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Mancata sfiducia al sindaco, l’ira de La Destra

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Sfiducia al sindaco di Ardea, l’opposizione non ha i numeri per ottenerla. E questo fa infuriare gli esponenti de “La Destra”. “Il consiglio Comunale, riunito in seconda convocazione per deliberare la sfiducia al Sindaco, si è trovata a discutere la revoca del Presidente del Consiglio, un fatto non discutibile, in quanto Massimiliano Giordani aveva già ieri protocollato in Comune le sue dimissioni. Per quanto riguarda la sfiducia a Di Fiori, i Consiglieri d’opposizione, questa volta tutti presenti in aula, dopo le continue lamentele che ormai conoscono tutti i cittadini di Ardea hanno tirato fuori dal cilindro il famigerato “coniglio”, ovvero un mini accordo proprio con il Sindaco che volevano sfiduciare – ha dichiarato il segretario comunale Simone Centore – Ma cosa passa per la testa di queste persone? Viene il dubbio che ragionino ad intermittenza: ecco perché Ardea è arrivata a questo punto di malgoverno e mala opposizione. A cosa dovranno assistere ancora i cittadini, prima di rivedere linee politiche coerenti con i bisogni e le necessità del territorio? L’ideologia che spinge questi personaggi è quella stessa dei loro padri, ma solo intesa come il pensare al tornaconto personale e non al futuro di una città di 50mila residenti. Nei cinque punti proposti dalla pseudo opposizione, mancava quello più importante, ossia la sparizione di questa marmaglia che sta male amministrando i soldi dei cittadini. La Destra e tutti i cittadini onesti sperano che questo sia stato il punto più profondo, dal quale non si può che risalire, del profondo baratro che dal 1970 prima i padri, poi i figli e ora i nipoti hanno relegato il territorio Comunale. E, per questa risalita, chiediamo ai cittadini di unirsi al nostro sdegno”.

 

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