Home » Ardea » Politica Ardea » Politica Ardea, “ultimatum” a metà di Sperandio: ora occorrono i fatti

Politica Ardea, “ultimatum” a metà di Sperandio: ora occorrono i fatti

Pubblicato il

Una presa di posizione fuori dal coro quella di Nazareno Sperandio; una voce dalla maggioranza che finalmente stride con quelle dichiarazioni vuote che in questi giorni si sono succedute. Un ragionamento, il suo, che va giustamente oltre le dichiarazioni da campagna elettorale e che mette a nudo il vero problema di questo governo cittadino finora interessato più alla gestione del potere piuttosto che alla realizzazione di un programma strategico che guardi al domani.

Non è più possibile pensare di governare inseguendo ogni giorno le emergenze, non è più possibile che quotidianamente sorga una emergenza nuova.

“Occorre stabilità di governo”, afferma Sperandio, ma non fa il passo successivo nella sua analisi, ovvero quello che guarda al calendario; oramai è poco più di un anno che ci separa dalle prossime elezioni amministrative e pertanto è questo il momento meno adatto per intraprendere azioni che si dovevano iniziare quattro o sei anni fa. Questa maggioranza non è stato in grado di gestire il programma in quattro anni di governo, perché dovrebbe riuscirci ora, proprio nel momento di sua maggior debolezza?

La logica conclusione di questa lucida disamina del consigliere NCD dovrebbe essere drastica e risolutiva, questo sì sarebbe convincente, non solo per i cittadini che sostengono la sua forza politica, ma anche per tutti quelli che hanno continuato a dare fiducia a questo centro-destra e ne sono ora profondamente delusi.

Invece, Sperandio conclude con una poco convincente minaccia: “Altrimenti il mio sostegno a questa maggioranza verrà meno”, e qui purtroppo si riconduce ai modi largamente utilizzati dai suoi stessi colleghi che suonano più come un ricatto volto a consolidare il proprio potere.

Restano ormai poco più di tre settimane per regalare ad Ardea un anno per la rinascita. Le dimissioni dei consiglieri darebbero modo ai cittadini di andare al voto nella prossima primavera e, ne siamo sicuri, comunque vada, chiunque sia a vincere le elezioni, questa città ne trarrebbe grande vantaggio. E allora si ci sarebbe speranza che finalmente si dia impulso ai quei buoni propositi di cui oggi tutti sono pronti a riconoscere la necessità ma che restano congelati nei cassetti di questa amministrazione immobile e nei preoccupanti silenzi di una opposizione che soffre di letargia cronica.

SM

Impostazioni privacy