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REINTEGRO ANTONINI, FUCCI RISPONDE A MESTURINI

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Su quanto accaduto ieri in consiglio comunale prende la parola anche l’esponente del Movimento 5 Stelle Fabio Fucci, chiamato in causa del consigliere PD Marco Mesturini attraverso un comunicato stampa diffuso al termine dell’assise. “La maggioranza è in confusione – ha dichiarato Fucci – Non riesce più nulla a questa maggioranza che si azzuffa in Consiglio Comunale e nelle riunioni “a porte chiuse” mentre la città va a rotoli. Il Consiglio Comunale del 2 Ottobre ha confermato una volta di più che Partito Democratico, Forza Pomezia, Italia dei Valori e Partito Socialista Italiano sono solo un cumulo di macerie messe insieme per opportunità elettorale”. “Tornando alla seduta del Consiglio – ha proseguito Fucci – questa ha visto l’ennesimo errore operato dal Presidente del Consiglio Comunale Ruffini che, con il supporto del Segretario Generale, ha portato in consiglio una delibera su cui l’assise avrebbe dovuto esprimersi in merito al reintegro del consigliere comunale arrestato mesi fa Renzo Antonini, eletto nel Partitito Democratico. Esprimersi, in un organo collegiale, significa discutere e votare. Ma non si poteva/doveva votare un reintegro ordinato dal Prefetto. Si doveva esclusivamente comunicare all’assemblea l’indicazione del Prefetto, affinché questa ne prendesse atto. Da questo fatto è nata la nostra mozione d’ordine che sollevava la questione pregiudiziale espressa in Consiglio Comunale con la quale chiedevamo di ritirare il punto in discussione. Ruffini si è rifiutato di porre in votazione la nostra mozione perseverando nel grave errore che lo ha visto diretto protagonista. Anche il Segretario Generale Angelo Scimé, dirigente lautamente pagato con soldi pubblici, ha consentito ed avallato la presentazione di una delibera su cui il Consiglio Comunale non poteva esprimersi contribuendo a mettere in corto-circuito l’assemblea”. Fucci ha poi risposto alle accuse di Mesturini. “La seduta ha visto l’ennesima sparata di Mesturini che ha dichiarato, anche a mezzo stampa, “Come consigliere del PD rimango sorpreso che gli eletti di Grillo [omissis] non abbiano toccato l’argomento, nonostante facciano parte di movimenti che criticano duramente la presenza dei rinviati a giudizio nelle assemblee elettive.”. Mesturini è uscito dall’aula dopo pochi minuti dall’inizio del Consiglio e non ha quindi partecipato ai lavori ed alla discussione del punto in esame. Non ha assistito a quelle che sono state le nostre istanze nell’assise ma ha preferito, come fatto in numerose altre occasioni, abbandonare i lavori. Riteniamo che assicurare la propria presenza in Consiglio Comunale, oltre ad essere un atto di responsabilità per il ruolo istituzionale, sia un atto dovuto nei confronti dei cittadini che chiedono che l’organo elettivo vada avanti con i propri lavori, occupandosi dei problemi della città. Antipolitico è chi non ottempera alle attività richieste dal ruolo di pubblico amministratore”. Il consigliere del Movimento 5 Stelle ha poi concluso parlando del consigliere reintegrato. “Antonini, infine, su permesso del Presidente Ruffini ha intrattenuto il Consiglio raccontando le sue vicende giudiziarie dal 2001 ad oggi trasformando l’assise in un tribunale. Ha dimenticato di dire, come solitamente accade, che la prescrizione non è un’assoluzione e non è una garanzia di affidabilità. Questo se lo metta in testa Antonini, confortato in aula dalla presenza in aula di altri consiglieri comunali invischiati nella tangentopoli pometina del 2001. Ma è mai possibile che nel consiglio comunale di Pomezia debbano continuare a sedere persone invischiate, a volte in modo reiterato, in vicende giudiziarie che minano la credibilità dell’Istituzione? Infine, Antonini mi ha riservato una battuta. Battuta che sono soliti dire “quelli della prescrizione”. Qualcosa del tipo: “Fucci fa tanto il puro ma troverà qualcuno più puro di lui”. Benissimo! Spero che presto il Consiglio Comunale possa essere composto da persone come me e più pure di me”.

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