi di una gravità inaudita, episodi in fase di conferma e oggetto di accertamenti da parte dall’Autorità preposte  comporteranno le immediate dimissioni del Sindaco Luca Di Fiori con il conseguente scioglimento del Consiglio comunale di Ardea. Mi riferisco a fatti che lo stesso Sindaco Di Fiori ha riferito per motivare le sue capacità di pressione su organismi di controllo che dovrebbero garantire la sicurezza e legalità sul nostro territorio. Segnatamente sono venuto a conoscenza di un pranzo a cui hanno partecipato il Sindaco di Ardea Luca Di Fiori ed un noto Maresciallo della Guardia di Finanza di Pomezia. In questa occasione  il Maresciallo, del quale se richieste dalla Magistratura fornirò le generalità ed ulteriori elementi, forniva  al Sindaco Di Fiori informazioni sui contenuti delle numerose denunce in atto nei suoi confronti  e dell’attuale Amministrazione, dando disponibilità per eventuali aggiustamenti in fase investigativa, chiedendo in contropartita di alcuni posti di lavoro per i propri parenti. Quanto sopra  è stato da lei, Sindaco, riferito dimostrando la  conoscenza  di atti oggetto di indagine, confermando  legami con certi personaggi forti con i deboli e deboli con i forti! Inoltre sono venuto a conoscenza che il Presidente del Consiglio Massimiliano Giordani è in possesso di copia di una denuncia a mia firma indirizzata alla Procura della Repubblica di Velletri, D.I.A. e D.D.A., coincidenza ha voluto che per tale denuncia, alcuni giorni dopo dell’accaduto, sono stato chiamato dai Carabinieri di Ardea per il riconoscimento della firma”.
“Infine – conclude Fanco – invito tutti a meditare  attentamente sulle testuali seguenti dichiarazioni rese da chi di mafia se ne intende, ovvero chi ha comandato i Carabinieri di Ardea-Tor San Lorenzo fino a pochi anni fa, colui che per anni ha fatto parte della Sezione Antimafia del Reparto Operativo di Palermo, premiato con numerosi encomi solenni, nel periodo che è stato catturato il latitante Capo dei Capi della mafia Totò Riina e nel periodo delle due stragi tristemente note dei Magistrati Falcone e Borsellino (Fanco si riferisce a Walter Giustini, ndr): “Ora si cercherà di dare la colpa a piccoli teppisti per i motivi più vari, snobbando, per convenienza, la presenza oramai certa della criminalità organizzata ad Ardea. I segnali sono inequivocabili sia per gli obbiettivi colpiti sia per la continuità degli atti intimidatori. La mafia di norma colpisce chi denuncia, chi non mantiene le promesse, e chi tradisce. L’altro ieri notte l’ennesimo incendio dell’autovettura, del Presidente del Consiglio Comunale Massimiliano GIORDANI ha dato l’ultimo, cronologicamente parlando, schiaffo alle Autorità politiche e militari Ardeatine, che ancora una volta palesano le loro difficoltà, vuolsi per la mancanza di volontà, vuolsi per incapacità, vuolsi per dolo lasciando campo libero a chi oramai si è impossessato del territorio. Ritengo che oramai i vertici dell’Arma locale e i politici ardeatini abbiano fatto il loro tempo ed è ora di avvicendarli. Non sono riusciti a garantire un minimo di sicurezza nel territorio sempre più simile ad una landa sconsolata”. Quanto sopra detto sono in grado di documentarlo, di indicare i nomi dei testimoni e fornire dettagliate delucidazioni”.

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