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NASCE “FORZA POMEZIA”

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Forza Pomezia. E’ così che i quattro consiglieri comunali di Forza Italia, insieme a gran parte del coordinamento comunale del partito di Berlusconi, hanno battezzato la lista creata dopo la loro fuoriuscita dal PDL. La presentazione, con l’ufficializzazione dell’inizio di un nuovo percorso, è avvenuta questa mattina, quando è stato svelato anche il simbolo del nuovo movimento, quasi identico a quello di Forza Italia. “I tentativi fatti da più di qualcuno per dividere la componente Forza Italia non sono riusciti – ha esordito Fabrizio Anzellotti – essere qui oggi dimostra la coesione e la forza del nostro gruppo”. “Il fatto che due di noi fossero stati di fatto esclusi dal progetto PDL – ha rimarcato Massimiliano Cruciani – e due no, nonostante avessimo sempre agito seguendo la stessa identica linea ci ha fatto riflettere e capire che l’unico scopo era quello di frammentare la nostra componente in modo che perdesse valore e credibilità, dando nel contempo maggior risalto agli ex AN. Questi giochi non ci piacciono. Noi siamo stati e continueremo ad essere leali: abbiamo iniziato insieme un percorso ed insieme lo continueremo”. Percorso che porta sicuramente lontano dal PDL. “Abbiamo aperto un confronto con tutte le forze politiche della città, tranne che con il PDL, non solo perché non è da noi uscire dalla porta per rientrare dalla finestra, ma soprattutto perché ci siamo resi conto che il rapporto con gli ex AN non è mai nato, come dimostra il fatto che, nel 2006, io non sono stato eletto Sindaco per mancanza di lealtà da parte di qualcuno. Adesso abbiamo voltato pagina: non guarderemo agli slogan, ma solo ai fatti concreti. Vogliamo confrontarci sulle idee, sul programma, sui problemi della città e sulle soluzioni davvero possibili”. Ma quali possono essere i vostri alleati? “Guardando il nostro simbolo si capisce che noi eravamo forzisti e tali rimaniamo, ma solo per Pomezia. Quindi, mantenendo lo stesso spirito che ci ha sempre contraddistinto, ma senza più seguire le logiche impositive di Roma, siamo liberi di dialogare con chiunque lo voglia”. E, a volerlo, sembra soprattutto l’attuale Sindaco di Pomezia, presente alla conferenza come “osservatore”. “Sono qui per capire quale evoluzione sta prendendo la politica nel nostro territorio. Uno dei partiti più importanti si è diviso, e la componente maggiore ha fatto una scelta che merita attenzione, anche la mia”, ha dichiarato De Fusco a margine dell’incontro. “Noi – ha continuato Cruciani – non abbiamo sposato una logica di poltrone o di spazi di potere, ma un progetto. Ci siamo messi in discussione, tant’è vero che non avanziamo nessun candidato sindaco, con l’intenzione di lavorare ad un programma di sviluppo concreto della città, cercando la lista, o la coalizione, che condivida le nostre stesse idee”. “Per 5 anni abbiamo lavorato in completa sintonia – ha aggiunto Paolo Ruffini – agendo per il bene della nostra città al di là del colore politico. Ci sono infatti stati duri scontri con la maggioranza, ma anche momenti in cui siamo stati d’accordo con quanto loro hanno proposto: in ogni occasione ci siamo comportati secondo quello che ci suggeriva il senso di responsabilità. Devo riconoscere che l’attuale amministrazione ha fatto gran parte di quanto promesso nel programma del 2006: c’è riuscita con le sue capacità, ma anche grazie a quel buon senso che ha permesso l’approvazione di atti che andavano a favore dei cittadini, dal momento che il nostro modus operandi è sempre stato propositivo e non oppositivo a priori. Dico questo per far capire che questa scelta è frutto di una logica: chi ha cambiato atteggiamento, dimenticando i valori fondamentali del partito, non siamo noi, che abbiamo invece dimostrato una coerenza tra dire e fare che gli altri non hanno avuto. Adesso valuteremo le proposte degli altri partiti, per capire chi, come noi, reputi fondamentali i prossimi anni per lo sviluppo di Pomezia, che deve cambiare la sua vocazione, che a causa della forte crisi non può più essere industriale, indirizzandola verso le attività produttive”. “Vorrei precisare – ha dichiarato Omero Schiumarini – che non ci sentiamo orfani di nessuno, tantomeno dei nostri ex compagni di viaggio. Siamo invece convinti di poter dare un messaggio diverso alla città. Le imposizioni non hanno mai prodotto nulla di buono: noi preferiamo sederci ad un tavolo, discutere e trovare una soluzione che metta d’accordo tutti. La nostra non è un’iniziativa estemporanea, ma un progetto senza uguali, che vuole ridare valore a chi produce, a prescindere dall’appartenenza politica. Le buone idee non sono di destra o di sinistra, ma di chi le ha e di chi le porta avanti. Per 5 anni siamo stati lasciati soli dal partito, inteso come PDL, mentre lottavamo per difendere gli interessi dei cittadini, dando il nostro assenso o dissenso a seconda dell’argomento e non di chi lo proponeva. Appena si è sentito l’odore delle elezioni si sono invece rivisti tutti ed è partito il totosindaco: però nessuno si è mai sognato di parlare di programmi, ma solo di nomi. E quali nomi devono prevalere, alla fine? Quelli degli amici degli amici! A Forza Italia questo non va bene. Dico Forza Italia perché a questo tavolo, oltre ai 4 consiglieri comunali, è seduto l’intero direttivo, ed oggi sono presenti quasi tutti i componenti della lista elettorale del 2006. Tutti uniti e con gli stessi valori del 2006, ma con un nome diverso. Siamo qui: chi si riconosce in quanto abbiamo detto e fatto può avere un dialogo con noi, che non siamo certo un peso per nessuno, ma una forza proponente per chi, nella moderatezza, vuole dare un futuro migliore a Pomezia”. Che oltretutto potrà influire in modo non indifferente sul risultato elettorale: è infatti facile pensare che questa lista, pur essendo l’ultima arrivata, possa fare da ago della bilancia. I voti che Ruffini, Cruciani, Schiumarini e Valentini si portano dietro sono tantissimi e potrebbero fare la differenza, facendo addirittura ipotizzare quel 50% + 1 che renderebbe inutile il ballottaggio. “La nostra – ha concluso Schiumarini – è stata una scelta coraggiosa, perché è più facile andare dove gli altri lavorano al posto tuo, dove alcuni vigliacchi della politica si nascondono, dove ci sono persone che prima inneggiano alla rivoluzione e poi tornano convenientemente all’ovile. Noi non cerchiamo una casa grande per avere uno spazio piccolo”. Alla domanda diretta “Sapete già con chi allearvi?”, Massimiliano Cruciani ha risposto “24 ore fa eravamo ancora all’interno del PDL. Adesso ci serve il tempo materiale per valutare quali sono i programmi degli altri partiti, per capire chi è più in sintonia con il nostro pensiero. Quindi no, non sappiamo ancora con chi staremo, ma solo con chi non staremo mai”. Ma la presenza del Sindaco vuole dire qualcosa? “Più che la presenza del Sindaco – ha risposto Schiumarini – dovremmo chiederci cosa significa l’assenza di tutte le altre forze politiche e di tutti gli altri candidati sindaco…”. Ed in effetti il PD era l’unico partito presente e, a fine conferenza, il segretario della sezione di Torvaianica, Massimo Mesturini, ha ufficialmente invitato la nuova lista ad un confronto diretto. Senza far volare la fantasia, noi crediamo che uno più uno faccia ancora due, ma nella politica di Pomezia non si sa mai: sono ancora molti a non saper contare….

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