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Nettuno, il Prefetto: «Se il Comune fosse efficiente, nessuno potrebbe fare ‘favori’: la città ha avuto un brutto marchio, ma adesso si ricomincia»

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Prefetto Nettuno Antonio Reppucci

“Non sono venuto qui a svernare: ho voglia di fare con entusiasmo”. Esordisce così il Prefetto Nettuno Antonio Reppucci nel presentarsi alla città attraverso un conferenza stampa. “Ma serve la collaborazione di tutti, anche dei cittadini”. Il commissariamento a seguito dello scioglimento per infiltrazioni mafiose deve quindi essere un’occasione per ricostruire il Comune. E andare a “tappare” le falle che si sono create nel corso dell’amministrazione incolpata di avere contatti con la criminalità locale. 

Il Comune come una casa di vetro

“Il Comune deve essere una casa di vetro – ha dichiarato il Prefetto – se si è insediata una commissione straordinaria è evidente che c’è stato qualcosa che non ha funzionato, ma questo non significa bloccare una città e il suo sviluppo per 18 mesi. Questo è un territorio che ha tanto da offrire sotto il profilo turistico, artistico, culturale e paesaggistico. Il nostro obiettivo è valorizzare e promuovere al massimo le risorse presenti in questa città, a partire dall’associazionismo, per mettere in campo sinergicamente, innanzitutto, iniziative culturali perché la cultura è benzina e propellente per il contrasto forte e deciso alla mafia e a ogni forma di illegalità”.  Parlando di quanto accaduto recentemente e facendo riferimento a quanto emerso dalla relazione che ha portato allo scioglimento del Comune, ha poi detto: “Se il Comune fosse efficiente, nessuno potrebbe fare ‘favori’. La città ha avuto un brutto marchio, ma adesso si ricomincia”.

Tra i temi toccati quello dell’accelerazione per la conclusione di opere pubbliche e dei progetti legati al PNRR. “E’ nostra intenzione – prosegue Reppucci – creare un incontro settimanale con i dirigenti per seguire passo dopo passo tutte le opere pubbliche in essere, con particolare attenzione ai progetti legati al PNRR. La carenza di personale è un problema che attanaglia la pubblica amministrazione da Aosta a Trapani. Ottimizzeremo tutte le risorse che abbiamo per concludere i progetti aperti nel pieno rispetto della legalità e della trasparenza. Guideremo la città in maniera sana, partecipativa e propositiva. Le porte del Comune saranno sempre aperte ai cittadini, all’associazionismo sociale, culturale, politico ed economico. Tutti devono essere parte attiva di questo processo. Ai dipendenti dico: dite “no” quando è necessario, ma spiegate all’utente il perché di ogni decisione. Quando avete davanti un cittadino non potete sapere la sua storia, le sue problematiche e la sua sofferenza. Usate garbo, cortesia, tolleranza, comprensione e capacità di ascolto”.

Il PUA: ‘Verrà affrontato quanto prima”

Della mancanza di personale ha parlato il dirigente di II fascia Gerardo Infantino, già sub commissario del Comune di Nettuno dal 17 giugno al 7 dicembre scorso. “Durante la gestione di commissariamento ordinario – dichiara Infantino – abbiamo reperito parecchie risorse e sbloccato numerose procedure concorsuali. E’ stata già chiusa la prima fase per quanto riguarda i concorsi per gli Assistenti Sociali e oggi sono in pubblicazione gli esiti delle prove scritte per Istruttori Amministrativi e Istruttori Tecnici, tutte procedure che si chiuderanno a fine gennaio con le prove orali. L’approvazione del nuovo regolamento di Polizia Locale, poi, ci consentirà nel 2023 di bandire anche i concorsi per l’area di Vigilanza”.
Anche per quanto riguarda il PUA, infine, la Commissione Straordinaria ha assicurato il massimo impegno, dopo le numerose preoccupazioni sollevate e rappresentate alla commissione stessa, per le imminenti scadenze procedurali. “Abbiamo avuto modo di parlare dell’approvazione del PUA – conclude Reppucci – il piano era già in fase di lavorazione nella gestione precedente e, viste le scadenze impellenti, sarà tra i primi temi che affronteremo come commissione. Il Pua è uno strumento che permette di arginare episodi di illegalità che proliferano in assenza di un quadro normativo che imponga regole e paletti. Un tema a cui tengo e che ho già affrontato in altri comuni nelle mie esperienze passate e che intendo affrontare prioritariamente anche in questa occasione, sempre improntando l’attività amministrativa quotidiana al confronto e al dialogo con le forze sociali in un contesto di feconda partecipazione democratica”

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