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Ostia, bambini disabili senza assistenza. Giovani Democratici: assegnazione diretta, poi nuovo bando

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Ad Ostia è la questione del giorno: i bambini disabili sono rimasti senza assistenza nelle scuole.
Negli istituti del litorale, infatti, oggi è stato il caos: la proroga del bando degli A.E.C. (assistente educativo culturale), ovvero coloro che sostengono il processo di integrazione degli studenti disabili non autonomi per garantire il diritto allo studio di quest’ultimi, è scaduta ieri.
Così, dopo 24 ore, il servizio è decaduto.
Questa mattina sarebbero stati almeno 50 i bambini che si sono ritrovati senza assistenza.
In tutto, però, il blocco potrebbe riguardare ben 1400 giovani studenti.

L’Aec è una figura di riferimento con cui essi instaurano un rapporto di fiducia e affetto, in grado di aiutarli nel processo di apprendimento e nell’insieme delle azioni quotidiane: mangiare, muoversi, curare l’igiene personale ecc.
Si tratta dunque di compagni ed educatori a cui i ragazzi non possono rinunciare. Tanto che molti genitori, oggi, hanno deciso per protesta di non portare i figli a scuola, mentre alcuni hanno chiamato i Carabinieri.

Ma i problemi legati ai bandi Aec si protraggono ad Ostia oramai da due anni. Tutto è iniziato con l’esclusione dell’Anffas Ostia (l’associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) nel 2014. Questo, insieme al bando dell’anno scorso (con lo stesso esito) sono stati dichiarati dal Tar “illegittimi”. Tar che ha preposto un risarcimento di 3 milioni di euro.

I vincitori della gara, Presenza Sociale e Futura, avevano visto prorogata la nomina ma, anche a causa di una comunicazione istituzionale poco trasparente, quasi tutti sembrano non aver saputo della scadenza della gara.

La commissione prefettizia è stata chiara: “Gli uffici stanno lavorando, li abbiamo già sollecitati, speriamo di risolvere la situazione in poche ore”.

Ma i disagi ci sono già registrati, segnalati con cura da docenti e professori. Uno di questi su Facebook ha scritto: “Stamane un mio collega mi ha chiesto di controllare un alunno a lui affidato perche’ pur avendone necessita’ non poteva andare in bagno e non essendoci l’A.E.C. non sapeva come fare”.

I Giovani Democratici, la leva giovanile del PD a Ostia, hanno subito alzato la voce.

È assurdo– scrivono in una nota- che esista chi si approfitti anche degli ultimi per il proprio tornaconto. Il Municipio assegni SUBITO la gestione del servizio di assistenza, i bambini non possono aspettare

Spiegano poi ai nostri microfoni: “Riteniamo che, in questo caso, sussistano i presupposti d’urgenza per procedere con un’assegnazione diretta anche se temporanea. Questa la soluzione di breve periodo. Nel medio periodo, invece, avremo bisogno di un nuovo bando che utilizzi i criteri di assegnazione suggeriti da Alfonso Sabella durante il suo breve mandato. Nel lungo-lunghissimo periodo, però, pensiamo che la legislazione nazionale (ed europea) debba dotarsi degli strumenti atti a consentire agli enti locali di assumerne direttamente gli operatori per lo svolgimento dei servizi assistenziali”.

Infine, segnalano: “La disabilità troppo spesso viene gestita nell’ottica del profitto. Servizi del genere dovrebbero essere gestiti dagli enti pubblici, assumendo direttamente gli operatori. Ciò vale ancor di più a Roma ed in particolare ad Ostia, dove si è dimostrato che il malaffare è riuscito ad infilarsi ovunque, anche nella gestione di servizi in favore dei più sfortunati. Questo atteggiamento è deplorevole e deve essere estorto alla radice”.

 

Giacomo Andreoli

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