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Partite truccate a poker, gli Amici di Grillo Ardea chiedono le dimissioni di Marcucci

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa degli “Amici di Grillo Ardea” in merito alla maxi truffa delle partite di poker truccate, per le quali è rimasto vittima anche il consigliere comunale rutulo Franco Marcucci.

Gli Amici Di Grillo Ardea, pur non esprimendo giudizi riguardo aspetti legali o della vita privata dei singoli, non possono esimersi da una valutazione politica relativamente agli ultimi fatti di cronaca. Da oltre due anni solleviamo in tutti gli ambiti a noi concessi una forte preoccupazione per gli atti intimidatori, di matrice ancora ignota, compiuti sul nostro territorio.
Ci riferiamo in particolare ai numerosi episodi di auto incendiate a diversi esponenti del consiglio comunale, sindaco compreso, di un giornalista e dell’ex Comandante della stazione dei Carabinieri di Tor San Lorenzo, oggi blogger attento alle tematiche politiche cittadine.
Apprendiamo in questi giorni che un importante consigliere di maggioranza, cui dal 2013 sono state bruciate tre autovetture di valore, precedentemente a questi episodi è rimasto vittima anche di una truffa perpetrata durante una serie di partite di poker truccate gestite da un’organizzazione malavitosa capeggiata da un ex esponente della banda della Magliana. Ingente la cifra persa, diversi gli incontri di gioco che si sarebbero tenuti dai Parioli a Manziana, da Ardea a Tarquinia ed addirittura in un casinò di Cipro, in un periodo che va da luglio ad ottobre del 2012. Non ci è dato sapere con precisione la cifra persa e a quali e quanti di questi incontri avrebbe partecipato il consigliere ardiese, ma la sostanza non cambia. Collegamenti tra i vari episodi? Non lo sappiamo, ma anche questo non cambia il punto della questione.
Tenendo fuori ogni giudizio su aspetti etici e morali del cittadino giocatore d’azzardo, se questo cittadino è anche consigliere di maggioranza in un’amministrazione comunale, la faccenda assume aspetti di indubbia rilevanza pubblica. Tanto più se il suddetto consigliere ricopre anche il ruolo di presidente della Commissione Ambiente, settore particolarmente cruciale per un territorio come il nostro, soprattutto in questo momento in cui si dovranno prendere, tra le altre, importanti decisioni riguardo la richiesta di installazione di imponenti centrali a biogas.
In un contesto contaminato come quello dell’area metropolitana romana, coinvolta in un grosso giro di appalti pilotati, riteniamo che ancora più forte sia l’esigenza di essere al di sopra di ogni possibile condizionamento e di trasparenza nelle pratiche amministrative.
Ogni rappresentante delle istituzioni, non solo dovrebbe essere onesto, ma non dovrebbe essere sfiorato nemmeno dal più piccolo sospetto perché ne va della credibilità della sua carica. E’ una questione di elementare opportunità politica che non avrebbe bisogno di essere ricordata in qualunque paese democratico. Basandoci su questo principio riteniamo che il consigliere Marcucci dovrebbe trarre le logiche conclusioni sull’opportunità di proseguire nel suo mandato.
Riteniamo inoltre che il sindaco Di Fiori, in prima persona, abbia il preciso dovere nei confronti dell’intera cittadinanza di porre in essere ogni iniziativa necessaria a garantire l’autonomia della maggioranza che lo sostiene e ad allontanare ogni possibile sospetto di condizionamento esterno.
Amici di Grillo Ardea

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