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MIRIMICH, CHIESTA LA REVOCA DEI DOMICILIARI. ED INTANTO IL PD LO SOSPENDE DA CAPOGRUPPO

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Hanno deciso di sposare la strada della cautela, i Comitati direttivi del Partito Democratico di Pomezia e Torvaianica, che fanno sapere di condividere “la decisione di sospensione cautelativa del capo gruppo del PD al consiglio comunale Fabio Mirimich”.

“Consideriamo la questione morale, la trasparenza degli atti, la funzionalità di tutti gli organismi di partecipazione a partire dal nostro partito elementi essenziali e priorità assoluta di impegno e di intervento, facendo diventare questi i principi per le stesse politiche di alleanze e di governo della città”, hanno espresso in una nota.

“I comitati direttivi – concludono dai due Circoli cittadini – impegnano il partito ai vari livelli dell’organizzazione nel contribuire alla definizione dell’assetto dirigenziale del Partito della nostra città. Dare continuità al valore politico espresso dalle primarie di Centro Sinistra, anche nella nostra città, significa dare impulso alla partecipazione, al rinnovamento, alla affermazione della pratica della bella politica”.

Intanto i legali di Fabio Mirimich, gli avvocati Luca Petrucci e Giorgio Di Micco, hanno presentato istanza di revoca degli arresti domiciliari al Tribunale del Riesame, che dovrà pronunciarsi entro il 16 dicembre, precisando che non c’è alcuna incompatibilità – secondo quanto prescritto dal TUEL – tra il ruolo di consigliere comunale ed il lavoro eseguito  in qualità di libero professionista da parte di Mirimich.

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